Associazione “Pinocchio a casa sua”

Carissimi,
provo a spiegare che cosa fa la nostra associazione “Pinocchio a casa sua”. Il suo scopo e’ quello di promuovere la valorizzazione dei luoghi che sono legati alla famiglia Lorenzini: in particolare alla figura dei due fratelli Carlo Collodi e Paolo, direttore della Manifattura delle porcellane di Doccia che la rese grande e famosa nel mondo. Collegati a loro ci sono anche le figure dei genitori Angelina Orzali, maestrina e sarta, e Domenico, cuoco presso la famiglia nobile dei Ginori, proprietaria della Manifattura. Con loro da non dimenticare il nipote Paolo “Collodi Nipote”, che per primo “fumettizzo'” Pinocchio. Per far questo facciamo riferimento ad una serie di libri di vari studiosi in principal modo, oltre alla biografia collodiana dello stesso Collodi Nipote, al libro “Pinocchio in casa sua” dello studioso di Sesto Fiorentino Nicola Rilli, che all’indomani della morte dei fratelli Lorenzini penso bene di intervistare oltre una ventina di loro amici e con loro ne ricostrui’ persone, luoghi, fatti e personaggi che avevano ispirato il Collodi per scrivere il suo Pinocchio. Da questi studi abbiamo per adesso provati e messi in atto cinque itinerari che abbiamo sperimentato a piu’ riprese con gruppi trekking, scuole, gruppi privati, ecc. ecc.

Per adesso i cinque itinerari riguardano il centro di Firenze, alla scoperta dei luoghi dove Collodi e’ vissuto, e quattro sui luoghi che hanno ispirato la scrittura di Pinocchio: due nei quartieri fiorentini di Castello (dove sono ubicate due ville medicee-sabaude patrimonio Unesco e Peretola, e due nei quartieri della mia citta’, Sesto Fiorentino, nei quartieri di Osmannoro-padule e nei quartieri di Centro-Colonnata. Adesso stiamo puntando ad unire i cinque itinerari in un circuito da proporre a tutti gli appassionati che possono restare a Firenze per qualche giorno, con un indubbio occhio di riguardo alla nostra tradizione culinaria, visto il coinvolgimento con il padri di Collodi, il cuoco Domenico, e visto che le nostre ricerche ci hanno confermato il rapporto tra Collodi e l’Artusi. Tutti i piatti che Pinocchio vorrebbe mangiare nel racconto sono infatti tratti dalle ricette artusiane. Ulteriore passo avanti che stiamo per compiere sarebbe quello di incrementare i cinque percorsi estendendoli anche alle zone di Prato, lungo le famose cascine d Tavola, la fattoria ideale per Lorenzo il Magnifico, fino ad arrivare a Pistoia prima e poi nella svizzera pesciatina con visite previste a San Gennaro nella cui chiesa c’e’ una delle pochissime statue attribuite a Leonardo da Vinci per finire con Collodi, con la sua villa Garzoni e il Parco tematico.

In tutto questo siamo in grado di creare eventi presso ad esempio la Villa Gerini di Colonnata, di origini trecentesche e rinnovata nei secoli con un splendido parco all’inglese, che vorremmo attrezzare anche a museo tematico, e dove si identifica il Parco dei Miracoli.
Altri punti di riferimento la biblioteca comunale di Sesto Fiorentino ex sede della Manifatura di Doccia ancora oggi splendidamente affrescata, identificata con il Paese dei barbagianni dagli studiosi, o la tomba a Tholos della Montagnola, la seconda piu’ grande, posta di fronte alla maggiore “della Mula”, identificata con il covo del gatto e la volpe, o il Parco della Piana, dove nidificano i Cavalieri d’Italia, identificato con il mare di Pinocchio, senza dimenticare il Museo delle porcellane di Doccia o la villa di Travalle a Calenzano identificata con l’Osteria del Gambero rosso.

Una idea che ci sarebbe venuto da condividere con vuoi: non sareste mica in grado di creare una app per smartphone per scaricare i nostri cinque itinerari?

Saluti Filippo Canali

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