Education 2.0
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L’ossessionante ripetizione dei test sulla comprensione della lettura
http://www.educationduepuntozero.it/didattica-e-apprendimento/ossessionante-ripetizione-test-comprensione-lettura-404092826.shtml
Siamo forse entrati in un’epoca (da almeno cinquant’anni), contraddistinta da una crisi della lettura, da fenomeni per ora ancora poco chiari e poco comprensibili di trasformazione del senso della lettura, del valore dell’imparare a leggere e del modo di leggere? di Norberto Bottani
Norberto Bottani: lettura non è (solo) letteratura!
http://www.educationduepuntozero.it/Multimedia/2011/04/bottani2_video.shtml
Il mondo scolastico ha una visione della lettura esclusivamente letteraria. Si leggono i classici, i romanzi, la lettura serve per avvicinarsi alla grande letteratura, ai grandi scrittori e pensatori. Ma le teorie più recenti sostengono che si legge e si mantiene la competenza in lettura leggendo tutto: articoli di giornali, lettere, ricette mediche… qualsiasi materiale scritto. E che se si perde questa competenza si perde anche la possibilità di accedere a tutti i documenti scritti! Che cosa può fare la scuola in questo senso? Ci risponde Norberto Bottani, esperto in politica di sviluppo della ricerca scientifica sulla scuola e nell’analisi comparata delle politiche scolastiche, nella video intervista a cura di Carlo Nati. Guarda il video
Norberto Bottani: a che servono i test sulla lettura?
http://www.educationduepuntozero.it/Multimedia/2011/03/bottani1_video.shtml
Negli ultimi cinquant’anni si sono moltiplicate le relazioni internazionali sulle capacità di lettura, da quelle sui bambini intorno agli otto anni (che, dopo aver imparato a leggere, imparano a utilizzare la lettura per apprendere) a quelle sulla popolazione adulta per verificare se e come si presenta l’analfabetismo di ritorno, quello di chi, cioè, disimpara a leggere dopo aver gradualmente abbandonato l’abitudine alla lettura. Qual è quindi la funzione delle indagini internazionali sulla lettura? Ci risponde Norberto Bottani, esperto in politica di sviluppo della ricerca scientifica sulla scuola e nell’analisi comparata delle politiche scolastiche, in questa video intervista a cura di Carlo Nati.
Barra: Icosaedro-Dodecaedro
http://www.educationduepuntozero.it/Multimedia/2011/03/barraicosaedro_video.shtml
Esempio di Geometria Dinamica in Education 2.0 Tv.
Giorgio De Michelis: ambienti di apprendimento e tecnologia
http://www.educationduepuntozero.it/Multimedia/2011/02/demichelis_video.shtml
De Michelis, professore ordinario, insegna Informatica per l’Organizzazione e Interaction Design all’Università di Milano Bicocca. Nelle sue ricerche si occupa di Reti di Petri, Computer Supported Cooperative Work, Community Systems, Knowledge Management, Interaction Design. Nel 2008 ha creato uno spin off della sua Università, itsme, che ha l’obiettivo di creare un nuovo sistema operativo per workstation nella prospettiva del situated computing: www.itsme.it. Video intervista a cura di Carlo Nati
Competenze e Ambienti di apprendimento
http://www.educationduepuntozero.it/tecnologie-e-ambienti-di-apprendimento/competenze-ambienti-apprendimento-407905181.shtml
“L’idea che si propone all’attenzione dei docenti e del mondo della scuola, con l’obiettivo di riceverne stimoli, proposte di approfondimento e anche considerazioni critiche, è che debbano essere lo stesso ambiente d’apprendimento reso disponibile, la stessa struttura dei materiali offerti e delle attività didattiche promosse, a innescare un processo conoscitivo rilevante per il soggetto che apprende, la cui esperienza si deve basare su di un processo di ristrutturazione continua e flessibile della conoscenza preesistente in funzione dei bisogni posti, di volta in volta, dalle nuove situazioni formative”. Un saggio di Silvano Tagliagambe e una ricchissima presentazione in PDF sullo sviluppo di ambienti di apprendimento che raccordino coerentemente competenze e conoscenze. http://www.educationduepuntozero.it/Tecnologie-e-ambienti-di-apprendimento/2011/04/img/tagliagambe2_all.pdf
Un saggio sulla libertà di… non insegnare
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“Cosa sia la scuola la professoressa Mastrocola lo esprime in modo molto preciso già nelle primissime pagine: ‘La scuola è questo: l’insegnante spiega, l’allievo studia, l’insegnante interroga e l’allievo ripete’. Un’idea che ricorda l’immagine che fu incisa nel legno a Norimberga, nel diciassettesimo secolo, nella quale si vede un ragazzo con un buco in testa e nel buco è infilato un imbuto. In piedi, accanto a lui, c’è un insegnante che versa nell’imbuto la conoscenza della quale il ragazzo e la sua testa devono essere riempiti. Dal ‘600 ai tempi nostri è trascorsa, insieme al tempo, un bel po’ di pedagogia. Eppure la professoressa pensa ancora che la scuola sia quel luogo in cui qualcuno – l’insegnante, il depositario del sapere – lo travasa nella testa, evidentemente vuota, di qualcun altro, l’allievo”. Carlo Ridolfi ha letto per Education 2.0 il nuovo libro di Paola Mastrocola, “Togliamo il disturbo. Saggio sulla libertà di non studiare”, edito da Guanda.
C’è speranza, se questo accade…
http://www.educationduepuntozero.it/citta-educativa/c-speranza-se-questo-accade-407711132.shtml
“Quando si ragiona di cambiare la scuola, lo si fa sempre partendo da un’idea astratta e quando si insegna si tende a farlo dall’alto. Invece io credo che si impari meglio se un maestro parte dal basso, dal punto di vista del bambino, creando continuità con il suo apprendere prima della scuola. Perché funzioni serve una costante comunicazione con le famiglie, è meno difficile di come sembra (Mario Lodi)”. Di Carlo Ridolfi.
Paolo Ferri: l’identikit dei nativi digitali (prima e seconda parte)
http://www.educationduepuntozero.it/Multimedia/2011/03/ferri_video.shtml
http://www.educationduepuntozero.it/Multimedia/2011/03/ferri2_video.shtml
Esiste un vero e proprio sfasamento cognitivo per i ragazzi abituati ad apprendere fuori da scuola attraverso le tecnologie, in classe stando fermi, ascoltando, imparando a scrivere a mano (e non al computer, come avviene ormai normalmente in tutti gli altri contesti). Stili di insegnamento e stili di apprendimento non sono mai stati così distanti. Che cosa può fare la scuola per rimodulare la distonia tra cultura informale (soprattutto tecnologica) e cultura formale dell’educazione così com’è oggi ancora concepita? Paolo Ferri, autore del saggio “Nativi digitali”, ci parla della sua posizione nella video intervista a cura di Carlo Nati.
Born digital 2.0
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“Nonostante noi… i nativi digitali esistono e sono antropologicamente diversi”. Paolo Ferri, autore del libro “Nativi digitali” e, su Education 2.0, di articoli e video sullo stesso tema, risponde a chi sostiene che i digital natives non esistono, punto e basta.
Paolo Ferri: i nativi digitali esistono, eccome!
http://www.educationduepuntozero.it/Multimedia/2011/04/ferri3_video.shtml
Per alcuni i digital natives non esistono come “generazione”. Paolo Ferri, autore del libro “Nativi digitali” e, su Education 2.0, di articoli e video sullo stesso tema, risponde a questa posizione nella video intervista curata da Linda Giannini.
Intitoliamo una scuola alla Repubblica Romana
http://www.educationduepuntozero.it/citta-educativa/intitoliamo-scuola-repubblica-romana-407184671.shtml
In nessun comune d’Italia e neanche a Roma esiste una scuola intitolata all’evento centrale del nostro Risorgimento. Ma ora, con le celebrazioni dei 150 anni, è arrivato finalmente il momento giusto. La proposta di Giuseppe Fiori.
ClanDESTINI
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“Io sono figlio di un capo mafioso che è anche un assassino. Voglio chiedere scusa a tutti quelli che ha trattato male, a cominciare dal mio amico Didier che lo voleva ammazzare”. Il giallo a puntate di Calcerano e Fiori ambientato nella scuola in ospedale.
Costruisco un Sapientino…
http://www.educationduepuntozero.it/community/costruisco-sapientino-storia-pinocchio-407377774.shtml
sulla storia di Pinocchio Il racconto di un’esperienza sull’elettricità dalla protagonista del percorso, Melania Matacena, studentessa di terza media che ha costruito un Sapientino come applicazione di un impianto elettrico.
Ringraziamenti fotovoltaici
http://www.educationduepuntozero.it/community/ringraziamenti-fotovoltaici-407184715.shtml
Il racconto di un’esperienza sui pannelli fotovoltaici dei laboratori di elettrotecnica e di meccanica dell’IIS di Furci Siculo. Il gruppo di lavoro del progetto “Leggere, scrivere ed interpretare la scienza nel web” con la supervisione di Aldo Ficara.
La scuola e… le rane beote
http://www.educationduepuntozero.it/community/scuola-rane-beote-407994945.shtml
L’esperimento: una ranocchia viene messa in una pentola di plexiglas piena di acqua a temperatura normale dove nuota tranquilla; la pentola viene successivamente posta sotto il fuoco lento di un fornello. La ranocchia si abitua così, piano piano, al cambiamento di temperatura dell’acqua, mostrando disagio a temperatura alta ma non reazioni forti; alla fine la rana muore bollita. E nella scuola, com’è la temperatura? Di Stefano Sarzi Sartori.
Appunti di cultura della sicurezza
http://www.educationduepuntozero.it/organizzazione-della-scuola/appunti-cultura-sicurezza-3-407817928.shtml
Se si tiene conto della realtà della scuola, non si fa fatica a ritenere come siano molti gli ambiti, le situazioni e gli elementi che caratterizzano la sua specificità. Primo tuffo nel D.Lgs. 81/2008. Il nodo della particolarità della scuola. Di Tonino Proietti.
Approfondimento: scrivere e studiare nella scuola in ospedale al Niguarda di Milano
Gli amici della pioggia
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In una bella giornata di marzo, io e mio fratello Riccardo giocavamo a palla nel parco. Ma una filastrocca dice: “marzo, marzo pazzerello, lascia il sole e prende l’ombrello”… e all’improvviso il sole venne coperto da tantissime nuvolette grigie e iniziò a piovere… Di Eleonora Sorrentino, 8 anni.
La storia di Gocciolina
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C’era una volta Gocciolina che abitava nel cielo sopra le nuvole con le sue amiche. Un giorno mentre stava giocando si sentì strana, si trovò all’improvviso trasportata in una zona grande e grigia insieme alle sue compagne, lì venne a sapere da un’amica che erano capitate all’interno di una nuvola… Scritto dalle bambine del day hospital.
I due salici
http://www.educationduepuntozero.it/community/i-due-salici-406455488.shtml
In una piccolissima isola circondata da un mare color zaffiro, un maestoso salice viveva la sua vita su un alto promontorio della costa. Gli abitanti erano affascinati da questo grande albero e i più romantici passavano intere giornate seduti sopra le sue radici a fissare il mare con aria sognante… Di Claudia Banfi.
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Linda Giannini e Carlo Nati
Redazione Web-X