Il giardino degli abbracci al SAN CARLO

HiGarden – Heal in Garden

Ciao a tutti!
Siamo un gruppo di Amici, dei liberi professionisti e stiamo rincorrendo un sogno.
Da due anni stiamo portando avanti un progetto ambizioso:

Realizzare un Healing Garden in un Ospedale italiano.

A seguito del nostro corso di perfezionamento post lauream in “Healing Gardens – progettazione del verde nei luoghi di cura” presso la facoltà di Agraria di Milano e dalla collaborazione con il Day Hospital Psichiatrico del DSM dell’Ospedale San Carlo Borromeo di Milano, siamo riusciti a concretizzare l’idea di progettazione.

I lavori sono cominciati lo scorso ottobre 2014 e termineranno entro la primavera del 2015.

Come è stato possibile?

La dottoressa Clara Agosti, consapevole e convinta dell’importanza terapeutica del ruolo della “Natura” nella sua accezione più ampia, ha contattato la facoltà di Agraria proprio per poter sviluppare un progetto integrato da differenti figure professionali, volte al supporto terapeutico dei pazienti. Da quel momento in poi, c’è stata una strettissima e intensa collaborazione che ha praticamente generato il nostro progetto.

Costi ?

Vi chiederete come, in una politica di restrizioni come quella in cui viviamo sia stato possibile realizzare il progetto. E’ stato pensato di poter inserire all’interno del piano di manutenzione del verde, manutenzione di routine, i costi del giardino stesso in modo da ammortizzarlo negli anni e non gravare sull’Ospedale.

In più noi, proprio perché crediamo fortemente nel valore di RIVOLUZIONARE LA PERCEZIONE DELL’AMBIENTE OSPEDALIERO ITALIANO ci siamo resi totalmente volontari nel realizzare il progetto, redigerne le tavole e seguirne i lavori.

Perché un Healing Garden? Cos’è?

Si tratta di un giardino, progettato e pensato in modo tale che possa aiutare, sostenere, persone, medici, pazienti, malati, in maniera trasversale.

Si tratta di un supporto. Di un aiuto.

Sappiamo tutti che la Natura è il luogo dove chiunque riesce a rigenerarsi. Ciò accade spontaneamente, biologicamente, chimicamente e fisiologicamente, in maniera più o meno consapevole. La Natura è il luogo nel quale tutti noi cerchiamo rifugio: quando siamo esausti dal carico di stress che accumuliamo nel corso del nostro frenetico quotidiano, quando ci sentiamo esposti a pericoli e in particolar mondo quando desideriamo ricontattare la nostra Natura Interiore.

Di per sé, questa serie di significati, basterebbe, ma, in realtà, non è solo questo. C’è dell’altro!

Ora vi elencheremo, in maniera molto semplice, i punti che abbiamo ritenuto fondamentali durante la redazione del progetto:

  • Integrazione         tra le diverse figure professionali per abbracciare tutti gli ambiti della progettazione
  • Confronto e Ascolto Interazione con l’èquipe terapeutica e con i pazienti del Day Hospital Psichiatrico (e per qualsiasi servizio per cui si realizza il Giardino)
  • Fusione Una volta comprese le richieste, analizzato l’area e compresi i punti di forza siamo passati alla vera e propria stesura.

Elementi Costitutivi Del Progetto:

  • Due Aree principali: Healing Garden e Orto Sinergico

 Healing Garden

  • Percorso sensoriale          Un percorso sinuoso (un camminamento) con differenti gradi di pendenza e differenti punti visivi catalizzanti: gli Abbracci.

Gli Abbracci sono aiuole, a cumulo, costituite da differenti specie arbustive ed erbacee perenni, ognuna con una differente cromia, proprio per stimolare, in chi percorre il camminamento, diverse emozioni. I colori vanno dal rosso, al giallo-arancio, al lilla-azzurro, al rosa fino a concludersi con il bianco. Le specie che verranno impiegate sono state scelte anche per la loro forma, la loro grandezza, la loro consistenza e superficie fogliare, il loro profumo, la mutabilità e trasformazione durante le stagioni, il loro possibile impiego (in cucina, in profumeria, in artigianato, arte …) il loro valore simbolico.

Questo per estendere a più campi possibili il loro immenso valore, che trascende la loro esplicita bellezza, per poter stimolare tutti i sensi e sviluppare percorsi didattici, terapeutici, conoscitivi, divulgativi.

  • Percorso percettivo uditivo Verranno disposti in punti strategici del percorso elementi sonori, di diversa grandezza e differente vibrazione per stimolare e suscitare differenti emozioni.
  • Prato fiorito      Tutto il percorso è inserito in una grande area a prato, una parte di essa verrà realizzata con l’uso di sementi di erbacee perenni, che favoriscono l’arrivo di farfalle: quindi l’erba non verrà tagliata spesso, verrà invece lasciata libera di esprimersi, fiorire e sbocciare, semplicemente di “Essere”.
  • Gruppi Arborei Abbiamo dedicato una particolare attenzione anche all’aspetto arboreo: “Le Grandi Chiome”. Rivestono un ruolo di grande importanza, sia perché rappresentano l’essenza stessa della “Vita”. Anche da un punto di vista simbolico rappresentano il “Grande Equilibrio” dell’Essere: ben ancorati grazie alle profonde radici, ma mantenendo menti aperte che s’alzano verso l’infinito. Inoltre all’interno del percorso gli alberi sono stati posizionati in modo tale da offrire, sia piccoli momenti di sosta, che un vero e proprio “boschetto ombroso” da attraversare… lasciando che ognuno possa avere libertà d’immaginazione, per trarre il massimo benessere dal contatto con il luogo.

Orto Sinergico

  • Percorso sinuoso Anche qui un percorso sinuoso! Eh già: ma in natura esistono linee rette? Crediamo di no. Questo percorso si sviluppa intorno a delle aiuole circolari a cumulo, pacciamate, dove poter coltivare tutto ciò che si desidera. Restando fedeli ai dettami di una coltivazione organica, rigenerativa e senza l’uso di pesticidi, grazie alle consociazioni delle differenti specie impiegate (frutta, verdura, aromatiche, erbacee..) e dall’utilizzo di fertilizzanti naturali prodotti in loco. Questo tipo di orto rappresenta una grande occasione di scambio e confronto. Il momento dove “ci si prende cura di sé stessi e dell’altro” in un processo lungo un anno: cercando di vivere, ancora una volta i cicli naturali. Chi parteciperà al lavoro dell’orto, affronterà le sfide della natura e del costruire il senso di collaborazione reciproca, del saper e dover aspettare, del saper gioire, rischiare magari di perdere tutto. La Vita è una ruota che gira, un ciclo di eventi, come le stagioni, in grado di mostrarci tutte le possibili e incredibili meravigliose strade che possiamo percorrere. Verranno costituiti laboratori didattici, corsi di orticoltura, percorsi terapeutici, scambi di saperi, di semi di diversa provenienza.
  • Il pergolato Verrà realizzato in pali di legno di castagno scortecciato, sarà ricoperto da delle bellissime rose Kifsgate, pronte a inondare di meravigliosi fiori bianchi le primavere, colorando il grigio inverno, con mazzi di bacche rosse ! Sarà un piccolo luogo di incontro, di scambio, dove lavorare all’aperto, mangiare e preparare il materiale dei corsi. Oppure, semplicemente, un posto dove riposare e contemplare il proprio lavoro a fine giornata.
  • La Grande Quercia Alla fine del percorso, dopo aver piantumato, raccolto e accudito l’orto è sempre bello trovare un momento per stare insieme, per raccontare le proprie esperienze: cosa si è provato, cosa si è fatto. Ascoltare le storie di altri e raccontare la propria: piantare in questo punto una grande Quercia, per il valore simbolico intrinseco e per le sue dimensioni ci è sembrato perfetto per far sentirsi le persone accolte e protetti. Al sicuro.

Ma Healing  Garden e Orto sinergico solo per i pazienti del D.H. psichiatrico?

Chi può usarli? E Perché?

TUTTI !

Ciò che riteniamo fondamentale in questo nostro progetto, è il suo grande valore che va ben oltre l’essere un giardino o un orto.

In sintesi vi elenchiamo il valore che noi attribuiamo a questo intervento:

  • Prima di tutto: si tratta di un sistema desiderato e voluto per uno scopo ben preciso: offrire un luogo che permetta, alle persone all’interno dell’ospedale, di poter uscire dall’ambiente chiuso sanitario.

Questo intento vale per tutti. Pazienti di tutti i reparti, parenti dei pazienti in visita, tutti gli operatori che lavorano all’interno dell’ospedale – senza distinzione di ruolo o gerarchia – fruitori occasionali.

Questo prezioso obbiettivo ci sta particolarmente a cuore, perché ci è fin troppo chiaro che chi va in ospedale, purtroppo non lo fa per piacere e spesso le emozioni ad esso associate sono negative: paura, stress, angoscia, tristezza…

  • Oggi è solo un giardino, ma un domani sarà un punto di riferimento sociale, informativo e divulgativo.

Quanti di noi devono sottoporsi ad interventi? Quanti di noi sono costretti a confrontarsi con la malattia? E quante cose non sappiamo del luogo in cui ci dobbiamo recare? Quante domande ci poniamo sulle persone che si occuperanno di noi? Quanti dubbi abbiamo sull’esito della nostra degenza? Bene, desideriamo che il Giardino diventi un luogo di INFORMAZIONE NEUTRO, uno spazio che possa offrire un momento per riflettere, conoscere, familiarizzare con i cambiamento che stiamo vivendo, per vivere le emozioni con maggior armonia e serenità, stemperando un po’ la paura e aiutando i nostri sensi nel recepire e trasformare tutte le informazioni del momento.

Gli organi del nostro corpo, circondati da tanta bellezza e candore, permettono di far vivere ai nostri sensi, comunicazioni e messaggi di cura e benessere.

  • Un luogo di cura e terapia

Studi medici e test scientifici che sono già stati condotti in altri stati europei e negli Stati Uniti d’America, ci ricordano quanto un luogo naturale possa davvero ridurre lo stress, ridurre l’ansia, ridurre i tempi di degenza, ridurre il consumo di farmaci.

  • Un luogo di scambio e accoglienza

Quante persone si sentono emarginate e impossibilitate di fare ancora qualcosa? Quanti si sentono soli? E magari invece avrebbero ancora molto da offrire in termini di entusiasmo, conoscenze, capacità e volontà? Bene, il giardino potrebbe diventare uno spazio aperto di vera condivisione e aiuto per le persone che abitano il quartiere, ma vivendo l’ospedale all’insegna della piacevolezza e non legati al terrore.

  • Un luogo didattico

Scuole, associazioni di volontari, contadini, un luogo davvero per tutti, dove poter imparare, apprendere e aiutare.

IN CONCLUSIONE

Desideriamo che le persone, davvero, tutte le persone, in qualsiasi momento, non debbano sentirsi perdute o emarginate, ma sempre accolte e ascoltate, soprattutto se si tratta di individui che si devono recare in luoghi di cura, come gli ospedali.

Questo progetto è solo un piccolo spaccato di ciò che abbiamo fatto, ci sono molte cose da raccontare e chiunque fosse interessato, potrà chiederci tutto ciò che desidera per comprendere meglio il bellissimo percorso che noi per primi abbiamo vissuto e che ha completamente cambiato le nostre esistenze.

Perché vi raccontiamo del nostro progetto ?

Ecco il punto cruciale della faccenda. Nonostante tutti i nostri sforzi, mancherebbero ancora dei soldi per acquistare delle piante, non molti fortunatamente, per ultimare il giardino.

Abbiamo chiesto al VIVAIO FRATELLI INGEGNOLI DI MILANO di aiutarci in questo progetto e loro si sono offerti di collaborare, facendoci un enorme sconto sulle piante da acquistare. Il Signor Ingegnoli ha sin da subito collaborato con la realizzazione del primo piccolo orticello dell’Ospedale, donando 3 alberi da frutti, sementi e attrezzi per i lavori. Oltre che la propria fiducia e l’entusiasmo per continuare nel progetto.

Hanno condiviso la propria bicentenaria esperienza!

Vi chiediamo gentilmente di aiutarci a terminare questo ambizioso progetto! Abbiamo parlato e spiegato alla cerchia dei nostri famigliari e amici di non farci il regalo di Natale, dell’Epifania o del compleanno. Niente uovo di Pasqua. Noi vogliamo, lo desideriamo       profondamente, che il Giardino sia bellissimo e finito, per tutti.

Abbiamo presentato il progetto al 5° SUMMIT PER LA SALUTE, dove erano presenti professionisti e progettisti di tutti gli ospedali italiani, medici, ingegneri, avvocati che hanno collaborato per redigere i punti fondamentali che costituiranno gli ospedali del futuro: Il tema centrale è quello del benessere della persona.

Sono rimasti molto colpiti dal nostro lavoro e lo hanno inserito nel documento che verrà mandato in Regione Lombardia.

Quindi crediamo di avere discrete possibilità di successo e creare davvero qualcosa di migliorativo e all’avanguardia.

Cosa ne dite? Chi è disposto a darci un … fiore?

Abbiamo già progettato l’idea che qualche prodotto dell’orto venga distribuito gratuitamente e donato. Il Giardino sarà un vero e proprio spazio di cura gratuito, fruibile da chiunque lo desideri

In questo modo lo spazio sarà davvero di tutti.

RIFERIMENTI DEI LUOGHI:

  • Ospedale San Carlo Borromeo, via Pio II – Milano

Day Hospital Psichiatrico riferimento: Dott.ssa Clara Agosti

  • Vivaio Fratelli Ingegnoli – via Salomone n. 65 – 20138 – Milano Sig. Jair Bez

GRUPPO HIGARDEN:

GRAZIE PER L’ATTENZIONE!

LA LOCANDINA

 

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