European Robotics Week: storie di robot [scuola sec. primo grado Latina]

da Stefano Ionescu e Martin Bersanetti questo file:
http://www.descrittiva.it/calip/1415/quadrato.ev3

IL RAGAZZO E IL SUO ROBOT

Un giorno Lewis, un ragazzo americano di 9 anni appassionato di robotica, trovò in cantina dei pezzi di vecchi attrezzi.
Lewis con quei vecchi pezzi costruì un piccolo robot che al posto di un braccio aveva una motosega e al posto dell’altro aveva un trapano. Il robot per Lewis era l’unico amico perché lui non ne aveva, infatti veniva sempre preso in giro dai suoi compagni di classe. Il robot era cosi importante per Lewis che se lo metteva sotto le coperte come se fosse un orsacchiotto. Una notte che pioveva Lewis lasciò il suo robot fuori dalla finestra ma, essendo di ferro, venne colpito da un fulmine cosicché prese vita. Il mattino seguente Lewis si sveglio e vide la sua camera distrutta, non vide il suo robot e neanche i suoi genitori, allora capì che c’era qualcosa di strano. Prese il libro della robotica per leggere le famose 3 leggi:
1. Un robot non può recar danno a un essere umano ne può permettere che, a causa del suo mancato intervento, un essere umano riceva danno;
2. Un robot deve obbedire agli ordini degli esseri umani, purché tali ordini non contravvengono la 1°legge;
3. Un robot deve proteggere la propria esistenza, purché questa autodifesa non contrasti con la 1°e con la 2°legge.
Lewis si ricordò che il prof. Edowhard, uno scienziato, abitava lì vicino e ci andò. Arrivato dal prof. gli raccontò cosa era successo e che il robot era “impazzito”era. Il professore rispose dicendo che per riuscirlo a sconfiggere aveva bisogno di elettricità. Lewis ritornò a casa, prese i cavi per ricaricare la macchina e andò dove pensava che si trovasse il robot. Aveva ragione, il robot si trovava proprio li, al parco, con i suoi genitori legati ad un palo. Lewis gli disse di smetterla e di tornare normale, ma il robot non lo ascoltò quindi il ragazzo attaccò i cavi ad un palo della luce e si andò a nascondere e quando il robot si avvicinò ai cavi Lewis saltò fuori e gli attaccò l’altra estremità del cavo ed il robot prese una bella scossa tornando perfettamente normale.
Lewis imparo’ cosi che la robotica è una cosa molto interessante e utile in medicina ed in altri lavori, ma allo stesso tempo pericolosa se non usata con prudenza.

il racconto di Thomas Chittano, II C
SCUOLA SEC. DI PRIMO GRADO (rif. prof.ssa Serangeli)

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