30 Ottobre 2021

Titolo: I Gironi Danteschi

Data/e: 30 ottobre 2021

Breve descrizione: mostra “I Gironi Danteschi”, esposizione promossa dall’Associazione Culturale “Associazione Arte altra”, ideata da Simona Sarti. Il giorno 30 ottobre 2021, alle ore 18.00, all’interno dello Spazio Eventi Museo Giannini, di Latina, in Via Oberdan 13/a, alla presenza del Dottor Luigi Ferdinando Giannini, della Storica dell’Arte Floriana Mauro e della Direttrice Artistica Simona Sarti, si inaugurerà la mostra “I Gironi Danteschi”, esposizione promossa dall’Associazione Culturale “Associazione Arte altra”, ideata da Simona Sarti.

LONCANDINA:

STAMPA:

Descrizione estesa: MOSTRA “I GIRONI DANTESCHI” ESPOSIZIONE PROMOSSA DALLA ASSOCIAZIONE CULTURALE “ASSOCIAZIONE ARTE ALTRA”

Il giorno 30 ottobre 2021 alle ore 18.00, all’interno dello Spazio Eventi Museo Giannini, di Latina, in Via Oberdan 13/a, alla presenza del Dottor Luigi Ferdinando Giannini, della Storica dell’Arte Floriana Mauro e della Direttrice Artistica Simona Sarti, si inaugurerà la mostra “I Gironi Danteschi”, esposizione promossa dalla Associazione Culturale “Associazione Arte altra”
Numerosi artisti hanno voluto interpretare il sommo poeta, in occasione dei 700 anni dalla data della sua morte.
E’ stato scelto volutamente lo Spazio del Museo Giannini, in quanto l’elemento di circolarità ricorre ed evoca un viaggio immaginario tra le opere, che si caricano di mistero e simbolismi, ma anche di un potere introspettivo e visionario, che legge nell’intimità di ogni autore. Vedremo attribuire ai contesti onirici danteschi declinazioni contemporanee allegoriche, letterali, immaginarie o didascaliche, in una narrazione in cui affioreranno le emozioni più segrete e recondite.
Artisti partecipanti: Silvia Agostini, Isabella Angelini, Norberto Cenci, Marco Delli Veneri, Giovanna Gandini, Carola Graziani, Claudio Giuli, Florian Heymann Guglielmi, Metello Iacobini, Felice Leonardi, Michel Patrin, Elisabetta Piu, Gabriella Sabbadini, Simona Sarti, Ginevra Tonini Masella

VIDEO:
– Gironi danteschi
– Littoria30062020_3seppia_32

Raccontare il silenzio, dipingere la poesia
Floriana Mauro
Spazio Eventi Museo Giannini, di Latina, in Via Oberdan 13/a

“I Gironi Danteschi”, esposizione promossa dalla Associazione Culturale “Associazione Arte altra”, ideata da Simona Sarti.
Nella perenne metamorfosi del nostro esistere, c’è un momento, un attimo evanescente nel quale ciò che leggi o ascolti, che pure da sempre conosci, diventa tuo. È un attimo fragile che illanguidisce e si sgretola. Dopo è tutto finito, lo sguardo vaga ancora intorno, cerca di fissare immagini e parole perché siano perenni, immortali, ma tutto scorre, niente resta. Eppure, talvolta, quella luce dorata, quella polvere impalpabile tradotta in segni lievi, quel riverbero delicato sulla pagina di un libro, si ferma davanti agli occhi e lascia un segno nell’animo. All’improvviso ti accorgi che qualcosa sembra indugiare, indizi di esistenza, segni di una vita nascosta, odorosa di antico e di memoria, granelli di polline, tracce di pigmenti altrimenti destinati all’estinzione. In quei momenti, il miracolo e l’enigma dell’esistenza ti appare intellegibile, chiaro per un attimo attraverso quelle parole che da sempre conosci ma che si mostrano nuove.
È forse così l’esperienza del mistico, dello scienziato, dell’artista che fermano il momento dell’intuizione, rappresentando la percezione vibrante dell’essere e dell’esistere.
Se, però, comprendere l’esercizio del mistico è fuori della portata comune, se capire il valore di una scoperta scientifica risulta talvolta inaccessibile ai più, comprendere la poesia attraverso la forza dell’opera d’arte porta con sé una qualità comunicativa straordinaria, capace di trasmettere senso e significato con un raggio d’azione molto vasto. L’opera d’arte figurativa possiede, infatti, una straordinaria qualità quando si ispira alla poesia: racconta il silenzio tra parola e parola.
Così la poesia di Dante da secoli, costruita in quelle terzine incatenate, incatena i lettori alla lettura, sviluppano incendi di emozioni, accendono ricordi e intuizioni. Chi non ricorda alcuni tra i versi più suggestivi mandati a memoria negli studi dell’adolescenza e rispolverati nella maturità? A chi non è capitato di inseguire con il pensiero personaggi indimenticabili divenuti nei secoli emblema delle contraddizioni umane? Nel silenzio del tempo i versi della Commedia poi detta divina hanno continuato a risuonare, narrando il mondo del grande poeta, raccontando i suoi saperi e i suoi dolori.
Ma è attraverso le opere realizzate dal collettivo che oggi qui espone che tale armonia ci raggiunge ancora una volta e attraverso un canale nuovo: pitture, sculture, fotografie che sollecitano la nostra percezione e la nostra attenzione, ispirate ai versi immortali di Dante. Il desiderio di riscoprire significati carsici nelle pieghe delle parole ha condotto gli artisti che partecipano a questa esposizione – Silvia Agostini, Isabella Angelini, Norberto Cenci, Marco Delli Veneri, Giovanna Gandini, Carola Graziani, Claudio Giuli, Florian Heymann Guglielmi, Metello Iacobini, Felice Leonardi, Michel Patrin, Elisabetta Piu, Gabriella Sabbadini, Simona Sarti, Ginevra Tonini Masella- ad ispirarsi al multiforme immaginario della Commedia dantesca, a lasciarsi trascinare nel vortice dei gironi dell’Inferno, a salire sul declivio del Purgatorio, ad accedere alla luce del Paradiso. Ognuno ha letto un verso, un episodio, un canto e ne ha colto suggestioni originali e coinvolgenti così da dimostrare, se davvero ce ne fosse ancora bisogno, che i classici non finiscono mai di essere attuali, che la poesia, come la sua radice etimologica dichiara, si lega inscindibilmente al fare, che l’artista, sintetizzando attraverso i colori e le forme lo spazio umano, riesce a far risuonare. Le arti fra loro sorelle costruiscono un percorso che consente allo spettatore di leggere i versi di Dante, a distanza di 700 anni dalla sua morte, come un diario collettivo di amori e dolori cui ognuno affida le sue emozioni e le proprie risonanze seguendo il sentiero tracciato dalle opere in mostra.

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