La Facoltà di Architettura di Sapienza Università di Roma, in accordo con la Fondazione Roffredo Caetani di Sermoneta onlus ha avviato un’intensa attività di studio storico e di interpretazione delle strutture dell’abitato di Ninfa al fine di elaborare una Carta del Rischio di Ninfa, con l’auspicio che questo strumento possa aiutare a conservare il giardino e le strutture dell’abitato di Ninfa.
L’abitato di Ninfa riemerge dopo secoli grazie ad i rilievi compiuti da Docenti, Tesisti, Dottorandi, Ricercatori in genere dell’Ateneo romano nella forma di tavole che costituiscono questa mostra antologica.
La mostra è aperta al pubblico da venerdì 16 settembre dalle ore 16 alle 19 e a seguire sino al 1° ottobre 2016 di giovedì, venerdì e sabato come indicato nella locandina allegata.
Le strutture materiali delle architetture dell’abitato e della rocca con la sua alta torre sono state oggetto di uno studio sistematico volto a rilevare la configurazione e lo stato di conservazione delle strutture esistenti, talvolta anche nascoste e difficilmente riconoscibili dietro la folta e splendida vegetazione, che fungono anzi spesso da supporto allo sviluppo e alla crescita delle piante e della vegetazione di Ninfa.
Conoscere per conservare il valore storico-artistico delle strutture architettoniche di Ninfa: questo è stato il primo movimento con il quale i docenti e gli studenti dei Corsi di Laurea in Scienze dell’Architettura e del Corso magistrale in Architettura (Restauro) della Facoltà di Architettura della Sapienza Università di Roma, mediante una Convenzione con la Fondazione Roffredo Caetani di Sermoneta onlus, ha avviato un’attività sistematica di rilievo, studio storico documentario, di osservazione diretta e di analisi dei caratteri costruttivi e tipologici.
Il principale obiettivo è quello di avviare un processo di conoscenza delle vicende storiche di sviluppo degli edifici e dell’intero insediamento, dell’articolazione dell’antico tessuto urbano nel tempo fino alla sistemazione del giardino nei primi anni del Novecento, comprenderne le dinamiche e soprattutto analizzarne la consistenza materiale, le valenze storico documentarie, la configurazione nel tempo, le trasformazioni e lo stato di conservazione e di dissesto attuali, al fine di proporre una Carta del rischio completa di indicazioni per gli interventi di conservazione, consolidamento e restauro, nel rispetto del giardino e della fauna presenti a Ninfa.