SUGGERIMENTI PER PARTECIPARE A SALVA LA GOCCIA
Per il 22 marzo 2015, Giornata mondiale dell’acqua, Green Cross Italia lancia la terza edizione della campagna SALVA LA GOCCIA e chiede a scuole, insegnanti, studenti, famiglie, singoli cittadini di contribuire al risparmio idrico. Gli istituti possono aderire all’iniziativa compiendo un’azione virtuosa fino al 22 marzo 2015. La partecipazione non richiede atti eroici ma semplici gesti di razionalizzazione dei consumi dell’acqua, che consentano di sperimentare in prima persona le buone pratiche di riduzione degli sprechi. In particolare quest’anno, nell’ambito del percorso di avvicinamento a EXPO MILANO 2015, Green Cross propone un focus sull’impronta idrica, vale a dire l’acqua che si nasconde nella produzione (e nella commercializzazione) degli alimenti. Partendo dalle tabelle del Water Footprint Network è possibile conoscere quali sono i cibi che richiedono maggiori quantità di acqua nell’intero ciclo e scoprire come ridurre l’impronta a tavola.
Che cosa possono fare gli insegnanti e i ragazzi?
Ecco qualche suggerimento (è una traccia non vincolante)
– Dedicare una parte delle lezioni ai temi del risparmio idrico. Basta mezz’ora per fornire informazioni, consigli pratici e suggerimenti, approfondire il concetto di impronta idrica, effettuare un percorso didattico che conduca gli studenti a riflettere sull’importanza dell’acqua risorsa e bene comune.
– Sottoporre agli studenti il quiz sull’acqua. È un’occasione per testare la conoscenza del tema e uno spunto per approfondire la tematica.
http://www.descrittiva.it/calip/1415/SALVA-LA-GOCCIA_Quiz_2015.pdf
– Coinvolgere i ragazzi e le loro famiglie. Prima del 22 marzo scegliere uno dei comportamenti virtuosi contenuti nel decalogo (per esempio: fare la doccia e non il bagno; lavarsi i denti usando un bicchiere anziché l’acqua corrente; preparare una cena con un menù vegetariano; chiedere ai responsabili della mensa o alla mamma di sostituire un piatto di carne con una pietanza a base di legumi) e invitare studenti e famiglie a rispettare quella regola per la Giornata mondiale dell’acqua, con l’auspicio che diventi un’abitudine per i giorni, le settimane e gli anni a venire.
– Individuare una regola del risparmio idrico realizzabile a scuola. Per esempio, chiudere il rubinetto quando ci si lava le mani. Quindi, elaborare un volantino contenente la regola e affiggerlo nei bagni.
– Preparare un elenco di impegni da sottoporre al dirigente scolastico. Aggiustare il rubinetto o lo sciacquone del bagno che perdono, in mensa usare le brocche con l’acqua di rubinetto al posto dell’acqua imbottigliata, diminuire la presenza di proteine animali nei pasti dei ragazzi: sono alcune delle richieste che si possono presentare ai responsabili della scuola per ridurre l’impronta idrica dell’istituto.
– Inviare un elenco di richieste agli amministratori locali. I desiderata, riferiti al quartiere o alla città e sottoscritti da un gruppo di ragazzi, da una classe o dall’intera scolaresca, possono essere recapitati al sindaco, a un assessore comunale, al presidente della provincia.
– Coinvolgere una televisione, un giornale locale, un personaggio. L’obiettivo è avere un alleato che diventi testimonial del risparmio idrico. Come? Durante la Giornata mondiale dell’acqua il quotidiano locale può dedicare una articolo al tema, la Tv una trasmissione, il personaggio potrebbe pubblicare messaggi su Facebook.