Cara Linda, ti invio un piccolo testo che spiega il significato della “Festa delle Barche”, che i Cinesi chiamano Duanwu Jie, quest’anno ricorre oggi, per commemorare un grande personaggio del passato: scrittore, poeta, astronomo, ministro di corte, stratega lungimirante, ma soprattutto uomo giusto.
Abbiamo tanti piccoli amici cinesi che ospitiamo nella nostra Pediatria e nello specifico la nostra amica Chen ha voluto raccontarci le origini di questa festa.
Un abbraccio, Eugenia
FESTA DELLE BARCHE
“Gli Zhongzi”
Da un famoso piatto cinese gli Zhongzi, piccoli fagottini a forma di piramide, composti da: riso, carne / legumi, avvolti da una foglia di bambù, non commestibile, si cuociono a vapore o bolliti e si consumano in Cina all’inizio dell’estate, in occasione della “Festa di Duanwu Jie” (Festa delle Barche), che cambia ogni anno in base al calendario cinese e alla storia di un grande personaggio Qu Yuan, vissuto molti secoli fa durante il periodo dei regni combattenti.
Essendo Qu Yuan politico, scrittore, poeta, ma soprattutto uomo giusto e saggio che amava la sua terra, il re dello stato di Chu confidava in lui: fu così che con l’aiuto dei suoi validi consigli il Paese divenne gradualmente più forte.
Ministro dello stato di Chu, ligio al dovere, amministrò con un grande senso della giustizia, in particolar modo la sua capacità di combattere la corruzione, attirò su di sè l’invidia di altri funzionari che volevano eliminarlo, venne calunniato dagli stessi e fu mandato in esilio dal re.
Per non avere seguito i consigli strategici di Qu, il re venne imprigionato e successivamente morì.
Salito al trono il figlio, fece chiamare nuovamente alla corte il consigliere di suo padre, ma anche questa volta fu nuovamente disdegnato e umiliato dagli altri ministri.
Anche il nuovo Re si rifiutò di seguire i suoi consigli e lo rimandò nuovamente in esilio in una località ancora più lontana della precedente.
Durante il suo esilio viaggiò moltissimo, insegnò, compose poesie, scrisse poemi sul proprio paese e sul suo futuro incerto, nella speranza di poter risvegliare il re e salvare lo stato di Chu.
Un giorno Qu Juan venendo a sapere che la capitale di Chu era stata occupata dai nemici, per protesta contro la corruzione, guadando il fiume, decise di mettere in atto un rituale antico. Questo rituale contemplava la perdita della vita, quale sacrificio estremo per risvegliare le coscienze sopite. Era il quinto giorno del quinto mese.
Dopo aver appreso della sua morte la gente di Chu si sentì molto triste e si recò presso il fiume per rendere omaggio ad un uomo giusto. I pescatori nella speranza di tenere lontano i pesci e gli spiriti maligni gettarono in acqua delle palline di riso glutinoso avvolto in foglie di bambù per attirare i pesci affinché lasciassero in pace il corpo di Qu. Altri abitanti del villaggio batterono i tamburi per spaventare i pesci. I medici cinesi versarono nel fiume un miscuglio di vino di realgar per avvelenare i mostri e preservare così il corpo del poeta.
Qu Yuan è riconosciuto come il primo grande poeta cinese e il padre della poesia cinese.
Da quel momento le persone hanno commemorato Qu Yuan, celebrando l’anniversario della sua morte con attività di vario tipo: le gare delle barche drago con i tamburi, mangiare gli Zongzi e bere il vino di realgar. Queste sono le ragioni per cui questa festività è anche ricordata come la Festa delle Barche Drago e la Festa di Zongzi.
Per duemila anni, lo spirito patriottico di Qu Yuan ha influenzato molte persone e rimane venerato dal popolo cinese in tutto il mondo.
Chen Sizhen
17 anni