Disegni robotici

Ciao, oggi la maestra Ivana con bambine/i della sua classe, la 4^ B, sono venuti a trovarci. Abbiamo cosi’ letto la lettera che ci ha inviato il Maestro Mario Lodi e che potete trovare qui.

Poi alcune bambine sono tornate a trovarci e ci hanno fatto vedere dei loro bellissimi robots-disegni. Eccoli:

Ad una prossima occasione,

Linda + bambine/i della sezione B, infanzia di Via Cilea

storie robotica [primaria 4^D]

LA STORIA DEL ROBOT BATTICUORE

Nell’anno 3000 nella città di Futurama c’era un robot di nome Batticuore che sembrava un umano. Se lui vedeva che qualcuno era in difficoltà, correva  ad aiutarlo. Tutte le mattine si trasformava in scuolabus e accompagnava tutti i bambini a scuola e poi li andava  a prendere e intanto che aspettava, accompagnava le persone anziane o chi aveva bisogno di fare la spesa o del dottore. Un giorno Batticuore, mentre si trasformava, rimase bloccato e perciò lo portarono a riparare. Lì rimase per qualche giorno. In quei giorni nella città di Futurama  si respirava un’aria di tristezza e non usciva più nessuno. Quando  Batticuore fu riparato tutta la città  uscì a festeggiare. 

Martina Di Stefano      
classe IV D
Scuola Don Milani
via Cilea
04100 Latina

ins: Casella Filomena

storie robotica [primaria 4^D]

SOGNO O REALTA’?

Ciao, io sono Francesca e adesso vi racconto una storia!

C’era un bambino di nome DINO che amava molto giocare con i robot, a tal punto che anche lui sognava di diventare come loro per essere forte e non avere mai paura di niente.Un bel giorno, mentre giocava si nascose nell’armadio ma all’improvviso scivolò dietro l’armadio e fece un bel scivolone molto lungo e si ritrovò in un grande prato e dove si girava girava non vedeva altro che erba. DINO a quel punto cominciò a correre e a piangere fino a che inciampò e cadde per terra, aprì gli occhi e vide un minuscolo omino che gli disse: “Hei! Ragazzino, attento a dove metti i piedi, mi hai fatto molto male e adesso per dispetto ti faccio una magia”. Così dicendo, alzò le mani minuscole e aggiunse: “Caro ragazzino, da oggi in poi diventerai un robot!” DINO dalla paura cominciò a correre, ma la magia lo raggiunse e diventò un robot lì per lì diciamo che fù molto felice perchè a quel punto il suo sogno si era realizzato, poteva fare tutto quello che voleva,iniziò a volare in alto,con un solo passo poteva arrivare da un paese ad un altro,insomma finalmente era il più forte del mondo e non aveva più paura di niente. All’improvviso si rese conto che se fosse rimasto così i suoi amici non avrebbero più giocato con lui, perchè se avesse giocato anche solo a pallone con un piccolo calcio lo avrebbe rotto, non avrebbe potuto neanche fare la lotta perchè ai suoi amici gli avrebbe fatto solo del male, visto che era tutto di ferro, ma soprattutto non avrebbe più potuto abbracciare la sua mamma anche perchè non lo avrebbe più riconosciuto come il suo meraviglioso bambino DINO. La forte paura di tutti, questi brutti pensieri che lo assalivano, a un certo punto  il suo piccolo cuoricino cominciò a battere e a battere sempre più forte……. aprì gli occhi e disse meravigliato:” Ma sono nel mio letto, nella mia cameretta, nella mia casa!! Meno male, era solo un brutto sogno, sono felice di essere un bambino!!!”.

FRANCESCA  MANAUZZI
classe IV D
Scuola Don Milani
via Cilea
04100 Latina

ins: Casella Filomena