Titolo: La seconda vita di Latina al MUG MUseo Giannini .
Data/e: 23 settembre 2023
Breve descrizione: Il 23 settembre 2023, dalle ore 17.00 alle ore 19.00, nello spazio Eventi del MUG MUseo Giannini, Latina Via Oberdan 13/A, si terrà un incontro su “La seconda vita di Latina” Il decommissioning nucleare tra passato e futuro. Sarà occasione di confronto e di dibattito con la cittadinanza su un tema discusso che riguarda non solo il futuro, ma il destino delle relazioni socio-ambientali su scala globale, esaminando in particolare il caso di Latina

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LA SECONDA VITA DI LATINA: Il decommissioning nucleare tra passato e futuro. Dopo un lungo letargo, nel 2020 la Sogin ha ricevuto l’autorizzazione per il decommissioning della centrale nucleare di Borgo Sabotino. Di Cosa si tratta e quali sono le implicazioni per il futuro del sito? SPAZIO EVENTI MUG – SABATO 23 SETTEMBRE 2023 – DALLE ORE 17.00 ALLE ORE 19.00Dopo aver cessato di produrre energia, le centrali nucleari vengono sottoposte a processi di smantellamento (decommissioning) che includono la gestione di materiali pericolosi. Questi processi dipendono da vari aspetti quali la tecnologia dei reattori, la storia operativa della centrale, e il contesto ecologico in cui è inserita. Pertanto, questi processi richiedono progetti a lungo termine e specifici per ciascun sito, la cui complessità supera di gran lunga il problema comunemente dibattuto dello smaltimento dei rifiuti. Trattato come una questione marginale fino alla metà degli anni ’70, lo smantellamento nucleare è diventato cruciale quando le centrali di prima generazione hanno definitivamente chiuso. Da allora, il decommissioning si è espanso e sta crescendo a livello globale, con paesi come l’Italia (1991) e la Germania (2011) che hanno deciso di eliminare gradualmente la produzione di energia nucleare. Nonostante la portata del fenomeno e le sue implicazioni socio-ecologiche, le comunità interessate sono state poco coinvolte e informate, fino a sottovalutare l’importanza di questi processi, che ad oggi risultano opachi e decifrabili solo da tecnici ed esperti. Nel 2020, gli amministratori locali di Latina celebravano l’inizio dello smantellamento della centrale nucleare di Borgo Sabotino, come ‘giornata storica per Latina’, silenziando di fatto un processo molto delicato e complesso, che al di là di facili entusiasmi solleva questioni centrali sul futuro della città e del territorio che la circonda. Cosa significa ‘smantellare’ una centrale nucleare? Quali sono le implicazioni ecologiche dei processi coinvolti? Questi processi sono ‘sostenibili’? A che costo? Dopo due anni dall’inizio del decommissioning, la Casa dell’Architettura, l’istituto culturale e scientifico più duraturo della città, colma l’assordante silenzio politico intorno a questi temi, organizzando un incontro pubblico in cui Davide Orsini, ricercatore del Rachel Carson Center for Environment and Society (Università Ludwig Maximilian di Monaco), presenterà alla comunità la sua ricerca sul decommissioning nucleare in Europa, a partire dal caso di Latina. Lungi dall’essere un evento isolato, questo incontro si inserisce all’interno di un percorso interdisciplinare e internazionale di ricerca che la Casa dell’Architettura ha intrapreso in questi anni con lo scopo di sviluppare una prospettica critica sulla città, e innescare processi di partecipazione e dibattito su temi che riguardano il futuro di Latina e che sono dunque di primario interesse collettivo.
