Titolo: Presentazione di Carastazione, Campagna Nazionale Italia Nostra: “La Stazione di Latina… armonia ed eleganza” Angiolino Mazzoni
Data/e: 26 ottobre 2023
Breve descrizione: Giovedì 26 ottobre 2023, presso lo Spazio Eventi Museo Giannini, Latina Via Oberdan 13/a, alle ore 17.00 si terrà Carastazione, Campagna Nazionale Italia Nostra: “La Stazione di Latina… armonia ed eleganza” Angiolino Mazzoni.
LOCANDINA
La Campagna Nazionale di Italia Nostra #carasatazione, è rivolta principalmente alle linee ferroviarie abbandonate da riattivare o trasformare in sentieri ciclopedonali, alle piccole stazioni da considerare come possibili opportunità di scambio e generazione di una rete di collegamenti col territorio circostante ricco di luoghi naturalistici, borghi storici e monumenti isolati. La Sezione di Latina di Italia Nostra ha aderito alla Campagna Nazionale portando alla conoscenza la Stazione di Latina, progettata dall’architetto, Angiolo Mazzoni, con la sua storia e le sue opportunità
PROGRAMMA
Introduzione
M.Teresa Accatino, Presidente Italia Nostra Latina
Proiezione … armonia ed eleganza arch. Marcello Trabucco
presentazione P.C.T.O. “Vediamoci IN stazione”
alunni del Liceo Artistico M.Buonarroti di Latina
3D – architettura prof. A.Rizzello
4A- multimediale prof. M.Lanzidei
4F – pittura prof S.Alessandroni
presentazione dei pannelli e depliant per la Stazione di Latina a cura di Italia Nostra Latina
Titolo: Mini mostra di Alessandra Soldera “Caro Duilio, ti copio!”
Data/e: 22-29 ottobre 2023
Breve descrizione: Il 22 ottobre 2023, alle ore 17.00, presso lo spazio eventi del MUG, MUseo Giannini di Latina, in via Oberdan 13, verrà inaugurata la Mini mostra di Alessandra Soldera “Caro Duilio, ti copio!” Insieme a tanti amici e conoscenti, parteciperà anche il consigliere comunale Nicola Catani. La mini mostra rimarrà aperta al pubblico sino al 29 ottobre 2023, dalle ore 17.00 alle 19.30. Ingrasso libero.
LOCANDINA
STAMPA
Da 15 anni Alessandra Soldera è seguita dall’artista Giuliana Bocconcello. Dal 2008 partecipa agli incontri di arte-terapia e ai corsi di arte in genere. La mostra “Caro Duilio…ti copio!” nasce da una visita di gruppo nel 2019 al Museo Civico Cambellotti di Latina. Alessandra, rimasta affascinata dalle innumerevoli opere dell’artista, soprattutto dai tessuti con le effigi del cavallo, il leone e le spighe di grano, ha messo in cantiere un suo sogno che, passo dopo passo, con il sostegno di Giuliana, è riuscita a realizzare. Il desiderio è divenuto realtà, così, dopo numerose esposizioni collettive insieme al gruppo Ass. Diaphora e al gruppo dei Differenti Artigiani Disinvolti di Solidarte, ecco ora la sua mini mostra personale dove riproduce in ceramica i lavori tessili dell’artista Duilio Cambellotti. All’inaugurazione di domenica 22 ottobre 2023, nello Spazio Eventi del MUG- Museo Giannini, insieme a tanti amici e conoscenti, parteciperà anche il consigliere comunale Nicola Catani.
Titolo: Presentazione del libro “Sì lo voglio, autobiografia di un’educazione” di Antoanetta Marinov
Data/e: 19 ottobre 2023
Breve descrizione: Il 19 ottobre 2023, alle ore 18.30, presso lo spazio eventi del MUG, MUseo Giannini di Latina, in via Oberdan 13, verrà presentato il libro “Sì lo voglio, autobiografia di un’educazione” di Antoanetta Marinov (transeuropa edizioni). Antoanetta Marinov è artista e performer europea con un percorso biografico ricco di spostamenti tra Latina, dove è nata, Roma, dove ha studiato, e Germania, dove ha iniziato la sua ricerca artistica https://antoanettamarinov.com/
Titolo: “HABITUS: PAROLE VISIVE IL LINGUAGGIO FIGURATIVO DELLA PSICHE” al MUG MUseo Giannini .
Data/e: 14 ottobre 2023
Breve descrizione: Il 14 ottobre 2023, alle ore 17.00, nello Spazio Eventi del MUG MUseo Giannini, Latina Via Oberdan 13/A verrà inaugurato “HABITUS: PAROLE VISIVE IL LINGUAGGIO FIGURATIVO DELLA PSICHE”, testi di Alessandra Degni (AGU’), immagini di Simona Sarti. Il percorso espositivo rimarrà aperto al pubblico sino al 24 ottobre 2023.
COMUNICATO STAMPA: PERCORSO ESPOSITIVO HABITUS : PAROLE VISIVE IL LINGUAGGIO FIGURATIVO DELLA PSICHE NELLO SPAZIO EVENTI DEL MUG MUSEO GIANNINI Il 14 ottobre 2023, alle ore 17.00, nello Spazio Eventi del MUG MUseo Giannini, Latina Via Oberdan 13/A verrà inaugurato “HABITUS: PAROLE VISIVE IL LINGUAGGIO FIGURATIVO DELLA PSICHE”, testi di Alessandra Degni (AGU’), immagini di Simona Sarti. Il percorso espositivo rimarrà aperto al pubblico sino al 24 ottobre 2023.Nel percorso espositivo HABITUS : PAROLE VISIVE IL LINGUAGGIO FIGURATIVO DELLA PSICHE le artiste, Alessandra Degni e Simona Sarti, hanno connesso testi e immagini per creare un equilibrio dinamico che superi il rapporto tra opera d’arte e narrazione e regalare allo sguardo dei codici immediati. L’obbiettivo è una comunicazione non solo visiva ma anche mentale di messaggi che esprimano sensazioni, pensieri e sentimenti. L’arte è bellezza e aiuta a sognare a dialogare con la fantasia e con ciò che percepiamo attraverso i sensi. Agù si esprime con le parole, Simona Sarti con le immagini e VOI? Una provocazione che entrambe, anche se con profili differenti, lanciano per ingaggiare e far riflettere lo spettatore attraverso la leggerezza del gioco-giogo. Un dibattito teorico ma anche operativo. Un incontro, una feconda interazione tra riflessione e ricerca. Una sperimentazione, un comune denominatore: l’emozione. Composizioni asciutte, formulazioni complesse, percorsi ideativi e realizzativi. Il concetto tramutato in opera d’arte e viceversa, per trasmettere la propria sensibilità e percezione. L’obiettivo dell’esposizione è quello di connettere testi e immagini per creare un dinamico equilibrio che superi il semplice rapporto tra opera d’arte e narrazione: per oltrepassare i limiti del verbale e del visuale e regalare allo sguardo dei codici immediati nella loro manifestazione empatica. Agù e Simona Sarti, hanno sposato questo progetto in un gioco-giogo, in piena libertà di pensiero e di parola, scoprendo mano a mano gli interessi comuni, le visioni e l’avvicinamento all’immagine e al testo. Il percorso espositivo verrà inaugurato il 14 ottobre 2023 nello Spazio Eventi del MUG MUseo Giannini, alle ore 17.00 e rimarrà aperto al pubblico sino al 24 ottobre 2023.
oroSdtnspe8uii80h5cirIt 1c08em50:g15a 0fl6mlttl96flfc9e7g5i0 · Si è inaugurata ieri HABITUS PAROLE VISIVE – IL LINGUAGGIO FIGURATIVO DELLA PSICHE. Un ringraziamento speciale a Luigi Ferdinando Giannini direttore del MUG, a Simona Sarti grande artista e compagna di viaggio, a tutti coloro che sono intervenuti.
Titolo: Mostra dedicata a Valentin Timofte e verrà presentato il libro “L’ITALIA E LA GUERRA FREDDA Esuli dall’Est, una storia di fughe e accoglienza nel Campo profughi di Latina”, di Emanuela Gasbarroni.
Data/e: 08 ottobre 2023
Breve descrizione: Il 08 ottobre 2023 , dalle ore 17.00, nello spazio Eventi del MUG MUseo Giannini, Latina Via Oberdan 13/A, ci sarà la mostra dedicata a Valentin Timofte e verrà presentato il libro “L’ITALIA E LA GUERRA FREDDA Esuli dall’Est, una storia di fughe e accoglienza nel Campo profughi di Latina”, di Emanuela Gasbarroni.
LOCANDINA
COMUNICATO STAMPA
Dalle 17.00 di domenica 8 ottobre 2023 ci sarà presentazione nello spazio eventi del MUG – MUseo Giannini a Latina, Via Oberdan 13/a, della mostra dedicata a Valentin Timofte e del libro “L’ITALIA E LA GUERRA FREDDA Esuli dall’Est, una storia di fughe e accoglienza nel Campo profughi di Latina”, di Emanuela Gasbarroni. Sabato 7 ottobre 2023, alle 19.00, proiezione del film “Fuga per la libertà” al Festival internazionale del cinema Colombia migrante“ a Roma e in altre 7 città italiane. Presente agli appuntamenti Linda Vodopija, scrittrice e giornalista svedese che sta scrivendo un libro sull’argomento.
Una mostra su Valentin Timofte e un libro, con un focus sugli artisti, sarà l’occasione per parlare del campo profughi di Latina, che ha ospitato dal 1957 – all’indomani dell’invasione dell’Ungheria – fino al 1989 – caduta del muro di Berlino – circa 100 mila rifugiati che scappavano dai paesi dall’est. Il doppio appuntamento è per l’8 ottobre nello Spazio Eventi del Mug MUseo Giannini di via Oberdan 13 a Latina dove, a partire dalle ore 17.00, ci sarà l’inaugurazione della mostra di quadri di Valentin Timofte e, a seguire, alle ore 18.00 la presentazione del libro “L’Italia e la guerra fredda – Esuli dall’est, una storia di fughe ed accoglienza nel campo profughi di Latina” di Emanuela Gasbarroni. Introduce l’artista Massimo Pompeo che ha avuto una lunga frequentazione con gli artisti ospiti del campo. I quadri esposti di Valentin Timofte, artista rumeno arrivato al campo profughi negli anni ‘70, sono prevalentemente della collezione privata di Luigi Ferdinando Giannini e di altri collezionisti privati di Latina. Luigi Ferdinando Giannini racconterà l’amicizia con l’artista, che decise di restare a Latina, dove fu attivo nella scena culturale locale fino al 2005 quando morì per cause naturali. Giannini lo aveva conosciuto alla Galleria Consorziale di Latina e aveva comprato suoi quadri. Da lì era nata un’amicizia. “Aveva tanta dignità, tanto orgoglio, tanta voglia anche di continuare a sognare per guardare in avanti – racconta Giannini – era un accademico in Romania, un uomo profondamente colto, molto preparato anche sulle tecniche pittoriche, sulla conoscenza degli artisti. Aveva una forte personalità e c’era qualcosa in più che rendeva anche piacevole stargli vicino. Molti professionisti, ma non solo di Latina, che sono entrati in contatto con lui, ma anche molti artisti avevano grande rispetto e ammirazione per Valentin Timofte. Valentin aveva condiviso lo studio con Pietro Piccoli e Antonio Farina, in corso Matteotti. È singolare che due artisti di Latina e un artista romeno si mettano insieme per condividere uno studio, non solo per le spese, ma anche per lavorare e per organizzare mostre.” La testimonianza di Giannini è raccolta insieme a molte altre nel volume “L’Italia e la guerra fredda – Esuli dall’est, una storia di fughe ed accoglienza nel campo profughi di Latina”, che verrà presentato con l’autrice Emanuela Gasbarroni insieme a Massimo Pompeo, docente, artista e incisore molto attivo nell’ambiente culturale di Latina, che racconterà la sua importante esperienza con gli artisti ospiti del campo. Le letture delle testimonianze saranno lette dall’attore Nino Bernardini. L’ obiettivo è quello di raccontare l’importantissima pagina di storia recente italiana che pochissimi conoscono, tentando di restituire la complessità umana, esistenziale, geopolitica ed etica che ha animato quello spazio per circa 40 anni. L’autrice ha lavorato a lungo alla copiosa documentazione dell’Archivio di Stato, per rintracciare le persone che hanno vissuto la fuga e l’esilio, che vi hanno lavorato, ritrovando anche suggestivo materiale fotografico e filmati dell’epoca. Il libro è edito da Tau edizioni e sostenuto da Fondazione Migrantes. Vi sarà anche una vera e propria sorpresa con la presenza di Linda Vodopija, scrittrice e giornalista svedese.
La donna, dopo aver visionato una foto di fine anni ’50, pubblicata sulla pagina fb dedicata al campo profughi di Latina, che ritrae una grande sala affollata di bambini e alcuni adulti, ha riconosciuto tra i bambini la mamma e tra le giovani donne la nonna, che erano al campo dopo essere andata via dalla ex Juogolavia. La Vodopija, che sta scrivendo un libro su questa vicenda familiare di fuga ed esilio, sarà a Latina dal 5 all’8 ottobre per visitare il campo e ricostruire una tappa fondamentale dell’allontanamento dei genitori. La donna sarà presente anche alla proiezione del film “Fuga per la libertà” sullo stesso argomento sempre per la regia di Emanuela Gasbarroni, sabato 7 ottobre alle 19 nell’ambito del “FESTIVAL DEL CINEMA COLOMBIA MIGRANTE“ a Roma e in altre 7 città italiane presso la sede AAMOD – FONDAZIONE ARCHIVIO AUDIOVISIVO DEL MOVIMENTO OPERAIO Via Ostiense 106. Il film ha avuto la nomination nella cinquina, come miglior documentario al Globo d’oro 2018, e’ stato invitato a molti festival e ha vinto numerosi premi. L’Alto Commissariato per i rifugiati delle Nazioni Unite, la Fondazione Migrantes, l’O.I.M. (organizzazione Internazionale delle Migrazioni) e la Robert F. Kennedy Human Rights Europe Foundation hanno concesso il patrocinio.
· Bellissimo l’articolo su Latina oggi di Franci del Grande ! Ha raccontato la motivazione, la ricerca, il lungo percorso per arrivare a realizzare un libro di un pezzo importante della nostra storia recente. “La guerra fredda in Italia” – esuli dall’est una storia di fughe e accoglienza nel campo profughi di Latina. Presentazione giovedì 29 giugno alle 18 circolo cittadino Latina
Latina città senza mura” lo ha già detto qualcuno, non è una mia idea
originale. La uso come simbolo di tutto quello che c’è e che c’è stato per poi
dissolversi in questa grande pianura e finire tra le onde del mare.
Va in scena la contro candidatura a Latina Capitale della Cultura.
Sarebbe stata un’idea, che tutto sommato, considerando l’attuale candidatura
una prova generale per capire come si fa, si potrebbe utilizzare per quella in
cui ci crederanno tutti davvero.
Domenica ho visto materializzarsi davanti a me un dossier vincente,
inoppugnabile, generoso, giusto e insospettabile fuori delle mura cittadine, che non ci sono e da
qui potrebbe iniziare la narrazione. “Latina città senza mura” lo ha già detto
qualcuno, non è una mia idea originale. La uso come simbolo di tutto quello che
c’è e che c’è stato per poi dissolversi in questa grande pianura e finire tra
le onde del mare.
La location di domenica 8 ottobre 2023: il Museo Mug che Luigi
Ferdinando Giannini ha allestito nello spazio dismesso della
Tipografia Ferrazza. Da tipografia a museo, più narrazione di così. Sempre
Giannini, che è un privato a cui piacciono le cose belle, presenta una mostra
di Valentin Timofte, il pittore rumeno, fuggito dalla tirannia di
Ceausescu per approdare a Latina, dove ha vissuto fino al 2005, quando un male
se lo è portato via. Di Valentin, di cui orgogliosamente ho un ritratto che mi
fece nel 1994, temevo che si fosse persa la memoria in questa città dove le
idee non rimangono aggrappate alle strade. Invece in questa domenica di ottobre
– caldo d’estate e la luce dorata d’autunno – i colori di Valentin tornano nei
suoi tratti decisi e sognanti, in una rappresentazione di Cristo sulla croce
dalla spiritualità che va oltre ogni credo. Valentin e l’arte che arrivava da
oriente, l’accademico fuggito, i mecenati di Latina che lo hanno ospitato, gli
hanno commissionato lavori, gli hanno permesso di vivere come voleva.
Dopo l’inaugurazione della mostra, il tavolo dei relatori. Conduce Emanuela
Gasbarroni. Emanuela nel 2017 ha realizzato un documentario – Fuga
dalla libertà – sul Campo profughi di Latina. Una storia che è
durata trentaquattro anni, il che in una città che di anni non ne ha neanche
cento, un significato dovrebbe avercelo. Quelle pareti oggi ospitano
l’Università e questo va bene, ma c’è una storia che riguarda circa 80mila
persone che transitarono tra quelle mura. E qui mi smentisco, le mura
a Latina ci sono state, quelle tra Viale XXIV maggio e Via Ezio erano il
nostro Muro di Berlino. Emanuela Gasbarroni ha anche realizzato un
libro con le sue ricerche L’Italia e la guerra fredda. Esuli
dall’Est, una storia di fughe e accoglienza nel Campo profughi di
Latina. Legge Nino Bernardini. Commenta Massimo
Pompeo. E si alza il sipario su altre storie ancora.
Ma io dico: il dossier è già scritto. Mettici la migrazione durante la
bonifica, anzi, prima ancora quella stagionale della transumanza. Mettici la
migrazione dovuta alla Cassa del Mezzogiorno e, già
che ci sei, ti trovi bella pronta la mostra curata da Roberta
Malossi sui pionieri della Centrale nucleare. Mettici la
storia del campo profughi e ti trovi un documentario e un libro già fatto,
oltre a chi ha sostenuto l’arte di un pittore venuto dall’est. E chissà
quante altre storie ci sono. Personalmente ricordo Ireneo,
pallavolista rumeno, che veniva ad allenarci. Poi andò in America.
Ma c’è un fatto singolare, che quando il mondo è cambiato, Latina è rimasta
terra di immigrazione. L’agricoltura va avanti grazie a migliaia di indiani,
migranti economici cotti dal sole, di cui si parla sempre e purtroppo in
occasione di episodi di cronaca o di sfruttamento, soffocando del tutto la
novità di questo nuovo volto di Latina. Che ospita anche rifugiati e
richiedenti asilo. Anche qui cronaca e sfruttamento, ma quanto altro c’è di
più. Prima che qualcuno se ne esca che vengono a toglierci il lavoro mi
permetto solo di ricordare a quanti italiani danno lavoro: mediatori, insegnanti
di lingua. E se, anche qui, le cooperative che gestiscono i migranti vanno a
finire sui giornali solo per questioni di cronaca, mi permetto di ricordare che
sono tante le realtà che lavorano bene, cercando di fare il loro meglio
affinché queste persone, venute in Italia o per disperazione o inseguendo un
sogno, possano scrivere pagine interessanti di presente e di futuro.
Mi taccio sull’apporto che a questo dossier potrebbero dare le colline che circondano Latina, nelle vesti di narratrici di un mondo che esiste solo qui.
Titolo: Presentazione del libro Fernando Bassoli: primo sindaco della città di Latina
Data/e: 05 ottobre 2023
Breve descrizione: Il 05 ottobre 2023 , dalle ore 18.15, nello spazio Eventi del MUG MUseo Giannini, Latina Via Oberdan 13/A, verrà presentato il libro “Fernando Bassoli: primo sindaco della città di Latina” di Licia Pastore, con Nazzareno Ranaldi, Leonardo Majocchi, Mario Faticoni. Dialogo con l’autrice. Interviene Carlo Bassoli.
LOCANDINA
“Fernando Bassoli: primo sindaco della città di Latina”, giovedì la presentazione al Mug
LATINA – Giovedì 5 ottobre 2023, alle 18.15, presso il Museo Mug Museo Giannini un via Oberdan 13 a Latina, verrà presentato il libro “Fernando Bassoli: primo sindaco della città di Latina” scritto dalla giornalista Licia Pastore ed edito dalla “Atlantide editore” diretta da Dario Petti .
All’incontro organizzato da ” Per Latina 2032″ parteciperanno Nazzareno Ranaldi che coordinerà gli interventi di Mario Faticoni e Leonardo Maiocchi. È previsto anche l intervento di Carlo Bassoli, figlio del protagonista del saggio. La ricerca rende omaggio e restituisce alla memoria collettiva una figura fondamentale nella storia cittadina, colui che traghettò il comune di Latina dalla caduta del fascismo alla nuova Italia democratica e repubblicana, dalla fine della guerra, con le sue devastazioni, alla ricostruzione materiale e morale del giovane capoluogo pontino. Una ricerca che interessa il quinquennio che va dal 1946 al 1951.
Nato a Carpi (Modena) nel 1907, tecnico della Cooperativa Braccianti di Carpi, Bassoli arriva in Agro pontino nel 1935 per collaborare ai lavori di bonifica. Stimato professionista, crollato il regime mussoliniano, diviene sindaco dapprima su nomina prefettizia e poi eletto dal consiglio comunale in seguito alle prime elezioni amministrative del marzo 1946, leader del Partito Repubblicano all’epoca fortissimo nella provincia di Latina.
Licia Pastore, già coautrice dei volumi sulla storia delle istituzioni sanitarie cittadine, dall’ospedale S. Maria Goretti al Padiglione Porfiri, ha basato la sua ricerca su fonti di archivio. Nel volume ci sono i saluti di Damiano Coletta, vede l’introduzione di Marilena Giovannelli, già direttrice dell’Archivio di Stato di Latina, le testimonianze orali dei familiari di Bassoli, come i figli Carlo e Graziella. Il libro porta l’autorevole prefazione dello storico Guido Crainz. Il saggio dalla scrittura agile contribuisce alla necessaria conoscenza di momenti di storia comunitaria di assoluta importanza e che dovrebbero far parte del bagaglio culturale di ogni cittadino.
Dario Petti Qualche scatto dalla presentazione del libro di Licia Pastore “Fernando Bassoli. Primo sindaco della città di Latina” Atlantide editore con l’autrice al tavolo degli oratori Nazzareno RanaldiLeonardo Majocchi Mario Faticoni, Carlo Bassoli. Tra gli intervenuti anche l’ex sindaco Damiano Coletta. Si ringrazia il Museo Giannini per l’ospitalità e l’associazione Per Latina 2032 per l’organizzazione. E’ tempo, opinione unanime, di dedicare una strada al primo sindaco di Latina, che guido’ la città verso la ricostruzione del dopoguerra
Breve descrizione: Mercoledì 4 ottobre 2023, alle ore 18,00, nello Spazio Eventi del MUG Museo Giannini, Latina, via Oberdan 13/a, si parlerà de’”le prime foiebe” – OTTOBRE 1943 – OTTOBRE 2023: Tra le vittime del settembre ottobre 1943 vi fu la giovane Norma Cossetto, simbolo del martirio degli Italiani di Fiume, d’Istria e Dalmazia.