eTwinning + ENO tree day + Festival d’Europa [I.C. don Milani Latina]

ORGANIZZAZIONE DELL’EVENTO Spring campaign 2013 di eTwinning NELLA MAIL DEL 24 APRILE 2013

Alla cortese attenzione dei Alessandra Noel
Corpo forestale di Latina

Cara Alessandra,
grazie per la disponibilita’ a donare alberi ai plessi di Via Cimarosa e di Via Cilea per l’evento eTwinning – ENO Tree PLANTING; ho anticipato gia’ la notizia attraverso la mailing list del nostro istituto.

Poi, anche a nome della collega Daniela Baldisserri ho informato a voce:

  • la coordinatrice della scuola primaria Adele Spirito, la quale mi ha detto che alcune classi della scuola primaria parteciperanno all’evento;
  • la vicaria Michela Manzolli (cosi’ che vedra’ se potranno aderire anche alcuni studenti della scuola secondaria di primo grado)

Per quanto riguarda la scuola dell’infanzia, con le colleghe Daniela Baldisserri e Sabrina Sagnelli mi sono confrontata con le colleghe della scuola dell’infanzia e ti faro’ sapere quante classi aderiranno.

Per il momento
per Via Cilea, abbiamo l’adesione delle sezioni B-C-D;
per Via Cimarosa quello delle sezioni B-D-E-F;
non so se ce ne saranno altre (ne riparleremo il 2 maggio).

Per procedere alla piantumazione si pensava alle seguenti date
– VIA CILEA => 9 Maggio 2013
– 
VIA CIMAROSA => 10 Maggio 2013

L’orario, per entrambi i plessi, -se per te va bene- potrebbe essere questo: dalle 10.30 alle 11.30

Facci sapere se occorre altro

Un abbraccio, Linda

eTwinning + ENO tree day + Festival d’Europa [I.C. don Milani Latina]

ORGANIZZAZIONE DELL’EVENTO Spring campaign 2013 di eTwinning NELLA MAIL DEL 02 MAGGIO 2013

Carissime/i,
faccio seguito alla mia mail del 24 aprile per portare alcuni aggiornamenti.

Ho sentito la collega Daniela Baldisserri (referente per l’ambiente, scuola dell’infanzia) e consiglia di chiedere alle famiglie se in occasione dell’evento possono portare a scuola, per i propri figli:

  • un cappellino (cosi’ da proteggere le teste di bambine/i)
  • bottiglie di plastica o secchielli o altri contenitori per innaffiare le piante
  • palette o rastrellini di plastica (che comunemente vengono utilizzati per i giochi in spiaggia)

Le colleghe Manuela Macor ed Antonietta Fluido mi hanno poi comunicato che il sig. Mameli (papa’ dell’alunno iscritto nella sez. D di Via Cilea) ha preso accordi con Alessandra Noel del Corpo forestale di Latina e lui andra’ il giorno 07/05/2013 al Fogliano a prendere gli alberi destinati a Via Cilea.

Allo stesso tempo la collega Daniela Baldisserri prendera’ accordi per quanto riguarda il trasporto degli alberi che verranno donati a Via Cimarosa.

QUESTE le date dell’incontro

– VIA CILEA => 9 Maggio 2013
– 
VIA CIMAROSA => 10 Maggio 2013

orario: 10.30-11.30

Ovviamente le date per i due plessi non coincideranno cosi’ da consentire la partecipazione anche del Dirigente Scolastico, della Vicaria e di quanti potranno e vorranno essere presenti

In qualita’ di ambasciatrice eTwinning per il Lazio ho gia’ comunicato l’evento sul portale di progetto:

REGIONE Lazio

LUOGO DELL’EVENTO
Latina I.C. don Milani di Latina
Plessi di Via Cimarosa e di Via Cilea

AMBASCIATORE COINVOLTO: Linda Giannini

REFERENTE PER L’AMBIENTE scuola infanzia
Daniela Baldisserri

DESCRIZIONE DELL’EVENTO E ATTIVITA’ PREVISTA
Progetto eTwinning Pinocchio 2.0, che nell’ottobre 2012 ha ricevuto il premio del Presidente della Repubblica Italiana (premio che viene assegnato ai progetti più innovativi realizzati dalle scuole italiane) da anni e’ collegato all’ENO tree day ed al Festival d’Europa
http://www.descrittiva.it/calip/1011/percorso_eno.htmhttp://www.descrittiva.it/calip/1112/percorso_eno.htm

Dunque anche nel maggio 2013 verra’ organizzato un evento che vedra’ il coinvolgimento di tutti e due in plessi dell’I.C. don Milani di Latina (dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di primo grado) oltre al corpo forestale e le famiglie.

La documentazione verra’ pubblicata on line

  1. sul sito dell’I.C. don Milani di Latina http://www.lticdonmilani.it/
  2. sul blog di progetto http://blog.edidablog.it/edidablog/segnidisegni/
  3. sul portale eTwinning http://www.etwinning.net/http://www.etwinning.net/it/pub/campaigns/spring_2013.htm
  4. su Facebook nelle pagine Pinocchio 2.0, eTwinning ed Eno Tree
  5. sul portale Eno Tree http://www.enotreeday.net/
  6. sul portale Quartieri Connessi http://www.q4q5.it/

Sara’ dunque una occasione per prendere parte anche al Festival d’Europa 2013

TIPOLOGIA DEI PARTECIPANTI
docenti e studenti dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di primo grado (etwinners e non) che hanno aderito al progetto; dirigente scolastico ed altro personale della scuola; genitori corpo forestale; …

Chiedo inoltre alla coordinatrice del plesso Sabrina Sagnelli di condividere questa mail e quella del 24/04/2013 con le colleghe che hanno aderito al progetto.

Buona serata, Linda

INFINE QUESTA LA RISPOSTA CHE HO RICEVUTO DALLA FORESTALE Ciao Linda. Le date possibili sono il 9 per Via Cilea ed il 10 per via Cimarosa. I lecci sono alti circa 3 m, hanno un diametro di 4/5 cm ed un vaso di circa 35. Sto vedendo se riesco a trovare il modo per farveli portare direttamente a scuola, senza coinvolgere i genitori. Te lo confermo lunedì. Invece, potete pensare a dove posizionarli? considera almeno 5 m di distanza uno dall’altro, ed almeno due metri dalla recinzione. buon lavoro. Alessandra

[eventi Italiani condivisi] – [programma LLP eTwinning]

In giardino, nel pomeriggio [scuola infanzia Latina]

Cosi’ come avevamo comunicato sia alla segreteria della nostra scuola che ai genitori, durante l’ultima riunione, non si sarebbe andati in giardino a giocare a causa dell’erba alta e delle grandi pozze d’acqua che si erano venute create durante le continue piogge che ci hanno accompagnato in questo ultimo periodo.

Per fortuna da qualche giorno l’erba e’ stata tagliata ed il sole ha reso asciutto e sicuro il prato. Allora ecco qualche gioco, a piccoli gruppi di bambine e bambini, nel cortile della scuola.

Resta ancora da fare la manutenzione alla casina ed alla scivolo…

ma i piccoli sono stati ai patti: “si gioca con la palla!”

Tra i nostri desideri resta anche una recinzione che separi la zona dedicata all’infanzia dal resto… ma non disperiamo 🙂

Vigili in corsia [scuola in ospedale S.Carlo di Milano]

Al martedì mattina arrivano i Vigili della Polizia Municipale di Milano, per fare Vigili in corsia! Roberto ha lavorato con noi. Ci ha fatto giocare e ci ha spiegato tante regole della strada, per cui dobbiamo sempre fare attenzione. Roberto è il vigile che mi fa attraversare quando vado a scuola in via Airaghi.

  
E’ stata una lezione divertente: ci ha spiegato i tipi di segnali, e abbiamo disegnato cartelli immaginari! Ci ha fatto un test finale con tante domande e ci ha dato la patente per andare in bicicletta a Milano!! Mi sono divertito molto e per un po’ ho dimenticato il motivo per cui ero ricoverato in ospedale.
Grazie a tutti!
Federico Tanzi ((7 anni)

 

Nelle foto ci sono io, Andrea, Alessio, Giulio, Romeo, Christian, Nicole.

 Questo è Said! Che bravo!!

vicino a lui c’e’ anche Nicole
 
Poi c’è anche Christian
 

La nostra partecipazione al progetto MIUR “Parlo la tua lingua”

PARLO la tua LINGUA
D.G. per il Personale scolastico – Miur

[Presentazione di Luciano Chiappetta]
La presenza nelle Istituzioni scolastiche italiane di un numero sempre crescente di alunni provenienti da famiglie di lingua materna non italiana pone di fronte a problematiche di comunicazione che devono essere risolte in maniera semplice ed organizzata, per garantire a ciascun alunno di realizzare il dettato costituzionale del proprio diritto all’istruzione e consentire alla Scuola di utilizzare strumenti idonei a favorire il processo di accoglienza ed integrazione di tutti gli alunni.

“Parlo la tua lingua”, attraverso le tecnologie dell’informazione, propone a tutte le istituzioni scolastiche una raccolta di modelli per la comunicazione tra la scuola e la famiglia, con lo scopo di agevolare la piena integrazione degli alunni di lingua madre non italiana.

 Altri riferimenti on line in Segni di Segni http://blog.edidablog.it/edidablog/segnidisegni/2012/11/20/

 I disegni dell’I.C. don Milani di Latina
https://plus.google.com/photos/100414316263452508178/albums/5862910483368391249

 

Buona Pasqua da Roma

Carissima Linda, ho ricevuto e ammirato la varietà e la bellezza delle immagini di vita e di lavoro nella scuola. E’ una dimostrazione della rinascita della speranza, ogni volta che si riesce a mettersi in comunicazione vera con un bambino e a dargli modo di esprimere in qualche modo il mondo che ha dentro.

Grazie e Buona Pasqua. Luciano Corradini

PS. Aggiungo anch’io un pensiero di speranza.

La Stampa 26/03/2013

Con un poco di zucchero
Massimo Gramellini

Stazione di Brescia, treno fermo da un’ora. L’altoparlante interno irradia scuse per il ritardo «dovuto all’investimento di una persona». Qualche passeggero si scruta le tasche del cuore alla ricerca di scampoli di pietà, ma è interrotto dal prorompere stentoreo di una signora: «Non poteva buttarsi sotto un altro treno?» Lo ripete tre, quattro, cinque volte. Chiudo gli occhi per resistere alla tentazione di buttare di sotto lei e mi appare un’immagine di dieci anni prima, quando durante la discesa nella piramide di Cheope fui colto da un malore.

Mi appoggiai a una parete dell’orrido budello, reprimendo il desiderio di vomitare. Venni scavalcato da una comitiva di tedeschi, che non mi degnò di uno sguardo, e da una di francesi, che mi rivolse smorfie schifate, come se fosse inciampata nei detriti di un debosciato. Poi sentii una voce: «Ehi mister? Mister… ahò!» Alzai gli occhi e nell’oscurità del budello inquadrai la sagoma di un ragazzino con le braccia tatuate e la maglia numero 10 di Totti. Non poteva sapere di che nazionalità fossi: indossavo un capellino da baseball e un giubbotto pieno di scritte in inglese. Ero semplicemente un essere umano. «You are ok?» si informò. Rantolai qualcosa e allora lui cercò la risposta nelle saccocce dei suoi jeans. Estrasse una bustina di zucchero da bar, sudaticcia e spiegazzata, e me la porse.

In qualche modo riemersi alla luce, ma quella bustina giace tuttora in un cassetto della mia scrivania. Ogni volta che penso a quanto siamo diventati cupi e rabbiosi, apro il cassetto e mi dico che ho torto. Che anche sotto l’egoismo amaro dei disperati giace uno strato di zucchero. Basta scavare.

Auguri di Pasqua dalla scuola in ospedale San Carlo di Milano

Cara Linda, ecco gli auguri dei bambini del San Carlo a tutto il gruppo!
Auguri a tutti! Alessandra

 

 

Stefano è andato in camera di Nicole per farla sorridere un po’…

 

Invio anche il testo di Marco, dove racconta la tradizione della Pasqua in casa sua. Gli addobbi e alcuni disegni dei bambini e alcune foto del teatro dei burattini fatto in reparto con la storia del Gatto con gli stivali e ci Cappuccetto argento.

COSA È PER ME LA PASQUA E LE MIE EMOZIONI SU QUESTA FESTA

La Pasqua è la principale festività per noi cristiani. Essa celebra la risurrezione di Gesù che, è avvenuta nel terzo giorno successivo alla sua morte in croce. Pasqua, è la “rinascita” ad una nuova vita. Rinascita si può augurare alle persone che di fronte alle difficoltà hanno paura a reagire, credendo che non ci sia rimedio, invece, una strada positiva da percorrere c’è e si può costruire con quelle persone che hanno un enorme cuore aperto ai bisognosi, seguendo un percorso di vita pieno di buone speranze. Noi come famiglia, mettiamo in atto i principi cristiani, aiutiamo per quello che ci è possibile, quante più persone vengono in contatto con noi, in ogni momento della nostra vita. Cerchiamo di condividere quella serenità che ci viene dal saper apprezzare e farne tesoro di ogni piccolo dono che il Signore ci regala. Queste vere gioie ci uniscono sempre di più ai nostri amici, parenti e conoscenti.
Nella mia famiglia, il pranzo di Pasqua segue le tradizioni dei luoghi di origine dei miei genitori, entrambi pugliesi. Il pranzo infatti consiste in:
antipasto: portata di fettine di sopressata molto magra, cedro e uova sode a formare un meraviglioso piatto, bello anche dal punto di vista estetico.
primo piatto:
Agnello o capretto con una verdura particolare i “cardi gobbi” amalgamati con uova strapazzate . La mia mamma prepara anche la pasta al forno per chi come me non ama molto questo tipo di verdura.
secondo piatto
Capretto o agnello al forno con patate
macedonia di frutta
dolce
Torta di ricotta, i “piccioni della regina (sono dei dolci con mandorle ed albume d’uovo), dal sapore molto delicato e la classica colomba o colombine preparate dalla mia mamma.
Per questa festa, provo molte emozioni positive perché oltre a festeggiare con gli amici, soddisfo anche il palato con sapori speciali. Le mie emozioni sono infinite perché condivido con altri le nostre specialità che non conoscono, ma che apprezzano immediatamente e, intanto diffondiamo la cultura della nostra Puglia.
Auguri di Buona Pasqua a tutti
Marco Gallucci

Buona Pasqua [scuola primaria G.Salesi Ancona -Ortopedia]

Arte terapia in ospedale

Maria Caterina Galati condivide con noi alcuni pensieri augurali

E’ Pasqua
Quando le uova son colorate
è Pasqua
quando c’è pace in fondo al cuore
È Pasqua.
Quando si aprono le uova e
verrà fuori un pulcino
che porta felicità
è Pasqua.
Quando teniamo unite
le mani in segno di preghiera
e c’è pace e amore
è Pasqua.
Quando le mani si stringono
per auguri
è Pasqua.
Quando c’è l’ abbarccio dell’affetto
È pasqua.
(Autori i bambini e la maestra)
Maria Caterina Galati

Lavoro con fiori veri e materiali riciclati “Arteterapia in ospedale”

 

eTwinning: Primavera [scuola infanzia Latina sez. B]

Ecco la poesia che abbiamo imparato per festeggiare LA PRIMAVERA

Sono la stagione
che ha il nome
che inizia
con la lettera P

Attraverso quattro mesi
Marzo
Aprile
Maggio
Giugno

Con me le margherite
fan capolino nel prato

Le rondini
rallegrano il cielo

Fiori di mandorlo e pesco
colorano ogni ramo

Come mi chiamo?
PRIMAVERA
e vi AMO

Mattia scrive “Primavera” per tutto il gruppo

http://www.kizoa.it/slideshow/d4252185k5687443o1/pace-2013

La primavera [scuola primaria G.Salesi Ancona -Ortopedia]

Arte terapia in ospedale

Maria Caterina Galati condivide con noi alcuni pensieri dedicati alla Primavera

E’ primavera

E’ primavera quando
sbocciano i fiori
e dipingono un mondo di colori.

E’ primavera quando i bambini
sono fuori in allegria
e in dolce compagnia.
E’ primavera quando i prati
si tingono di mille colori.

Quando l’’aria è fresca e profumata
E’ primavera.

Marco F. Classe V Atri
Scuola primaria G.Salesi
(insegnante Galati )

I colori dell’arcobaleno

I colori dell’arcobaleno
son belli tutti
cancellano ogni dolore
dal profondo del mio cuore.
Giallo il colore del “sole”
il rosso con tanto amore
l’’azzurro come il mare
e ti fa sognare.
Il viola su una viola
si posa
Il rosa da il colore alla rosa
che dono a te dolce mamma
con questo bouquet “mimosa”.
L’arancione colora insieme al rosa
il tramonto.
il verde la speranza…
della vita colorata.
Tutti insieme dopo la tempesta,
facciamo festa.
Uniti in un archetto
per formare l’arcobaleno

Rihab classe IIe Jurika classe V Enea
Scuola primaria G.Salesi
(insegnante Maria C.Galati)

RomeCup 2013 [I.C. don Milani di Latina]

ROMECUP 2013, L’ECCELLENZA DELLA ROBOTICA A ROMA
VII edizione

Roma, 19-20 marzo 2013

Città Educativa, via del Quadraro 102
IC “V.le dei Consoli” – Plesso S. D’Acquisto, 20 marzo ore 10.00-16.00
[il programma] – [mappa]
[la scheda di partecipazione]

[il laboratorio Segni di Segni di Pinocchio 2.0]

[iscritti al laboratorio Laboratorio: Carta Robot e Ingranaggi]
[organizzazione gruppi I.C. don Milani LT]

Gentilissimi,

come sapete dal 20 al 22 marzo 2013 si terrà la “RomeCup 2013, l’eccellenza della Robotica a Roma”. Sarà un vero piacere poterla condividere con tutti voi.
Vi diamo di seguito alcune informazioni utili. Gli allestimenti dell’area espositiva e dei laboratori si terranno martedì 19 marzo dalle ore 15.00 alle ore 18.00. Lo staff della Fondazione Mondo Digitale vi accompagnerà al posto designato per voi e vi supporterà per l’allestimento.

Ognuno di voi avrà a disposizione tavoli, sedie, ciabatte collegate alla rete elettrica, griglie a cui poter appendere locandine e poster vari. Qualora ci fossero esigenze particolari vi chiediamo di segnalarcele entro e non oltre il 9 marzo prossimo. Se qualcuno dovesse avere esigenza di inviare materiali espositivi (brochure, locandine…) a Roma, vi chiediamo di farlo entro e non oltre il 16 marzo all’indirizzo:
Fondazione Mondo Digitale c/o Città Educativa, via del Quadraro 102,  00174 Roma
Il 20 marzo alle ore 9.00 deve essere tutto pronto per l’apertura  ufficiale della manifestazione.
I due siti di riferimento sono:
www.mondodigitale.org
www.romecup.org
Su entrambi i siti la sezione news viene costantemente aggiornata.
Vi chiediamo, per chi non l’avesse già fatto, di comunicarci nomi e numeri di telefono di coloro che saranno presenti il 19 marzo all’allestimento.
Grazie e a presto.


Francesca

Francesca Del Duca
Comunicazione e organizzazione eventi
Fondazione Mondo Digitale

Ecco le foto ricordo del nostro laboratorio Robot Creativo organizzato all’interno dello spazio espositivo il 20/03/2013

http://www.flickr.com//photos/fmdigitale/sets/72157633041974797/show/

http://www.kizoa.it/slideshow/d4251545k2409996o1/romecup2013—evento

RomeCup 2013: organizzazione [I.C. don Milani di Latina]

Carissime/i,
da tempo sono giunti nella nostra sezione di scuola dell’infanzia i robot artistici

  • della scuola dell’infanzia di Via Cilea sez. B – C – D
  • della scuola dell’infanzia di Via Cimarosa sez. B – E
  • della scuola primaria [delle classi I – II – III – IV – V]

i quali sono stati portati alla RomeCup 2013 il giorno 19/03/2013 dai genitori di scuola dell’infanzia e primaria Ciccone e Perucino oltre che da 8 famiglie della sezione D della scuola dell’infanzia di Via Cilea; questi hanno cosi’ avuto modo di  allestire insieme ai propri figli lo spazio espositivo [che si trova presso Città Educativa, via del Quadraro 102].

Ecco quanto ci e’ stato messo a disposizione presso lo stand: due tavoli da 1 metro x 50 cm + 2 sedie + 1 ciabatta + due griglie da 1,90 x 0,75 dove sono stati  attaccare manifesti, locandine e materiali vari.

A Roma e’ giunto inoltre il pacco con i materiali della scuola in ospedale Gaslini di Genova il quale e’ stato collocato nello spazio espositivo che ci e’ stato assegnato (=> ALA GIALLA).

http://www.kizoa.it/slideshow/d4268992k7836495o1/romecup-2013—allestimento

http://www.kizoa.it/slideshow/d4427666k5290557o1/romecup-allestimento

Per quanto riguarda la scuola secondaria di primo grado ecco l’organizzazione:

La collega Paola Serangeli ha prenotato per il giorno 20/03/2013 n° 02 pullman da 35 posti l’uno con la signora Milena della segreteria:

– partenza dal piazzale della scuola ore 7.15
– durata dell’evento: 9.00 – 16.00
– rientro a Latina alle ore 18.00

Alunne/i della scuola secondaria di primo grado partecipanti

  • 1^ A = n° 22
  • 2^ A = n° 04
  • 3^ A = n° 04
  • 1^ C = n° 20
  • 2^ A = n° 01
  • 3^ A = n° 02

oltre ad una rappresentanza di bambine/i della scuola dell’infanzia di Via Cilea, di Via Cimarosa e dalla scuola primaria. Ha preso parte alla RomeCup 2013 anche Pastore Riccardo scuola secondaria di secondo grado.

Questi, oltre al dirigente scolastico Giustino Aruta,  i docenti intervenuti:

  • De Cesare
  • De Matteis
  • Fluido
  • Franchin
  • Giannini
  • Giuliano
  • Macor
  • Manzolli
  • Montagna
  • Pannella
  • Serangeli
  • Spirito

Il giorno 20/03/2013 il nostro istituto e’ stato impegnato

  • nello spazio espositivo [che si trova presso Città Educativa, via del Quadraro 102] => ALA GIALLA
  • nei laboratori [che si trovano presso la scuola S. D’Acquisto, in via Selinunte 3, ovvero nella scuola adiacente a Città Educativa] => AULA 9 piano 2

Questo il programma di massima dei nostri laboratori [aula 9 piano 2]:
Il laboratorio CARTA ROBOT & INGRANAGGI – Segni di Segni di Pinocchio 2.0 dell’Istituto Comprensivo don Milani di Latina è principalmente rivolto ad alunne/i della scuola secondaria di primo grado. Al suo interno sono stati presentati diversi modelli di robot realizzati e programmati in forma collaborativa e creativa [il braccio robotico, l’umanoide Alpha Rex ed il robot dog]. Gli studenti tutor hanno dato  indicazioni rispetto al collegamento bluetooth dei robot al cellulare ed hanno fatto  vedere le potenzialità dei software per gestire e programmare prototipi; hanno sottolineato anche le diverse caratteristiche dell’utilizzo di android. E’ poi stato  illustrato il montaggio su un kit semimontato ed e’ stato spiegato come e’ possibile far muovere i robot con dei movimenti prestabiliti strettamente legati alla fisica (es. il pendolo robotico). Infine ci sarà uno spazio dedicato ad un robot che va ad energia rinnovabile ed a tre modelli esclusivi che saranno una sorpresa per quanti interverranno al nostro laboratorio. In questo anno scolastico l’esperienza è già stata condivisa con le famiglie ed il territorio in occasione dell’open day del 31 gennaio 2013.

Abbiamo avuto a disposizione: tavoli da 1 metro x 50 cm + sedie + 1 ciabatta + due griglie da 1,90 x 0,75 dove stono stati attaccare manifesti, locandine e materiali vari

Organizzazione studenti tutor nei laboratori [che si trovano presso la scuola S. D’Acquisto, in via Selinunte 3, ovvero nella scuola adiacente a Città Educativa] => AULA 9 piano 2

Primo laboratorio della mattina ore 10.00 – 11.00:
Fantauzzi Lorenzo [2^ A]
Iseni Federico [2^ A]
Merchiorre Luca [2^A]
Reale Gaia [3^A]

Secondo laboratorio della mattina ore 11.30 – 12.30:
Alunni del corso C classi 2^ e 3^ + Pastore Riccardo

Primo laboratorio del pomeriggio 14.30 – 15.30:
Alunni del corso C classi 2^ e 3^ + Pastore Riccardo +
Fantauzzi Lorenzo [2^ A]
Iseni Federico [2^ A]
Merchiorre Luca [2^A]
Reale Gaia [3^A]

Gli alunni della secondaria di primo grado, quando non sono stati impegnati nei laboratori -aula 9 piano 2-, hanno presidiato lo spazio espositivo [=> ALA GIALLA] presentando il progetto a quanti ne hanno fatto richiesta.

Sono inoltre stati impegnati nello spazio espositivo [che si trova presso Città Educativa, via del Quadraro 102]  => ALA GIALLA:

– Farina Federico
– Priore Francesco
– Schievano Anthony

Grazie per la collaborazione, Linda

PS sul blog di progetto sto pubblicando la documentazione
http://blog.edidablog.it/edidablog/segnidisegni/2013/03/20/

DISEGNI – LABORATORI E SPAZIO ESPOSITIVO

RomeCup 2013 [scuola infanzia di Latina sez. B di Via Cilea]

Nel laboratorio di scienze abbiamo osservato il corpo umano

 

… la sua struttura: lo scheletro …

 

… ed il DNA

 

.. poi alla lavagna viene rappresentata la differenza tra il robot e l’Uomo

http://www.kizoa.it/slideshow/d4233709k2017624o1/romecup–2013–lavagna

Tutti i disegni andranno a costituire il nostro cartellone per l’area espositiva della RomeCup 2013

RomeCup 2013 [scuola infanzia di Latina sez. B Via Cilea]

Vi presentiamo il cartellone per lo spazio espositivo che abbiamo realizzato per la RomeCup 2.13

Questo e’ invece il cartellone per il laboratorio realizzato con Francesco Viola della scuola secondaria di primo grado

Infine qui alcuni dei robot realizzati da bambine/i della nostra classe:
 
[quello di Angelica e quello di Chiara]

RomeCup 2013 [scuola infanzia Latina sez. D di Via Cilea]

Il robot GIOIA creato da bambine/i della sez. D di Via Cilea per la RomeCup 2013 …

 

 

… e’ stato presentato a Francesco Priore, lo studente della scuola secondaria di primo grado …  e lui, a sua volta, ha illustrato il progetto che sta attuando con Anthony

http://www.kizoa.it/slideshow/d4197409k5422019o1/francesco—sez-d

… e qui altri robot realizzati sempre da bambine/i della sezione D

http://www.kizoa.it/slideshow/d4251695k3950192o1/romecup-2013—creazione

RomeCup 2013 [scuola infanzia e secondaria di primo grado Latina]

“La Bimba inventrice ed il suo robot”
di Alessandra Di Ciancio classe 1^ C

C’era una volta una bimba che aveva tre fratellini più piccoli e i suoi genitori erano sempre assenti per lavoro ma quando i genitori non c’erano lei doveva badare ai fratellini e pulire casa. Marta, così si chiamava la bimba, era stanca anche perché non trovava neanche il tempo di fare i compiti. Lei era una grande inventrice e le piaceva molto creare oggetti perciò un giorno ebbe un’ idea geniale: voleva costruire un robò che avrebbe avuto le capacità di pulire la casa e accudire i fratellini, iniziò subito. Era incredibile ma dopo una settimana di duro lavoro l’impresa era compiuta! Il robò era fantastico, funzionava alla perfezione e anche l’aspetto lo era!!! La bimba rese publica la sua invenzione e da allora grazie a lei i robò sono gli aiutanti più instancabili e precisi dell’uomo.

disegno di Sofia Mazza, anni 5

disegno di Silvia Palumbo classe 1^ C scuola sec. primo grado

RomeCup 2013: programmare un robot [scuola infanzia e secondaria di primo grado Latina]

Ciao, sono Lorenzo Fantauzzi.

Vi spiegherò e illustrerò la programmazione di un robot, attraverso, un piccolo schema qui sotto:

  1. installare il programma con l’apposito disco;
  2. assicurarsi di ciò che si vuole fare, essendo certi del modello che si vuole programmare;
  3. verificare la barra dei comandi di base;
  4. verificare la barra completa;
  5. trovare e usare la barra aiuto;
  6. controllare alla fine che le porte selezionate siano coerenti a quelle del robot;
  7. ricercare i diversi modi per scaricare la programmazione;
  8. se non si usa la programmazione guidata, provare e riprovare fino a quando non avrete un risultato soddisfacente;
  9. chiudere il programma e salvare, modificando anche il nome, se si vuole.

FINE … e buon divertimento!

 

RomeCup 2013: alcune istruzioni per programmare un robot con android [scuola secondaria di primo grado Latina]

Carissimi, ecco alcune istruzioni per programmare un robot; se volete “comandarlo” tramite telefonino dovrete scaricare l”applicazione “NXT REMOTE CONTROL” da un telefono android (il mio costa circa 200 euro).

  1. andate sullo store del vostro telefono android e cercate l”applicazione “NXT REMOTE CONTROL” … scaricatela;
  2. una volta scaricata dovrete aprirla cosi’  che potrete collegarla tramite bluetooth al vostro robot;
  3. se non avete il robot, dovrete comprarlo -anche su internet – cercando il kit “Robot Mindstorm”;
  4. una volta comprato il kit dovrete costruire un robot seguendo le istruzioni incluse nella scatola … o ideando vostri personali modelli;
  5. una volta costruito il robot potrete programmarlo tramite il computer e poi potrete collegare il telefono al robot.

Se avete bisogno di altre notizie potete contattarmi.

Buon lavoro, Francesco Viola

un link utile

RomeCup 2013: PC – ROBOT [scuola infanzia e secondaria di primo grado Latina]

DAL DIARIO DI FRANCESCO PRIORE

Lunedi’ 11 marzo 2013

Con il mio compagno Anthony sono stato nella sez. B di scuola dell’infanzia. Mentre bambine e bambini preparavano il lavoro per la festa del papa’, Anthony ed io abbiamo smontato due tower computer. Ordinatamente abbiamo messo da una parte tutte le viti, abbiamo smontato prima i propri atx, poi gli hard disk, il cd rom e infine la scheda madre e il pannello principale.
Con i pezzi buoni abbiamo improvvisato un computer da far vedere ai bambini. Gli abbiamo spiegato che i pezzi del computer possono essere paragonati ai nostri organi interni:

  • il cervello del computer del cervello si chiama RAM, esso dice al robot cosa deve fare;
  • i polmoni del computer si chiamano ventole, esse raffreddano la CPU attraverso l’aria;
  • il cuore del computer e’ la CPU, che e’ la parte piu’ importante e costosa;
  • la parte che registra cosa fa il computer si chiama hard disk, in essa troviamo il sistema operativo che e’ il “carattere” del computer.

http://www.kizoa.it/slideshow/d4252065k9804882o1/romecup-2013—pc-robot

Martedi’ 12 marzo 2013
Oggi Anthony e Federico mi hanno raggiunto a casa. Abbiamo controllato di avere tutti i pezzi necessari per rimontare il computer in un nuovo case. Rimontato il pc abbiamo cercato un monitor per vedere se il lavoro fatto funzionava.

Giovedi’ 14 marzo 2013
Oggi io e Federico siamo andati a casa di Anthony per resettare il computer e costruire una scatola per contenere i fili elettrici e la centralina per colpa del silicone abbiamo aspettato sabato per continuare

Sabato 16 marzo 2013
Abbiamo cominciato piu’ tardi di quanto avevamo previsto e nel tempo disponibile abbiamo preparato una parte di centralina, abbiamo cambiato il sistema operativo al computer e montato le ruote

Martedi’ 19 marzo 2013
In tutta fretta abbiamo montato la centralina, abbiamo creato il programma per il computer, abbiamo finito di montare le ruote e abbiamo montato un joystick creato opportunamente da noi

RomeCup 2013 [scuola infanzia e secondaria di primo grado Latina]

Io, costruttore di Robot

 http://www.educationduepuntozero.it/Multimedia/2013/03/prioreschievano-robot_video.shtml

In occasione della RomeCup 2013, l’eccellenza della robotica, Francesco Priore, studente della scuola secondaria di primo grado, sta realizzando un robot insieme al suo compagno di classe Anthony Schievano. Nel video Francesco condivide il suo progetto con bambine e bambini della scuola dell’infanzia dell’Istituto Comprensivo Don Milani.

Il progetto robotico di Francesco Priore e Anthony Schievano

http://www.kizoa.it/slideshow/d4197383k7543765o1/francesco—sez-b

… e qui alcuni momenti dedicati alla programmazione da un gruppo di studenti della scuola secondaria di primo grado corso A e C

RomeCup 2013: ricordo di una esperienza [scuola infanzia e secondaria di primo grado Latina]

DAL DIARIO DI FRANCESCO VIOLA

Oggi, 21 marzo 2013,  mi trovo nella scuola di infanzia ad aiutare i bambini a disegnare “la primavera”; allo stesso tempo vi racconto quello che ho fatto ieri alla RomeCup 2013.

Alle 7 eravamo gia’ tutti pronti di fronte alla scuola; abbiamo caricato nel pullman i robot e tutto il materiale che ci poteva essere utile a Roma (tra cui cartelloni e kit).

Siamo partiti alle 7:30 e siamo arrivati alle 9:30, puntuali per organizzare i laboratori.

Appena arrivati abbiamo scaricato i robot e il materiale necessario dal pullman ed abbiamo raggiunto le stanze a noi riservata.

Sistemato tutto ci siamo divisi i compiti; ecco quanto dovevamo fare:

  • spiegare la programmazione dei robot con il computer
  • spiegare come si costruiscono i robot
  • far vedere come si guidano i robot con l’applicazione scaricabile da telefono android.

Molte classi si sono dimostrate interessate al nostro progetto, una dopo l’altra si sono recate nel nostro laboratorio e presso il nostro spazio espositivo

Noi eravamo subito pronti a rispondere alle domande dei vari studenti.

Verso le 12:30 abbiamo fatto pausa pranzo e siamo andati a vedere gli altri stand di robotica.

Verso le 14 siamo dovuti ritornare nella nostra stanza per accogliere l’ultima classe che si era registrata.

Infine verso le 15:30 ci siamo preparati per ritornare a Latina.

Mentre tornavamo ci siamo fermati al mc donald per fare una pausa.

Siamo cosi’ arrivati a Latina verso le 18:30 ed abbiamo aiutato le nostre insegnanti a scaricare i robot dal pullman per poi metterli a posto a scuola.

Ecco quello che abbiamo fatto il 20 marzo 2013.

http://www.kizoa.it/slideshow/d4252392k3796594o1/romecup-2013—lab

RomeCup 2013: precisazioni ed i ringraziamenti del direttore generale

Carissime/i,
alcune colleghe mi hanno chiesto se abbiamo vinto alla RomeCup 2013.

Colgo dunque l’occasione per precisare che il nostro istituto non partecipava alla gara dei robot (ovvero a quella che ha visto, in particolare, compete robot delle universita’ in giochi come calcio, sumo, … ) ma e’ stato selezionato, per il settimo anno consecutivo, come esempio di eccellenza per quanto riguarda la robotica educativa in Italia.

A questo proposito ci e’ stato messo a disposizione uno spazio espositivo e ci sono stati affidati due laboratori.

Qui la cronistoria di parte della documentazione relativa alla nostra partecipazione alla RomeCup, dalla prima edizione sino alla settima, ovvero a quella di questo anno scolastico

Documentazione a.s. 2006/2008
http://www.descrittiva.it/calip/0607/allestimento.htm
http://www.lticdonmilani.it/html/Robotica/2006-07/Convegno/4_5_07/immagine001.htm

Documentazione a.s. 2007/2008
http://www.descrittiva.it/calip/0708/Programma15Maggio2008.pdf
http://www.descrittiva.it/calip/0708/robocupULTIMO.pdf
http://www.descrittiva.it/calip/0708/video/romecup2008.wmv

Documentazione a.s. 2008/2009
http://www.descrittiva.it/calip/ProgrammaSeminarioCampidoglio.pdf
http://www.lticdonmilani.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=61

Documentazione a.s. 2009/2010
http://blog.edidablog.it/blogs//index.php?blog=275&title=rome_cup_2010_ringraziamenti_da_latina&more=1&c=1&tb=1&pb=1

Documentazione a.s. 2010/2011
http://blog.edidablog.it/blogs//index.php?blog=275&title=romecup_2011&more=1&c=1&tb=1&pb=1
http://www.descrittiva.it/calip/1011/21_RomeCup2011_documentazione.pdf

Documentazione a.s. 2011/2012
http://www.lticdonmilani.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=341

Documentazione a.s. 2012/2013
http://blog.edidablog.it/edidablog/segnidisegni/2013/03/20/

Aggiungo inoltre il ringraziamento che ci e’ giunto del direttore generale della Fondazione Mondo Digitale Mirta Michilli per aver partecipato alla RomeCup 2013. Buona serata, Linda

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Gentilissimi,
questa breve email per ringraziare tutti voi di aver partecipato alla Romecup2013, l’eccellenza della Robotica a Roma arricchendo la parte espositiva con la vostra eccellenza.

Il vostro entusiasmo e passione sono per noi della Fondazione motivo di continua ispirazione, e volontà a migliorare costantemente la nostra proposta di attività e percorsi educativi alle scuole.

La Romecup tornerà nel 2014.

Ringraziandovi ancora dell’attenzione che avete voluto riservarci, vi invio i miei migliori auguri di Buone Feste e colgo l’occasione per mandarvi un breve riepilogo della settima edizione: http://www.mondodigitale.org/news/2013/03/tutto-sulla-romecup
http://www.romecup.org/articoli/tutto-sulla-romecup

Mirta Michilli

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RomeCup 2013 nel numero di marzo della rivista lascuolapossibile.it

Il numero di marzo è in linea: all’interno il nostro resoconto sulla RomeCup 2013, l’eccellenza della robotica che abbiamo incontrato dal 20 al 22 marzo. La nostra rivista è stata media partner della 7° edizione della manifestazione organizzata da Fondazione Mondo Digitale:

Una kermesse che ha messo l’accento sulla prospettiva di sviluppo, di lavoro, di futuro per i nostri giovani, proprio nel settore della robotica. Inoltre abbiamo scoperto che il nostro Paese vanta storia e primati in questo settore tecnologico. Fantastico, due ottime notizie … in tempo di crisi! Non vi dico altro se non consigliarvi di sfogliare la rivista e curiosare tra video e foto e articoli.

Ma non solo di robotica parliamo in questo numero: abbiamo scelto di raccontarvi altre esperienze laboratoriali, meno tecnologiche ma sempre interessanti e “possibili” da riproporre. E poi gli articoli di Roberta Poli e Antonella Crasso che ci accompagnano invece in una riflessione più interiore, fondamentale nel nostro lavoro.

Buona lettura!
manuela rosci

leggi www.lascuolapossibile.it – http://www.sysformeditore.it/lascuolapossibile/marzo_2013/index.html

New sfoglia la rivista marzo2013

La festa del papa’ [scuola infanzia Latina]

Ecco la nostra poesia per la festa del papa’:

Papà, tu sei
il mio tesoro immenso,
il mare dove trovo tantissime cose
e tutto ciò che di più bello c’è al mondo.
Tu sei un asso che vince le battaglie,
l’ombra che mi segue sempre
anche nei momenti tristi.
Tu sei un sacco pieno di amore,
gioia, bontà ed affetto.
Ti voglio e ti vorrò sempre bene!

… e qui… le foto ricordo della cravatta dono …

 

http://www.kizoa.it/slideshow/d4192239k4263475o1/festa-del-papà

Festa del papà [scuola primaria G.Salesi Ancona -Ortopedia]

Arte terapia in ospedale

Maria Caterina Galati condivide con noi una poesia dedicata a tutti i papà

Al papà

Papà sei un tesoro
prezioso come l’’oro
sei buono,gentile generoso
come un angelo meraviglioso.

Sei un grana lavoratore
e anche il migliore
il tuo sorriso
mi fa star bene
come in un paradiso

Marco F. Classe V Atri (chirurgia)

Scuola in ospedale G. Salesi Ancona
Insegnante Maria Caterina Galati

Un pensiero per Soave Kids dalla scuola in ospedale S.Carlo di Milano

In questi giorni il reparto è stato piuttosto pieno e Stefano, un ragazzo ricoverato, ha portato allegria e gioco a tutti!
E’ un abile giocoliere e, oltre a destreggiarsi bene con le palline, ha portato l’occorrente per farle. Ha usato del miglio, un sacchetto da freezer e 2 palloncini. Ha riempito il sacchettino da freezer per un po’ con il miglio. Ha stretto bene e ha arrotolato la parte aperta del sacchetto formando un serpentello. Quindi ha preso un palloncino e vi ha inserito il sacchetto con il miglio. Ha tagliato il collo del palloncino e la parte lunga del sacchetto. Ha preso un secondo palloncino e ha inserito la pallina. Anche qui ha tagliato il collo del palloncino e voilà! Ecco la pallina da giocoliere fatta! Guardate che bravo!
Si è fatto aiutare nella preparazione da Matteo, un suo compagno di classe che ha trovato in reparto mentre faceva lo stage!! Che combinazione!!!
Dai bambini del San Carlo un caso saluto ed un pensiero per voi.

 

 

LA MIMOSA [scuola infanzia Latina]

LA MIMOSA (di Laura Marchetti)

Forte, come il tronco che sostiene la pianta,
ma fragile, come i suoi rami
ama la luce ed il sole,
E’ pronta a combattere con il vento
che scompiglia le sue foglie
i suoi pensieri,
supera gli inverni ed il gelo,
gentile e leggiadra,
non si spezza facilmente

Con le cure e con amore
diventa sempre più bella

Generosa, la mimosa
sempre pronta a donare a tutti

Orgogliosa, la mimosa

Rigogliosa a primavera
verde d’estate
e d’inverno brulla

La mimosa
non cerca trofei

la mimosa non lo sa
ma è una donna anche lei…

La Mimosa [scuola primaria G.Salesi Ancona -Ortopedia]

Arte terapia in ospedale

Maria Caterina Galati condivide con noi il calligramma “Mimosa”
http://www.descrittiva.it/calip/1213/Calligramma-mimosa.pdf

.. e questa poesia

A tutte le donne
Per te mamma
Tu sei un angelo della terra
E se non ci fossi tu il mondo
perderebbe la sua luce
così come la mimosa che fiorisce
e da colore al buio inverno,
dando inizio alla vita
se non ci fossi tu dolce “luce”mimosa
a dar colore
la nostra terra non sarebbe più luminosa.

Michele 8.
Scuola primaria Salesi Ancona Mc: Galati

Lettera aperta ad un calciatore [scuola in ospedale Niguarda]

Lettera aperta dedicata a Billy Costacurta. Billy Costacurta, noto calciatore della Nazionale, presta la sua opera di volontariato come testimonial presso l’associazione ABIO che è attiva nel reparto di Pediatria della scuola in ospedale Niguarda. Eugenia

Caro Billy,
a scriverti è un 15enne che come te è appassionato di Calcio. Il Calcio regala emozioni che nessun altro sport potrebbe dare; hai la libertà di muoverti a piacere e ogni passo è una nuova esperienza, non si finisce mai di imparare!
Ora voglio raccontarti della mia disavventura nell’Ospedale Niguarda, dove ho trascorso ben 22 giorni di degenza e, dove purtroppo sono venuto a conoscenza di una malattia che mi accompagnerà per tutta la vita se non per un miracolo. Ed è proprio di questo miracolo che io voglio parlarti.
Sicuramente non sarò né il primo e neanche l’ultimo ad aver riscontrato questa malattia ma, sinceramente, il fatto che sarò soggetto a qualcosa di brutto quando meno me l’aspetto non mi conforta per niente, e il fatto ancora più brutto è che quando verrò colpito nuovamente dovrò, per un periodo, fare a meno dell’attività sportiva. Il mio sogno è divenire calciatore e non è certo così che lo diverrò, i lunghi periodi di pausa mi danneggeranno e io non posso sopportarlo. Io spero e credo in un progresso da parte del settore della “SALUTE”, come si suole dire: ”La salute al primo posto”. Oggigiorno, il progresso sta nelle teste di tutti, e sarebbe confortante poter sapere che sta anche in quelle dei medici, dottori o quant’altro. Sarebbe bello, un giorno, alzarsi e poter sapere che non sei più un soggetto con una malattia cronica ma invece, un soggetto che potrà guarire. Forse sogno troppo ma non penso che questo sia sbagliato… In Ospedale mi hanno parlato molto bene di te e, parlando schiettamente ci sono poche persone che si prestano a dare ascolto e magari anche a comprenderti. Spero che tu ci riesca!

“Sognare, sognare e sognare, non smettere di sognare”, queste sono le tue parole!

Con affetto, Dino!

Il Calcio??? “ La mia passione” [scuola in ospedale Niguarda Milano]

“Entrare in campo, sotto la luce dei riflettori e, sentirsi acclamati ed incitati alla pronuncia del proprio nome, è davvero emozionante. Giocare per la propria nazione, rappresentarla ed abbagliarla lo è ancor di più. Il Calcio è emozione, spettacolo, PASSIONE!“

Circa cinque anni fa, all’età di dieci anni, iniziai a frequentare l’oratorio per sfogarmi un po’, poiché non mi piaceva affatto l’idea di starmene a casa seduto davanti al solito computer, a perdere del tempo inutile. Pensai dunque, di poter adoperare il mio tempo libero in modo, per me, ben più entusiasmante attraverso il Calcio, in compagnia dei miei amici. Iniziai così a dare i miei primi calci ad un pallone e ciò nonostante, sorgeva in me il dubbio, pur conoscendo oramai da tempo i miei amici, di essere inferiore a loro, poiché non avevo ancora, una buona capacità nel calciare il pallone. A dir la verità, nessuno è mai venuto ad aiutarmi, ad allenarmi o quanto meno a darmi delle lezioni calcistiche ma, ho sempre avuto il coraggio e la giusta determinazione per osservare e mettere in atto. Mi limitavo a provare e riprovare, fino a quando ero certo di aver raggiunto la piena conoscenza rispetto ad un determinato esercizio. In poco tempo, riuscii ad acquisire una buona capacità ed una tecnica notevole e, sviluppandola ottenni risultati sempre più gratificanti. Il mio modello di ispirazione era ed è Lionel Messi; sin dal suo esordio mi aveva colpito il suo stile, la sua tecnica e, la sua intelligenza calcistica.
Ho sempre desiderato essere un personaggio noto, non per la fama e la bella vita ma, per il semplice motivo che mi piacerebbe essere ricordato come un bravo ragazzo che ha trasmesso tutto attraverso la sua passione. Mi piacerebbe diventare calciatore proprio per questo, per lasciare un segno indelebile nella storia del Calcio, per trasmettere ispirazione a quelli che mi succederanno seguendo le mie orme, a tutti gli appassionati di Calcio e, a tutti quelli che credono nei propri sogni. In fondo, siamo solo noi, come esseri umani, a voler giustificare i nostri mezzi e le nostre mete e, a dare un significato ad una vita impaginata con anni e anni che non vorremmo mai smettere di leggere. Forse le generazioni future potrebbero ricordarmi come un potenziale rivale o come il loro idolo o, come qualcuno dal quale prendere esempio.

“ Il Calcio è emozione, spettacolo e PASSIONE! “

Cataldo detto (Dino) 15 anni

Un pensiero per Dino e per Soave Kids [scuola infanzia e primaria Latina]

Carissime/i, oggi sono venuti a trovarci in classe Cristian, Evelin e Gabriele della classe terza scuola primaria… e ci hanno regalato questo racconto per voi tutte/i.

 Ascoltate qui il racconto

Il cane ed il gatto
Fiaba inventata da Evelin, Gabriele e Cristian per la sezione B della scuola dell’infanzia, per Dino e per tutto il gruppo Soave Kids

Tanti tanti anni fa c’era una casa, abitata da un cane ed un gatto. Loro si odiavano tanto e mangiavano poco. Un giorno, proprio in un preciso momento, apparve una piccola fatina che chiese: “Perché litigate?”
Il cane disse: “Perché lui, il gatto, mi graffia”.
Ed il gatto: “Lui, il cane, abbaia troppo non posso dormire!”
La fatina ci pensò un po’ e poi disse: “Ho trovato la soluzione”.
“Quale?” domandarono i due animaletti.
“Essere amici e volersi bene!”
“Hai proprio ragione!” risposero il cane ed il gatto che da quel giorno diventarono amici e vissero per sempre felici e contenti.

  

            

La sfida dei nativi digitali su Education 2.0

Ecco on line su Education 2.0 lo speciale La sfida dei nativi digitali di Arturo Marcello Allega Dirigente scolastico dell’ITIS “Giovanni XXIII” di Roma e Paolo Ferri Professore associato di Tecnologie didattiche e Teoria e tecnica dei nuovi media, Universita’ degli Studi Milano Bicocca.

http://www.educationduepuntozero.it/tecnologie-e-ambienti-di-apprendimento/sfida-nativi-digitali-4064635703.shtml

Ed al suo interno i contributi di: Arturo Marcello Allega – Paolo Beneventi – D’Alonzo Di Antonio Falini – Anna Dall’Acqua – Franco De Anna – Liborio Dibattista e Francesca Morgese – Fabrizio Emer – Paolo Ferri – Linda Giannini – Carlo Infante – Francesco Macrì – Veronica Mobilio – Bruno Nati – Carlo Nati – Gabriella Paolini – Filomena Rocca – Maurizio Tiriticco – Guglielmo Trentin – Andrea Turchi – Anna Verde
http://www.educationduepuntozero.it/Tecnologie-e-ambienti-di-apprendimento/2013/03/img/allega_ferri_all1.pdf

Il canzoniere su Education 2.0

Un lavoro della Scuola in Ospedale Niguarda e San Carlo di Milano
http://www.educationduepuntozero.it/community/canzoniere-4064008573.shtml

Questo libretto è realizzato con la collaborazione dei bambini del reparto di Pediatria del Niguarda (rif. Eugenia Curti) e del reparto di Pediatria del San Carlo (rif. Alessandra Guanzani) di Milano. Abbiamo pensato di raccogliere testi inventati di canzoni, poiché i giovani tutti amano la musica! Ci sono molti disegni realizzati dai bambini. Il piccolo libro lo abbiamo dedicato a Chiara, la nostra Chiara, la ricorderemo sempre. Il canzoniere è un lavoro piccolo di grande collaborazione e di cuore.

Convegno all’ospedale San Carlo

Giovedi’ 21 febbraio 2013

Programma

  • 9:00 -9:30 Saluti e introduzione della Direzione e del Reparto
  • 9:30 ­ 10:30 Introduzione alla “comicoterapia” e presentazione del lavoro della Fondazione Aldo Garavaglia Dottor Sorriso ONLUS.
  • 10:30 ­ 11:00 Workshop interattivo sul CLOWN (1ª parte)
  • 11:00- 11:15 Pausa
  • 11:30 ­ 12:00 Workshop interattivo sul CLOWN (2ª parte) e interventi liberi dei partecipanti.
  • 12:00- 12:30 Domande e chiusura incontro

Convegno all’ospedale San Carlo

Carissima Linda e carissimi tutti, ecco le news sul convegno!
Il 21 febbraio 2013 , nonostante la copiosa nevicata che ha ricoperto le strade di Milano, abbiamo partecipato al II convegno sulla cownterapia organizzato dalla Regione Lombardia, dal Reparto di Pediatria del SAN CARLO, dalla scuola del reparto e dai super bravissimi clown di “Dottor Sorriso”!!!
Puà, Chuppa e il Direttore Scintilla ci hanno spiegato cos’è la clownterapia e come ci si deve avvicinare ai pazienti del reparto… e non solo. Attivano esperienze anche in case di famiglia e in Africa, presso comunità per insegnare loro come diventare clown. Più di 300 studenti e tantissimi professori hanno riempito la sala conferenze del San Carlo. Francesca è salita sul palco, anche i ragazzi e i professori, che hanno “suonato” e ballato ritmi coinvolgenti ! .. applauditi dagli studenti entusiasti!!
E’ stata un’esperienza arricchente e molto emozionante per tutti!
Grazie!!!
Gli studenti del Rebora di Rho, del Tenca di Milano e del Piero della Francesca di Melegnano e San Donato M.

Pensieri per il compleanno di Tiziano Ferro

Tiziano Ferro, nato a Latina e’ un cantante di fama internazionale che ha vissuto per lungo tempo proprio nel nostro quartiere. Dato che abbiamo saputo che tra qualche giorno sara’ il suo compleanno, abbiamo pensato di dedicargli alcuni disegni che sono stati realizzati alla lavagna e su fogli di carta avendo come sottofondo alcune delle sue molte canzoni

  • Hai delle isole negli occhi
  • Il regalo piuì grande
  • La differenza tra me e te
  • L’amore e’ una cosa semplice
  • Per dirti ciao
  • Rosso relativo
  • Ti scattero’ una foto

http://www.kizoa.it/slideshow/d4102661k2759189o1/ferro—lavagna

http://www.kizoa.it/slideshow/d4102686k1046397o1/ferro—disegni

Il compleanno di Mario Lodi dalla scuola in ospedale Gaslini di Genova

Caro maestro Lodi,
ho letto il tuo libro “Il mistero del cane” e mi ha appassionato molto, anche perché mi piacciono tanto gli animali, (in particolare i cani). Spero che la mia mamma mi compri altri tuoi libri, perché mi piace molto come scrivi.
Ti faccio tanti auguri per i tuoi 91 anni.
Con affetto, Zoraide, scuola in ospedale Gaslini di Genova

Il compleanno di Mario Lodi dalla scuola in ospedale S.Carlo di Milano

Carissimo Mario Lodi,
ecco per il tuo compleanno alcuni racconti

La giungla dei desideri

La leggenda narra di cinque ragazzi che si avventurarono in una giungla sconosciuta. I cinque ragazzi il giorno dopo scoprirono che in quella giungla vivevano tante specie di animali che erano scomparse per colpa di tre streghe malvagie: Pina, Abeta, Pioppa. La notte del giorno stesso uno dei cinque ragazzi si svegliò e andò in giro per la giungla e scoprì che in una caverna viveva una tigre che era rinchiusa in una gabbia magica fatta dalle streghe. Il ragazzo si avvicinò alla tigre e le chiese come mai non era scomparsa come gli altri animali e rispose raccontando che lei era una tigre che esaudiva desideri. Il ragazzo prese un sasso e spezzò la gabbia facendo sì che la tigre uscisse dalla gabbia. Il ragazzo le chiese di far tornare gli animali scomparsi nel nulla. Il giorno dopo i ragazzi con tutti gli animali andarono a sconfiggere le streghe. I ragazzi e gli animali sconfissero le streghe e la tigre le mandò nello spazio dove si gonfiarono come palloncini ed esplosero.

Autori: Claudio e Gianfranco

LA STORIA DI SANT’AMBROGIO, la mula e Corbetta.

Tanti anni fa Ambrogio si trovava a Roma e doveva arrivare a Milano entro il 7 dicembre, poiché era stato eletto Vescovo dai milanesi. Allora in una notte ha fatto e percorso magicamente Roma-Milano a dorso di una mula, di nome Betta. La notte era magica e anche la Betta era magica, però, povera Betta, pochi chilometri prima di arrivare a Milano, si accasciò a terra con le zampe larghe. Allora Ambrogio la incitava a continuare e le diceva in milanese:” Cur Betta! Cur!” , ma la povera mula non ce la faceva più! Allora i contadini uscirono dalle loro povere capanne, quasi delle stamberghe, riconobbero il loro futuro Vescovo, gli diedero pane secco, un po’ di latte e alla Betta del fieno. Ambrogio e la mula rifocillati, hanno ritrovato la forza per arrivare a Milano, dove Sant’Ambrogio poi verrà nominato Vescovo. A ricordo di quella notte magica, il luogo dove Sant’Ambrogio si era fermato, venne chiamato “Corbetta” da “Cur, Betta!” e i bambini di Milano nella notte tra il 6 e il 7 dicembre mettono fuori dalla porta o sul balcone un po’ di latte e un po’ di pane secco per Ambrogio e un po’ d’erba secca per la mula, così Sant’Ambrogio, rifocillandosi un po’, lascia un ricordino per ogni bambino.

Autori: Laura B. (10 anni) e la sua nonna Marisa.

I due cavalli innamorati

C’erano una volta due cavalli che si chiamavano Gino e Pino, un giorno i loro padroni li portarono a spasso e così i due cavalli incominciarono a conoscersi e diventarono amici. Un giorno però conobbero una cavalla femmina, ma sia Gino che Pino erano innamorati di quella cavalla di nome Anna. Anna aveva una criniera bionda,degli occhi azzurri ed era molto bella. Così un giorno i due cavalli scoprirono di essere entrambi innamorati della stessa cavalla e iniziarono a litigare, così decisero di andare dalla cavalla Anna per scoprire quale dei due cavalli amava. Chiesero ad Anna di incontrarsi nel bosco degli innamorati, ma quando Anna arrivò disse che non era innamorata di nessuno dei due, perché amava il cavallo Lorenzo. Alla fine i due cavalli fecero pace e giocarono allegramente per tutta la giornata. Anna si sposò con il cavallo Lorenzo e vissero tutti felici e contenti.
Anna (8 anni)

ed i disegni fatti da Noa, da Francesco e da Alessia per festeggiare il compleanno di Mario Lodi!

Buon Compleanno al grande Maestro!
Dai bambini dell’ospedale San Carlo di Milano.

La festa dell’Amore [scuola infanzia Latina]

Il nostro dono per la festa dell’Amore di quest’anno e’ un piatto di plastica firmato da bambine/i… completo di un grande cuore; quello che vedete qui sotto e’ stato realizzato da Celeste

Bambine/i hanno inoltre preparato dei biglietti colorati

http://www.kizoa.it/slideshow/d4059552k2634853o1/amore-2013—biglietto

… qui qualche dettaglio …

Speciale Pinocchio 2.0 e le altre storie nell’editoriale di Luciano Corradini

Speciale Pinocchio 2.0 e le altre storie nell’editoriale di Luciano Corradini
http://www.educationduepuntozero.it/speciali/pdf/speciale_dicembre2012_2.pdf

INDICE

  • La gratitudine, problema e soluzione dei rapporti fra padre e figlio in Pinocchio p. 3
  • Baby-flash intervista di Carlo Nati a Betty Liotti, mamma 2.0, sviluppatrice di Learning Object p. 11
  • Bambina e la fatina computerina di Virginia Defendi p. 12
  • Che fatica essere Pinocchio! di Anna Letizia Galasso p. 13
  • Costruisco un Sapientino… sulla storia di Pinocchio di Melania Matacena p. 14
  • Dagli automi a Pinocchio 2.0: una rivalutazione in chiave didattica della saga dei non-nati di Immacolata Nappi p. 15
  • È ancora attuale Pinocchio? di Carlo Ridolfi p. 17
  • Geppetto, Pinocchio e i loro compagni di viaggio di Donatella Merlo p. 18
  • Giocare e apprendere con le tecnologie di Linda Giannini p. 18
  • Ripensando al Global Junior Challenge 2012 di Paolo Beneventi p. 20
  • Global Junior Challenge, un premio per Pinocchio 2.0 di Linda Giannini p. 22
  • La costituzione fa scuola a piccoli e grandi di Lucia Peloso p. 22
  • La robotica nella mia tesina di terza media di Riccardo Pastore p. 24
  • La scuola di Pinocchio? Un’ officina di libertà Intervista di Linda Giannini a Savino Roggia p. 24
  • La trasformazione educativa in Pinocchio di Collodi di Virginia Defendi p. 25
  • Le Fiabe Sonore di Fabio Bottaini p. 26
  • Parlare a scuola di doping di Luigi Calcerano p. 27
  • Pinocchio 2.0 e gli auguri dalla scuola in ospedale Niguarda di Milano di Eugenia Curti p. 28
  • Pinocchio 2.0… e i tre inviati speciali di Emiliano Mele p. 28Pinocchio 3000 e il biovitalismo di Alberto Olivero p. 29
  • Raccontare i robot 2011: al servizio degli umani di Immacolata Nappi p. 30
  • Robotica e narrazione di Donatella Merlo p. 32
  • Raccontare… in Braille di Immacolata Nappi p. 33
  • Robotica Creativa in ospedale di Immacolata Nappi p. 34
  • Tempeste e approdi, la recensione di Maurizio Tiriticco p. 36
  • Trenta e più artisti per Pinocchio di Antonio Attini p. 37

http://www.educationduepuntozero.it/racconti-ed-esperienze/speciale-pinocchio-20-altre-storie-4063895247.shtml

Speciale Pinocchio 2.0 e la fiaba, alimento prezioso! di Maurizio Tiriticco

Pinocchio 2.0 e la fiaba, alimento prezioso! di Maurizio Tiriticco http://www.educationduepuntozero.it/speciali/pdf/speciale_dicembre2012_1.pdf

Questo speciale raccoglie storie, racconti e poesie che sino al 2012 sono state pubblicate su Education 2.0 e che sono riferite a Pinocchio 2.0. Il progetto, ideato e curato da Linda Giannini, ad ottobre 2012 ha ricevuto il premio del Presidente della Repubblica http://
www.educationduepuntozero.it/community/global-junior-challenge-premio-pinocchio-20-
4053393138.shtml che viene assegnato alle esperienze più innovative realizzate dalle scuole italiane. Nell’ambito di questo progetto è stato chiesto a mamme, papà, sorelle, fratelli, zie, zii, nonne e nonni, amici e scrittori di inventare brevi storie e poesie che poi sono state lette in classe dalle maestre e sono state illustrate da bambine/i e ragazze/i.

http://www.educationduepuntozero.it/racconti-ed-esperienze/pinocchio-20-fiaba-alimento-prezioso-4061872370.shtml
e la video intervista di Carlo Nati ad esso collegata

http://www.educationduepuntozero.it/Multimedia/2013/02/tiriticco_pinocchio_video.shtml

La favola, come e perché di Maurizio Tiriticco http://www.educationduepuntozero.it/racconti-ed-esperienze/favola-come-perche-4062283684.shtml

Se le condizioni economiche e socioculturali consentono al nuovo nato di alimentarsi correttamente, di fruire anche e soprattutto degli alimenti simbolici, delle parole a lui congeniali, quindi di ascoltare favole e di alimentare con queste il suo sviluppo intellettivo, il suo sviluppo “normale” è garantito! Ma, se mancano latte, pane e acqua, mancano anche le favole! E un mondo senza favole non è un mondo fatto per i bambini!

 

[segnalazione sul blog del Maestro Roberto]

Pinocchio 2.0 su EduTech

Gentili Signori, abbiamo il piacere di presentarvi la newsletter N. 7 di Edu-Tech Weekly, il settimanale online di Edu-Tech Magazine. RIFLETTORI SULL’INIZIATIVA REALIZZATA NELL’AMBITO DEL PROGETTO “PINOCCHIO 2.0” C’era una volta una favola inventata * BREAKING NEWS: FATTI E PROTAGONISTI DAL 18 AL 24 FEBBRAIO La potete scaricare dal seguente link: http://www.tespi.net/EduTech/EDU250213.pdf

Cordiali Saluti  EDU-TECH MAGAZINE
TESPI MEDIAGROUP
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Pinocchio 2.0 e le sue storie 2013

Nell’ambito del progetto Pinocchio 2.0 è stato chiesto a mamme, papà, sorelle, fratelli, zie, zii, nonne e nonni, amici di inventare brevi storie e poesie che poi vengono lette in classe dalle maestre ed  illustrate da bambine e bambini della scuola dell’infanzia di Latina e da quelli che fanno parte della rete di progetto.

01 La storia inventata da Mastro Ticchio:
[Che cos’è la bellezza?]

http://www.kizoa.it/slideshow/d4052520k4416842o1/mastro-ticchio-01

 

Pinocchio 2.0 e le sue storie 2011 – 2012

 

Nell’ambito del progetto Pinocchio 2.0 è stato chiesto a mamme, papà, sorelle, fratelli, zie, zii, nonne e nonni, amici di inventare brevi storie e poesie che poi vengono lette in classe dalle maestre ed  illustrate da bambine e bambini della scuola dell’infanzia di Latina e da quelli che fanno parte della rete di progetto.

Pinocchio 2.0 e i grandi che inventano storie: Trilly, Tippi e Pinocchio

01 La storia inventata da Veronica Sarappa, la mamma di Simone Fasolilli:
[ Trilly, Tippi e Pinocchio ]

02 La storia inventata da Caterina Poporogu, sorella di Jacopo:
[ Il pulcino PU-PU ]

03 La storia inventata da Tiziana Costa, madre di Emily Montagner:
[ La principessa delle fate ]

04 La storia inventata da Oumezzine Mnafek, madre di Noureddine Abichou:
[ Pinocchio nello spazio ]

05 La storia inventata da Tiziana Costa, madre di Emily Montagner:
[ L’incontentabile nanetta ]

06 La poesia inventata da Bruno Vello, docente di scuola secondaria di secondo grado dell’IPSIA “Gaslini-Meucci” di Genova:
[ Il robottino canterino ]

07 La storia inventata da Andrea Lepori, padre di Ilaria e Valentina:
[ Dal latte ai colori ]

Pinocchio 2.0 e i grandi che inventano storie: Un sogno a colori

08 La storia inventata da Gioconda Bartolotta e Marco Mele, genitori di Emiliano:
[ Un sogno a colori ]

Pinocchio 2.0 e i grandi che inventano storie: Viaggio dei nonni su Marte!

09 La storia inventata da Alessia Fanelli, zia di Mattia Fabrizio Rosso:
[ Viaggio dei n??onni su Marte! ]

10 La storia inventata da Tiziana Costa, mamma di madre di Emily Montagner:
[ Billy, il pesciolino curiosone ]

11 La storia inventata da Luigi Dell’Aversana, classe 4B IC di Latina:
La casa volante ]

12 La storia inventata da Mimmo Martinucci, scrittore:
Sciscì e Sciosciò ]

Pinocchio 2.0 e i grandi che inventano storie: La scopa della befana

13 La storia inventata da Mimmo Martinucci, scrittore:
La scopa della?? befana ]

Pinocchio 2.0 e i grandi che inventano storie: Il vestito incantato

14 La storia inventata da Denise Citro, mamma di Luca e di Marco Missio:
Il vestito incantato ]

Pinocchio 2.0 e i grandi che inventano storie: Un furbacchione di ometto

15 La storia inventata da Lorenzo Solito e Arianna Torresin, genitori di Lorenzo:
Un furbacchione di ometto ]

16 La storia inventata da Giuseppe Fiori, narratore e saggista:
L’ombra di Grimm ]

17 La storia inventata da Gabriele Fasollini, e disegnata dal fratello Simone:
Scuitty il topo magico ]

 

18 La storia inventata da Stefano Spagnoli, classe IV B primaria:
La principessa Lady ]

19 La storia inventata da Tiziana Colella, mamma di Giulia Pasual:
Ricciolina ed il manto dell’amore ]

20 La storia inventata da Ilenia Cipolla, studentessa scuola secondaria di primo grado, classe II E:
La rana sorda ]

21 La storia inventata da Mattia Federici e Samuel Federici, studenti di scuola secondaria di primo grado classe I B e di scuola primaria, classe II A:
Sogno la vita come vorrei che fosse ]

22 La storia inventata da Fabrizio Zuffranieri, papà di Alessandro:
La piccola Favola della Piccola Stella ]

23 La poesia inventata da Mimmo Martinucci, scrittore:
I sogni dei bambini ]

24 La poesia inventata da Mimmo Martinucci, scrittore:
Nonni ]

25 La poesia inventata da scritta da Sofia della scuola in ospedale San Carlo di Milano:
La primavera ]

26 La poesia e i pensieri scritti dai ragazzi della scuola in ospedale San Carlo di Milano:
Il mio mondo, il pattinaggio e lo sport ]

27 Racconto scritto da Rebecca Perfetti, Giovanna Damiano, Francesco Schievano, Stefano Spagnoli della IV B della scuola primaria nell’istituto comprensivo don Milani di Latina:
Il mostro dell’oceano ]

28 Racconto di Sofia Mazza della B di scuola dell’infanzia dell’istituto comprensivo don Milani di Latina:
Tartaruga e robot ]

29 La storia inventata da Luigi Dell’Aversana, classe 5B IC don Milani di Latina:
Le olimpiadi di Paky ]

30 La storia inventata da Eugenia Curti, insegnante presso la scuola in ospedale Niguarda di Milano, reparto Pediatria “Rossini”:
Pinocchio in citta’ ]

31 La storia inventata da Anna Letizia Galasso, Laureata in Pedagogia con esperienza di insegnamento e metodo pedagogico di studio per ragazzi portatori di handicap e ragazzi caratteriali. Organizzatrice di eventi socio-culturali e pubblicazione di poesie.
Il polpo ballerino ]

32 Poesie inventate nella scuola in ospedale San Carlo di Milano
L’ospedale ]

33 “Gli abitanti del mare”, racconto animato della Scuola in ospedale Niguarda di Milano. Le parole di Eugenia Curti: “Ci piace immaginare che la fatina di Pinocchio, così come fanno le mamme, le nonne e le maestre, usasse raccontare al suo caro burattino delle storie per accompagnarlo dolcemente nelle braccia di Morfeo. Questa, scaturita dai disegni realizzati dai bambini e inventata da loro, poteva essere una di quelle. Buon ascolto!”.
Gli abitanti del mare  ]

34 Le storie inventate da Gabriele Pannacci, classe 3a scuola primaria IC don Milani, Latina.
Il mio porcellino d’india – Maia – La mia prima avventura fantastica tra bosco, foresta e… ]
 Ascolta l’avventura di Gabriele Pannacci

35 La storia inventata da Chiara Longoni, Scuola in Ospedale San Carlo di Milano
[ Una storia e’ per sempre: la magia del Mago ]

36 La storia inventata da Piero Faraone, Medico igienista con indirizzo microbiologico che opera nell’International Association of Sciences di Milano e nel Comitato Internazionale di Ricerca e di Studio dei Fattori dell’ambiente (CIFA).
La libertà delle rondini ]

37 Le storie inventate ed i pensieri di Ilenia Cipolla, Ilaria Lepori, Luigi Dell’Aversana, Gabriele Pannacci et al. alunni dell’I.C. “Don Milani” di Latina e della Scuola in ospedale “San Carlo” di Milano.
Pensieri e racconti per le feste ]

38 La storia inventata da Tiziana Costa, madre di Emily e Denise Montagner
La rivolta dei giocattoli ]

Dono di Carnevale [scuola infanzia – primaria di Latina]

Oggi sono venuti a trovarci in classe Evelin, Gabriele ed un loro compagno di classe. Questo il loro dono di Carnevale per noi e per voi tutte/i.

Linda 

La storia del Carnevale e di Arlecchino
Tanto tempo fa, in un paesino, viveva un bambino di nome Arlecchino che era poverissimo. Un giorno ando’ a scuola senza il vestito di Carnevale. Tutti i suoi amici avevano un vestitino, tranne lui. Cosi’ il giorno prima di Carnevale i suoi compagni portarono un pezzo di stoffa colorata ad Arlecchino, La mamma di Arlecchino gli cui’ un bellissimo abito e finalmente Arlecchino ebbe il suo piu’ bel vestitino.

Filastrocca
Arlecchino, bel bambino, non aveva il vestitino; ogni bimbo gli ha donato un pezzetto colorato. E la mamma gli ha cucito un bellissimo vestito. E’ di tanti bei colori, come tanti sono i cuori, che han donato la letizia con un gesto di amicizia

CONCLUSIONE
Il Carnevale e’ una festa tradizionale.
Buon Carnevale, da Arlecchino

Per la sezione di scuola dell’infanzia sez. B da Evelin Graziani e Gabriele Pannacci

http://www.kizoa.it/slideshow/d4030669k7073682o1/arlecchino-2013

IL CARNEVALE DELLA III A [scuola primaria Latina]

IL CARNEVALE DELLA III A

Che gaia maschera!
Che allegra strombettata!
Da Robin Hood è vestito Gianmarco
E tira le frecce con l’arco
Cesare e Andrei tutti colorati
Vanno in giro squattrinati
Con Aurora molto carina
Mascherata da Colombina.
Samuel assomiglia a un pinguino,
invece è nero principino;
Valeria da majorette sfilerà
Per le vie della città
Riccardo è l’agente della CIA
Più misterioso che ci sia;
un pagliaccio burlone è Simone
perché suona in faccia a tutti il trombone.
Cristian si finge scienziato intelligente
Per fare il secchione davanti la gente
Gabriele travestito da mago
Si trasforma in drago
Samuele a Carnevale sembra un leone
Ma si sa che il Dottorone
Emanuele, eroe Lanterna Verde
Sempre in chiacchiere si perde:
balla il Can Can Gioia
e così non si annoia,
mentre Elena la spagnola
canta a ritmo “HOLA”;
si sveglia Zorro Gabriele dalla siesta
sentendo intorno a sé tanta fiesta.
Evelin da Musa, sempre ridente
Solo oggi sarà invadente;
anche Davis, lo scheletro scricchiolante,
per l’occasione farà un sorriso smagliante.
Karim da spider Man mascherato
Sarà da tutti coccolato.
Bella e vivace è Martina
Vestita da ballerina.
Da Principessa è vestita Valentina
Che fa gli scherzi con Colombina.
Sta male Camilla
Perciò beve tanta camomilla.
Katia e Anastasia non festeggiano Carnevale
Ma anche per loro ogni scherzo vale.

   


Carnevale al SAN CARLO

Carissimi,
in reparto abbiamo fatto una piccola festa di carnevale. E’ venuta Barbara Fumagalli, insegnante di trucco a preparare i bambini e poi c’è stato il teatrino di ABIO con le marionette simpaticissime!

Poi ancora le chiacchiere della mamma di Ilaria e… alla festa c’erano tanti bambini! (Laura, Ilaria, Serena e Awad)

L’allegria.

Per essere allegri in ogni momento
della nostra vita,
dobbiamo pensare a
una ragazza o a un ragazzo
che ha aperto il cuore di chi è più debole e,
lo aiuta con le sue parole,
ad affrontare piccoli ostacoli
o problemi della vita, senza darne peso.

Allegria è scambiarsi le idee
facendo qualcosa che rende felice
sia la persona che le propone
che il più debole che le esegue,
addolcendo così
i dispiaceri della sua vita.

Marco G.

 

 

 

I Care di Aleandro Baldi

I Care di Aleandro Baldi

Cari ragazzi sono qui, sono tornato,
chiamate tutti gli altri, suonate la campana,
oggi riapre la scuola di un povero curato,
un certo Don Milani mandato qui a Barbiana.
Anche se col tempo voi siete un po’ cambiati
ed i miei occhi non son più quelli di allora
e se le vostre ginocchia non sono più sbucciate,
stonati canteremo quella canzone ancora
I care, I care,
c’è bisogno che io abbia cura di te,
you care, you care,
c’è bisogno che tu abbia cura di me,
I care, I care
è solo un modo per dire che d’ amore ce n’è
un bisogno più forte, il più forte che c’è,
I care, I care, I care.
Apriamo quella porta, risistemiamo i banchi,
spolveriamo i quaderni, rileggiamo gli appunti,
forza miei giovani studenti dai capelli bianchi,
perché quello che conta è non darsi mai per vinti.
Il mondo è un po’ più ricco, la vita è sempre dura
e in questa catapecchia attaccata al monte Giovi
c’è ancora la canzone della nostra bocciatura
che insieme cantavamo per non sentirci soli
I care, I care,
c’è bisogno che io abbia cura di te,
you care, you care,
c’è bisogno che tu abbia cura di me,
I care, I care
e solo un modo per dire che d’ amore ce n’è
un bisogno più forte, il più forte che c’è,
I care, I care, I care.
Qui dove sono adesso non è così lontano,
non fosse per il fatto che mi mancate tanto,
Dio, pur di star con voi rinuncerei anche al perdono
e Dio lo capirebbe, di questo son convinto,
parola mia d’amore parola mia Lorenzo.
I care, i care,
c’è bisogno che io abbia cura di te,
you care, you care,
c’è bisogno che tu abbia cura di me,
ragazzi sono qui, sono tornato,
ma lo sapete bene che non sono mai partito
che non sono mai partito
I care I care, I care,
c’è bisogno che io abbia cura di te,
you care, you care,
c’è bisogno che tu abbia cura di me,
I care, I care, c’è bisogno che io abbia cura di te

http://www.youtube.com/watch?v=ZpfYvu1uDJM

Il tema “La Shoah” su Education 2.0

La Shoah
di Martina Di Perna, studentessa dell’IC don Milani di Latina

http://www.educationduepuntozero.it/community/shoah-4061528001.shtml

Adesso tocca a me, alle mie riflessioni. Io non trovo ancora le parole per esprimere tutto quello che provo. Mi vengono in mente quei tetri campi di concentramento; all’ingresso di Auschwitz c’era scritto “Il lavoro rende liberi”. Poi rivedo schiere di uomini e donne ridotti a scheletri nudi, spogliati dei loro vestiti e della loro dignità. Persone messe in fila, numeri tatuati sulla pelle come fanno alle bestie.

Grazie Linda!

La memoria storica ci fa difetto quando non siamo noi coinvolti in prima persona. Occorre invece essere sempre coscienti di quanto avvenuto per non ripetere piu’ gli stessi (o simili) errori. Ricordo che in un cinema vicino alla zona “Foce” di Genova una scritta diceva: “LA STORIA E’ QUELLA LEZIONE CHE L’UOMO NON IMPARA (o RICORDA) MAI ABBASTANZA”. Spero di aver citato correttamente, perche’ e’ tanto tempo che non passo da quelle parti di giorno e non getto lo sguardo verso quell’edificio (che cinema non e’ piu’).

Un abbraccio, Bruno (Genova)

eBook Il Piccolo Principe … in itinere …. [ IC don Milani Latina]

Con le maestre e bambine/i delle classi 5^ A e 5^ B della scuola primaria, l’assistente Mauro e Raffaella e’ stato realizzato un eBook: Il Piccolo Principe.

Ecco che condivido con voi i materiali che costituiscono la sorpresa finale

Primo Libro
http://www.raffaellabilotta.it/ebook_piccolo_principe/index.html

Secondo Libro
http://www.raffaellabilotta.it/ebook_piccolo_principe/ebook2/index2.html

eBook realizzato da Linda Giannini
http://www.youblisher.com/p/623707-Il-Piccolo-Principe/

Buona visione, Linda 

Gentile  maestra Linda,
questa mattina in classe abbiamo visto il nostro materiale che ha pubblicato e siamo rimasti molto contenti. Vorremmo decidere noi il disegno da utilizzare per la copertina e stiamo anche pensando di inserire dei giochi interattivi a conclusione di ogni capitolo. Le faremo  avere  al piu’ presto gli audio dei titoli e  dei successivi capitoli . Grazie per la collaborazione sia a lei che a Raffaella

[ Il Piccolo Principe su Greta blu ]

Ho ufficialmente terminato l’e-book multimediale del “Piccolo Principe” … per i nostri piccoli principi dell’Istituto Comprensivo “Don Milani” di Latina … 
Ciao Linda, i bambini hanno letto l’e-mail di Raffaella e, presi dall’entusiasmo, hanno pensato di realizzare una scatolina dipinta da loro nella quale poter conservare ognuno il proprio cd contenente l’e-book. Restiamo tutti in attesa di vedere il lavoro terminato . Un grazie a Raffaella da parte degli alunni.
A domani, Loredana

Gentile maestra Linda, abbiamo scritto una lettera per Raffaella.
La puoi gentilmente inviare ?

Il Piccolo Principe: capitolo 01 [ IC don Milani Latina]

Primi disegni

 Ascolta il primo capitolo

Quando avevo sei anni, mentre leggevo un libro sulle foreste, vidi raffigurato un serpente boa che ingoiava un animale.

C’ era scritto:
-I boa ingoiano la loro preda tutta intera, senza masticarla. Dopo di che non riescono più a muoversi e dormono durante i sei mesi che la digestione richiede.
Meditai a lungo e feci il mio primo disegno.
Mostrai il disegno ai grandi, chiedendo loro se li spaventava , ma rispondevano:
-Spaventare? Perché mai uno deve essere spaventato da un cappello?
Il mio disegno non era un cappello, ma era un boa che digeriva un elefante, quindi feci un secondo disegno.
Bisogna sempre spiegarle le cose ai grandi. Quando lo mostravo agli adulti, questi mi rispondevano:
– Lascia perdere il disegno e comincia a studiare la geografia, la storia, la grammatica e l’ aritmetica.
Fu così che rinunciai a disegnare e scelsi un’ altra professione, cioè pilotare gli aeroplani.
Ho volato su quasi tutto il mondo, ma quando facevo vedere il mio disegno, tutte le persone mi rispondevano sempre:
– È un cappello.
E allora parlavo di golf, bridge, politica e cravatte e quelle persone erano contente di avere incontrato un uomo tanto sensibile.

Il Piccolo Principe: capitolo 02 [ IC don Milani Latina]

Un incontro inaspettato

 Ascolta il secondo capitolo

Così ho trascorso la mia vita in modo solitario fino a sei anni fa quando feci, con il mio aeroplano, un incidente nel deserto del Sahara.

Si era rotto il motore e, dato che ero da solo, iniziai subito a riparare il guasto. Avevo acqua solo per una settimana.
Ero isolato come un marinaio in mezzo all’oceano su una zattera. Immaginate il mio stupore quando fui svegliato da una vocetta:
¬¬- Mi disegni una pecora ?
– Cosa ?
– Disegnami una pecora.
Balzai in piedi, mi strofinai gli occhi guardandomi intorno.
Vidi una personcina che mi esaminava con serietà.
In seguito feci il suo ritratto, ma il disegno non riuscì molto bene. La colpa non era mia. Con lo scoraggiamento che ebbi dai grandi quando avevo sei anni, non ho mai imparato a disegnare altro che serpenti boa dal di dentro o dal di fuori.
Rimasi stupito per quella improvvisa apparizione. Mi trovavo a mille miglia da qualunque abitazione, eppure il mio ometto non sembrava smarrito, né tramortito, né spaventato. Quando finalmente mi ripresi e potei parlare, gli domandai:
– Ma che cosa ci fai qui?
Egli però ripeté come se si trattasse di una cosa molto importante:
-Per piacere, disegnami una pecora …
Allora presi carta e penna stilografica, ma poi mi ricordai di aver studiato in particolare la geografia, la storia, l’aritmetica e la grammatica per cui gli dissi :
-Non so disegnare.
-Non importa. Disegnami una pecora…
Non avevo mai disegnato una pecora, allora feci l’unico disegno che sapevo fare: quello del boa dal di fuori.
Fui sorpreso di sentirmi rispondere:
-No, no, no! Non voglio l’elefante dentro al boa. Disegnami una pecora.
Feci il disegno. Lo guardò attentamente e poi disse:
-No questa pecora è malaticcia. Fammene un’ altra.
Allora feci un altro disegno. Il mio amico mi sorrise:
-Non è una pecora, è un ariete.
Rifeci il disegno, ma fu rifiutato di nuovo.
– Questa è troppo vecchia.
Questa volta la mia pazienza era esaurita. Feci un quarto disegno, dicendo:
– La pecora che volevi sta dentro questa cassetta.
Fui molto sorpreso di vederlo soddisfatto.
– Questa pecora avrà bisogno di tanta erba?
-Perché?
-Perché dove vivo io, tutto è piccolo…..
-Certamente ci sarà abbastanza erba per lei, la pecora è molto piccola.
In questo modo feci amicizia con il piccolo principe.

Il Piccolo Principe: capitolo 03 [ IC don Milani Latina]

Uno strano ometto

 Ascolta il terzo capitolo

Ci misi molto tempo a capire da dove venisse. Il piccolo principe mi riempiva di domande, ma non rispondeva mai alle mie. Comunque le sue domande a poco a poco mi avevano rivelato tutto di lui.

Quando vide il mio aeroplano disse:
– Che cos’è questa cosa?
– Non è una cosa! E’ un aeroplano, è il mio aeroplano.
Ero fiero di fargli sapere che volavo.
Allora urlò:
– Sei caduto dal cielo!
– Sì.
– Ah questa è buffa….
E il piccolo principe scoppiò a ridere. E riprese:
– Allora anche tu vieni dal cielo! Di quale pianeta sei?
E lo interrogai bruscamente.
– Allora vieni da un altro pianeta?
Lui non mi rispose. Girò la testa verso l’aeroplano.
– Su quello non puoi venire da molto lontano!
Si mise a pensare a lungo. Dalla tasca tirò fuori la pecora e si mise a pensare.
– Da dove vieni ometto? Dov’è la tua casa? Dove vuoi portare la mia pecora?
Rispose con un silenzio.
– La cassetta che mi hai dato le servirà da casa per la notte.
– Se sei buono ti do una corda e il paletto per legare la pecora di giorno.
– Legarla? Che buffa idea!
– Se non la leghi si perderà!
Il mio amico si mise a ridere:
– Ma dove vuoi che vada!
– Dappertutto!
Mi rispose il piccolo principe:
– Ma è talmente piccolo da me! Dritto davanti a sé non può andare molto lontano……

Il Piccolo Principe: capitolo 04 [ IC don Milani Latina]

L’asteroide B 612

 Ascolta il quarto capitolo

Avevo capito che il suo pianeta era poco più grande di una casa. Sapevo che esistevano pianeti molto grandi a cui si è dato un nome e altri molto piccoli a cui si è dato un numero. Credo che il piccolo principe venisse dall’asteroide B 612 che è stato visto solo una volta al telescopio da un astronomo turco che però, al Congresso Internazionale di Astronomia, non fu preso sul serio a causa del costume. Per questo motivo un dittatore turco obbligò il suo popolo ad indossare dei vestiti europei. Lo stesso astronomo nel 1920 rifece la sua dimostrazione sull’avvistamento dell’ asteroide e questa volta tutti lo applaudirono.

I grandi amano le cifre. Infatti se parlate di un amico ai genitori, questi vi chiederanno :
– Quanti fratelli ha? Quanto guadagna suo padre? Quanti anni ha? Quanto pesa?
Così come se io spiego agli adulti:
– Ho visto una bella casa di mattoni rosa con dei fiori sui balconi. Loro non riescono ad immaginarla.
Ma se dico:
– Costa molti soldi.
Allora capiscono che è bella.
La prova che il piccolo principe esiste sta nel fatto che era bellissimo, che rideva e che voleva una pecora. Quando una persona desidera qualcosa, vuol dire che esiste. Ma gli adulti non si convincono.
Se voi dite invece:
– Il pianeta da cui viene è l’asteroide B 612.
Allora vi ascolteranno.
Gli adulti sono così, bisogna essere indulgenti con loro. I bambini se ne infischiano dei numeri.
Sono sei anni che il mio amico se ne è andato, per ricordarlo cerco di disegnarlo. Ho comprato dei colori, non è semplice riprendere a disegnare dopo tanti anni. Ora è difficile fare dei ritratti molto somiglianti, non so se ci riuscirò, ma ci provo e ci riprovo.