Il 5 novembre 2020 il Campus Internazionale di Musica di Latina festeggerà 50 anni.
Colgo l’occasione per rivolgere un pensiero alla Fondazione Campus nell’imminenza del suo 50°, pensiero che non può non essere accompagnato da ricordi, tanti e belli, per aver condiviso, nella vicinanza al suo storico Presidente, l’arch. Cerocchi, un segmento del suo cammino e per averla accompagnata verso un ulteriore approdo, con dedizione, senso di responsabilità e passione.
Quanto è legato al passato è certamente parte di una storia che, in ambito culturale, per una giovane realtà come la nostra, non ha eguali.
Quanto ha fatto il Campus in un contesto particolare, difficile, superficiale e distratto, come il nostro, nel divulgare la cultura in ambito musicale, merita certamente di ricordarne, e a maggior ragione in occasioni come questa, la portata, non solo, di un gigante che è stato in grado di raggiungere traguardi importanti: penso ad esempio al Premio del Presidente della Repubblica e alla menzione che lo precedeva, ma anche per aver intercettati e in molti casi contribuito a valorizzare, veri talenti che brillano nel firmamento musicale di preziosa luce.
I grandi della musica sanno cosa è il Campus, per averne sentito parlare e, molti di loro, per aver partecipato al Festival Pontino che, generosamente, ha inebriato i suggestivi luoghi del nostro territorio con concerti che, attesi, sono stati sempre improntati alla cura e all’attenzione, finanche dalla ricerca dell’immagine di copertina dei cataloghi, per non dire dei programmi. Alcuni Convegni e Tavole rotonde rappresentano vere e proprie pietre miliari, per essere state un condensato di eccellenze nel coinvolgimento di musicologi, compositori ed interpreti.
Anche le recenti collaborazioni con il Conservatorio hanno rappresentato quel rafforzamento di identità, con il solo fine di diffondere la musica, elevare gli animi, regalando momenti di intense emozioni come solo la Musica è capace di fare.
L’importanza dei rapporti umani ha sempre contraddistinto il Campus che ne è stato spesso ripagato. Gli artisti, i compositori, i musicologi, gli interpreti, gli addetti ai service, i collaboratori, insomma tutti coloro che, a diverso titolo, sono stati parte di questa preziosa realtà, come anche i primi Associati e poi i Fondatori, che ne hanno, orgogliosi, condiviso l’appartenenza, meritano riconoscenza e gratitudine.
I momenti sono difficili e questi ultimi anni, rispetto alle vicissitudini del passato, lo sono ancor di più, ma guardare avanti e cercare nuove strade, avendo ben presente la maestra, è stata sempre una prerogativa del Campus.
Il futuro della nostra Fondazione merita, certamente, di essere condiviso a partire da quei principi, cui i primi visionari si sono ispirati,per raggiungere sempre più entusiasmanti mete.
Sulle note del concerto di Elisso Virsaladze si celebra, nel modo migliore, questa ricorrenza..
Un caro saluto, Luigi
Latina 04 Novembre 2020
Campus di Musica, i passi di un gigante.
L’intervento: l’omaggio di Luigi Ferdinando Giannini,
già presidente della Fondazione
Latina oggi 30 novembre 2020