Storie robotica [primaria 4^D]

IL PAESE DEI ROBOT

Una volta c’era un paese robotico, abitato da migliaia e migliaia di robot. Come ogni paese, anche questo aveva le sue regole e il proprio re, ma sia il paese che il re erano molto bizzarri. Il re aveva idee strampalate, per esempio un giorno pensava di distruggere il paese e rifarlo, un altro giorno emanava leggi che obbligavano a restare sempre chiusi in casa. AI Robot del paese non piacevano nè queste leggi nè il re; allora, un giorno decisero di fare tutto il contrario di cio’ che dicevano le leggi e di cio’ che pensava il re. Quindi per prima cosa decisero di decorare il paese, invece di distruggero e ricostruirlo; poi non restarono chiusi nelle case ma, al contrario fecero una festa che duro’tutta la notte e i giorni successivi. A questo punto, il re vista la disobbedienza dei suoi sudditi robot si arrabbio’ moltissimo e ordino’ alle sue guardie di catturare tutti i robot e di rinchiuderli nelle carceri per un anno intero. Un ragazzo robot che aveva fatto arrabbiare la propria mamma robot e che si trovava lontano dalla propria abitazione, tornando a casa non trovo’ piu’ nessuno e percio’ando’ a chiedere alle guardie dove fossero finiti tutti gli abitanti robot. Le guardie invece di rispondegli lo catturarono.Ormai tutto sembrava senza rimedio per i robot, ma, un antico vulcano che si trovava vicino al paese incominciò ad eruttare e ad emettere lava incandescente, che comincio’ a dirigersi verso il paese.Le guardie dissero al re che non potevano lasciare nelle carceri i robot poiche’ la lava avrebbe potuto uccidere tutti i prigionieri. Quindi il re fu costretto a liberare tutti i robot.I robot a questo punto si organizzarono e costruirono rapidamente una barriera per evitare che la lava raggiungesse il paese. La cosa funziono’ e finalmente tra il re e i suoi sudditi robot torno’ l’armonia. Il re promise di governare il paese rispettando la popolazione e apprezzando la loro ingegnosita’.

ARON NANIA
Classe 4^D
scuola primaria Don Milani- Latina
ins. Casella Filomena

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *