9 marzo 1911, Vilnius, Lituania 09 marzo 2016
105° anniversario della nascita di Clara Rockmore; impara a suonare il theremin con Clara Rockmore! #GoogleDoodle https://g.co/doodle/53t86e
Clara Rockmore fu la più grande suonatrice di uno strumento musicale che probabilmente non avete mai sentito, ed era nata 105 anni fa oggi a Vilnius, capitale dell’attuale Lituania, ma allora parte della Russia. Lo strumento che suonava Rockmore, e che contribuì a rendere popolare in tutto il mondo, è il theremin: un apparecchio elettronico che si suona senza toccarlo e che ha una storia interessante e strana tanto quanto quella di Rockmore stessa. Clara Rockmore, nata Clara Reisenberg, era una bambina prodigio, davvero: a quattro anni, nel 1915, fu ammessa al conservatorio di San Pietroburgo – ancora oggi è la studentessa più giovane ad essere stata ammessa alla scuola – dove iniziò a studiare violino con il famoso maestro Lipót Auer. Quando era ancora giovanissima, la sua famiglia decise di trasferirsi negli Stati Uniti per scappare dalla rivoluzione sovietica: fu un viaggio pericoloso e prima di arrivare finalmente ad Ellis Island dovettero attraversare illegalmente diversi confini in Europa. A New York, Clara Rockmore riprese a studiare il violino con Lipót Auer – anche lui si era trasferito negli Stati Uniti – prima di dover lasciare tutto per via di una malattia ai tendini. Non potendo suonare il violino, Rockmore si dedicò alla ricerca e alla sperimentazione iniziando a suonare il theremin, che era stato inventato in quegli anni dal fisico russo Lev Sergeyevich Termen, anch’egli espatriato negli Stati Uniti per scappare dalla rivoluzione sovietica. Il theremin, che si chiama così dal cognome occidentalizzato del suo inventore, è stato uno dei primi strumenti elettronici ad essere inventati ed è una scatola con due antenne. Una controlla l’altezza del suono, l’altra la sua intensità. Il theremin si suona senza contatto fisico, la distanza delle mani dalle due antenne produce modificazioni del suono dello strumento: avvicinando una mano a un’antenna si ottengono note più alte, e avvicinandone una all’altra si ottengono suoni di volume più basso. Toccando con la mano la seconda antenna si silenzia lo strumento. Produce un suono piuttosto freddo, simile a quello di un violino. Clara Rockmore si appassionò allo strumento e diventò molto brava a suonarlo, potendo esercitarsi con il suo inventore che per lei progettò poi un modello più raffinato. Rispetto ai molti che provavano in quegli anni a suonare il theremin, Rockmore aveva il vantaggio di aver studiato musica ad alti livelli e di essere un’esperta violinista, questo l’aiutò molto nel suonare la “tastiera invisibile” del theremin, dove le note vanno trovate compiendo movimenti brevi e precisi con la mano. Rockmore cominciò ad attraversare Europa e Stati Uniti diventando discretamente famosa suonando in concerti in cui mostrava il nuovo strumento e il suo repertorio di musica classica. Spesso era accompagnata nei suoi concerti da sua sorella, la pianista Nadia Reisenberg, e con lei registrò nel 1977 il suo primo disco The Art of the Theremin.
Secondo alcuni l’abilità di Rockmore nel suonare il theremin, in parte legata anche alla sua particolare tecnica del movimento delle dita e alla sua volontà di emulare la profondità lirica del violino, è tutt’ora ineguagliata. Rockmore spiegò che quello che voleva fare con lo strumento era “musica bellissima” e non effetti sonori spettacolari, come spesso le veniva chiesto di fare per le colonne sonore dei film.Clara Rockmore, nel frattempo si era sposata con l’avvocato statunitense Robert Rockmore, da cui prese il cognome, nonostante le proposte di matrimonio ricevute negli anni da Lev Termen. Visse a Manhattan, il centrale quartiere di New York, tutta la sua vita, continuando a suonare finché la sua salute glielo permise. Morì a New York il 10 maggio 1998, due giorni dopo la nascita della sua bisnipote, che aveva promesso di incontrare.
La storia del theremin e del suo inventore
Il theremin è stato uno dei primi strumenti elettronici ad essere inventati, il brevetto lo depositò negli Stati Uniti il fisico russo Lev Sergeyevich Termen (1896-1993) nel 1928, anche se i primi prototipi dello strumento erano stati sviluppati anni prima in Russia quando Termen lavorava come ricercatore per un progetto dell’esercito sui sensori di prossimità e le onde radio. Termen, che era anche un violoncellista dilettante, fu inviato in Europa e negli Stati Uniti a dimostrare la sua nuova invenzione e decise di rimanere a New York dopo che ci era arrivato per suonare a un concerto insieme alla New York Philharmonic. A New York, Termen aprì un laboratorio e continuò a lavorare per perfezionare il suo strumento. Il primo theremin ad essere commercializzato negli Stati Uniti fu il RCA Thereminvox, che non ottenne un gran successo di vendite ma che diventò discretamente popolare grazie ai concerti di Clara Rockmore e all’uso che se ne fece per alcune colonne sonore cinematografiche. Il theremin funziona grazie a un ricevitore che rileva e amplifica le distorsioni provocate dalle mani del suonatore nel campo elettromagnetico generato dalle due antenne. Lev Sergeyevich Termen ritornò in Russia nel 1938 in circostanze poco chiare. Secondo alcuni fu rapito dai servizi segreti russi, secondo altri resoconti Termen scappò dagli Stati Uniti per via di debiti personali. In Russia fu imprigionato in un campo di lavoro per diversi anni e il regime sovietico lo riabilitò solo nel 1956. Tornò negli Stati Uniti nel 1991, dopo che per anni aveva lavorato come professore di fisica all’università di Mosca dando sporadiche dimostrazioni del theremin. Il theremin negli anni ha avuto fama a momenti alterni. Dopo i primi anni di grande entusiasmo per il nuovo strumento elettronico, la diffusione su larga scala di altri strumenti elettronici fece perdere gran parte dell’attenzione che il theremin aveva ricevuto. Uno strumento molto simile da theremin venne usato nella registrazione di Good Vibration dei Beach Boys, nel 1966, e durante gli anni Settanta e Ottanta il theremin è stato usato in concerti da diversi gruppi, tra cui i Led Zeppelin e i Rolling Stones. Con la progressiva diffusione della musica elettronica a partire dagli anni Novanta, infine, il theremin è tornato ad essere discretamente popolare tra i musicisti e per qualche centinaio di euro se ne può comprare uno da montare.
Ecco il CartelloneRosa ed i robot Rosa InCarta realizzati da bambine/i della primaria con la collega Adele Spirito mentre vengono presentati a bambine/i della scuola dell’infanzia
Ecco come le sezioni D ed E di Via Cimarosa hanno aderito a Rosa Digitale. Oltre alle mimose ed ai robot, la mamma di Maura ha partecipato alla festa con delle frasi scritte che, con il suo consenso, condividiamo qui
Care amiche, un piccolo pensiero per la Festa della donna. Eugenia
Ou sont les femmes
Dove sono le donne
mentre voi camminate per le strade in branchi regolari
la domenica mattina
col passo degli sfaccendati?
fanno la spesa
le faccende di ogni giorno
lavano i piatti del sabato sera
e badano ai bambini
mentre voi camminate per le strade
la domenica mattina
col passo degli sfaccendati
dove sono le donne
mentre voi rifate il mondo a misura vostra
un mondo rosso un mondo nero un mondo grigio
la sera
intorno al tavolo?
cucinano
apparecchiano
mettono i piatti sulla tavola
li riempiono di cibo
mentre voi rifate il mondo a misura vostra
dove sono le donne
quando voi fate loro l’amore?
lontano da voi
pensano al giorno dopo
alla spesa
ai piatti da lavare
alle faccende
ai figli
alla cucina
alle posate
alla tavola
ai piatti
pensano al giorno dopo, loro.
Un mese di iniziative e approfondimenti nelle scuole per combattere gli stereotipi di genere e le discriminazioni: “Le Studentesse vogliono contare! Il mese delle Stem”. L’iniziativa, organizzata insieme al Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è stata lanciata questa mattina con una circolareche il Miur ha inviato a tutte le scuole, e prenderà il via l’8 marzo in occasione della Giornata Internazionale della Donna. L’intento è quello di promuovere riflessioni e momenti di sensibilizzazione sui temi legati alla parità di genere.
“Il mese delle Stem” (acronimo di Science, Technology, Engineering and Math) vuole sensibilizzare gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado allo studio delle discipline scientifiche e tecnologiche, superando il divario di genere. Solo il 38% delle studentesse indirizza il proprio percorso formativo e professionale verso le discipline cosiddette Stem. Le ragioni sono da ricercare anche negli stereotipi di ordine culturale che vogliono le donne meno predisposte a queste materie.
L’iniziativa ha ottenuto il sostegno della sede italiana della Commissione Europea.
“La scuola che vogliamo è la scuola delle pari opportunità per tutti. Vogliamo una scuola che sia comunità inclusiva e che riconosca le differenze di ciascuno – dichiara il Ministro Stefania Giannini – Per questo è necessario rimuovere qualsiasi stereotipo. La Buona Scuola dà spazio all’educazione al rispetto e fissa punti chiari contro le discriminazioni e le violenze. Ben venga allora una iniziativa come questa – aggiunge il Ministro – con la quale da un lato vogliamo incentivare lo studio e la passione per le Stem tra tutte le studentesse e gli studenti, sviluppando competenze sempre maggiori in un ambito che è in continuo sviluppo. E dall’altro lato vogliamo ridurre il divario tra maschi e femmine in questi ambiti, valorizzando il talento di ciascuno sia all’interno del percorso di studi che nelle scelte professionali”.
“Rimuovere gli stereotipi, a partire da quelli inconsapevoli, come quello – spiega il Sottosegretario Davide Faraone – della scarsa predisposizione delle donne verso la tecnologia, la scienza, l’ingegneria, la matematica, e far riflettere con consapevolezza docenti, studenti e studentesse insieme: è a questo che serve l’iniziativa del ‘Mese delle Stem’ che abbiamo fortemente voluto. Esempi come quello di Samantha Cristoforetti o di Fabiola Giannotti ci aiutano a proporre modelli e ruoli diversi alle nostre ragazze, ma è la scuola, col suo potente lavoro quotidiano, la realtà principale in cui questi cambi di verso possono germogliare e diventare veramente efficaci. Le nuove tecnologie porteranno con sé la nascita di milioni di posti di lavoro: vogliamo assecondare e coltivare attitudini e talenti in modo pari, rimuovendo ostacoli di carattere culturale che limitano le aspirazioni e le scelte professionali dei ragazzi e delle ragazze”.
A partire dall’8 marzo, e fino all’8 aprile, le scuole – nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa – potranno promuovere momenti di riflessione (anche al di fuori dell’orario di lezione), o aderire alle iniziative sul tema, con l’obiettivo di accrescere negli studenti e nelle studentesse la consapevolezza del pari contributo per lo sviluppo sociale e culturale del Paese.
A sostegno degli istituti, per “Il mese delle Stem”, è a disposizione una pagina dedicata all’interno del portalewww.noisiamopari.it. Nei giorni scorsi infatti circa 80 Enti, Fondazioni, Associazioni e Imprese, hanno voluto aderire all’iniziativa offrendo alle scuole idee e proposte on line con pagine di sensibilizzazione, percorsi di formazione e didattica specifica, giochi logico-matematici, promuovendo concorsi, video di testimonial e testimonianze, organizzando convegni e momenti di dibattito e confronto sui temi delle Stem.
Il progetto rientra nella strategia di attuazione della Buona Scuola (comma 16) e nell’azione 20 prevista nel Piano Nazionale Scuola Digitale. Agli animatori digitali di ciascuna scuola viene chiesto infatti di supportare attivamente questa iniziativa sensibilizzando i colleghi e coordinando tutte le attività on line.
In occasione della Giornata Internazionale delle Donne, che sarà celebrata al Quirinale, il Ministro Giannini premierà, insieme al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, le scuole vincitrici del concorso nazionale “1946 – 2016: Verso la piena cittadinanza attiva. 70 anni del voto delle donne”.