Comunico che il progetto “Didattica Nuova” ha avuto termine nell’anno scolastico 2016/2017
Linda Isabella Lidia, ambassador e referente del progetto
Comunico che il progetto “Didattica Nuova” ha avuto termine nell’anno scolastico 2016/2017
Linda Isabella Lidia, ambassador e referente del progetto
PADLET 01 Condivisione delle pratiche
SMART- EAS Gruppo ROMA
Condivisione delle pratiche di lavoro messe in atto
nella costruzione del curricolo digitale del vostro istituto.
1. Nome della scuola => IC don Milani Latina
2. Nome del referente => Linda Isabella Lidia Giannini
3. Numero dei componenti del gruppo di lavoro => (dati adesione al progetto CdD settembre 2016):
v. prospetto http://www.descrittiva.it/calip/1617/01mailSMART.png
NB alle attivita’ “formali” per il CREMIT (es. primi 4 passi) previste da gennaio a giugno 2017 non hanno partecipato tutti ma un numero ristretto di colleghe in rappresentanza di ciascun ordine scolastico
4.Ordini di scuola coinvolti => Infanzia – Primaria – Sec. primo grado
5. Strumenti di lavoro utilizzati => mail; mailing list; tel.cell.; blog; google drive;
6. Step di progettazione => sono stati -indicativamente-
poi le colleghe si sono incontrate, confrontate e quanto emerso e’ stato condiviso on line e con il gruppo SmartEAS
7. Un consiglio da condividere per il gruppo => Credere nella condivisione, collaborazione e cooperazione. La competizione’ porta a nulla di buono (ne’ agli altri, ne’ a noi)
PADLET 02 Il percorso nella costruzione del curricolo digitale
SMART- EAS Gruppo ROMA
Cosa è successo durante l’evoluzione del percorso.
1. Nome della scuola => IC don Milani Latina
2. Nome del referente => Linda Isabella Lidia Giannini
3. Punti di forza => Per il nostro istituto il punto di forza e’ dato dal fatto che la verticalizzazione dei progetti si condivide ed attua dal 2001 concretizzandosi, a titolo esemplificativo, mediante progetti ed attivita’ trasversali, nel pieno rispetto degli stili di insegnamento dei docenti e dei ritmi di apprendimento di bambine/i – ragazze/i dei tre diversi ordini scolastici (infanzia, primaria, sec. primo grado)
4. Criticita’ => Carico di lavoro aggiuntivo per i docenti + mancanza di orario di compresenza nella scuola primaria (cio’ rende un poco piu’ difficile la gestione del lavoro per gruppi)
5. Opportunità => Le tecnologie vengono utilizzate dai docenti come medium del progetto. Dunque i docenti, un po’ come bambine/i – ragazze/i dei tre ordini scolastici (infanzia, primaria, sec. primo grado), “imparano facendo” e scoprono nuovi strade per percorrere i medesimi percorsi
6. Rischi => Se progetti ed attivita’ non vengono calati nel consueto programma scolastico e nell’orario scolastico, si corre il rischio di disperdere energie e di creare uno scollamento tra “possibile” ed “attuabile”. Per questo viene ribadito piu’ volte che “digitale” dovrebbe essere “insito” e “di supporto” al curricolo digitale stesso.
PADLET 03 Le mie aspettative
Smarteas gruppo ROMA
Le mie aspettative
1. Nome della scuola => IC don Milani Latina
2. Nome del referente => Linda Isabella Lidia Giannini
3. Le mie aspettative per questo percorso => la co-costruzione di percorsi e/o progetti condivisi mediante un equilibrio dinamico tra i docenti che aderiscono alla costruzione del curricolo digitale il tutto senza finire nell’omologazione e la duplicazione delle attivita’
4. I buoni propositi della scuola => Il gruppo di docenti che aderisce alla costruzione del curricolo digitale dovra’ quindi:
il tutto nel pieno rispetto di
– identità
– unicità
– originalita’
– creativita’
di ciascun docente e alunna/o
Importante sara’ quindi tener conto di:
• affinità
• comunicazione
• regole
• somiglianze/differenze
mantenendo le differenze individuali tra i componendi e dando valore al gruppo come sistema sempre nuovo
Il gruppo è aperto quando:
• è alimentato da uno scambio continuo con l’esterno
• permette di reperire informazioni e risorse
SEZ. D
EAS realizzato
Il padlet delle foto ricordo https://padlet.com/LindaGiannini/EasBeeBot
SEZ. E
Materiale del lavoro realizzato dalla sezione H
Daniela e Vittoria
[easSezE]
Il padlet delle foto ricordo https://padlet.com/LindaGiannini/Gatto_e_Fata
SEZ. H
Materiale del lavoro realizzato dalla sezione H
Sonia, Giovanna, Gigliola, Alessandra e Claudia
Carissime/i,
mi sembra un’app molto utile.
Buona giornata, Linda
http://www.educatorstechnology.com/2016/07/google-released-new-educational-tool-to.html
Luglio 2016
Google Cast for Education is a new Chrome app from Google to help teachers and students wirelessly share their computer screens from one Chrome browser to another. The app is still in beta version and is available only for Google Apps for Education users. The way Google Cast works is very simple: teachers install the app on their devices then install the Cast feature in Chrome for students. The Cast feature will be available by default to all Chrome users in the upcoming release expected by the start of the new school year. Once Chrome Cast is set up on the computer that is connected to the classroom projector, ‘Teachers receive casts through the Cast for Education app, and students share their screens using the upcoming version of the Cast feature in Chrome.’
Students can share their casts to the whole classroom through teachers computers. Teachers can control students casts and require them to send requests before they start casting. Here is how teachers can set upCast for Education app:
To start accepting casts from your students, open the Cast for Education app on your computer. While the app is open, you or anyone you have shared the app with will be able to cast to it. Casts appear within your Cast for Education app on the teacher device connected to the projector. ‘
Watch the video below to learn more about Cast for Education
Carissime/i,
condivido, nel caso possa interessare
Buona lettura, Linda
Questa mattina ho proposto a bambine/i dai 3 ai 6 anni (con visione mediata da tablet o da computer) il video introduttivo di 5 minuti Il linguaggio delle cose, prima nel grande gruppo e poi a piccoli gruppi.
Al termine ho chiesto loro che cosa ricordavano di quanto avevano visto:
Dopo poco e’ venuto a trovarci Don Fabrizio (che sta frequentando anche lui il corso Coding in your Classroom, Now!) insieme al Signor Ivo, che si occuperà di curare l’orto della scuola.
E’ nata dunque l’idea di ragionare insieme sul linguaggio delle persone e delle cose. Alcuni bambini hanno fatto notare come in casa si parli non solo l’italiano, ma anche –a seconda delle proprie origini- l’albanese, il francese, il rumeno… Martina ha aggiunto che c’è una lingua che tutti possono capire, quella dei gesti. Prendendo spunto da questo abbiamo giocato a mimare alcune semplici azioni.
Tornando all’orto, abbiamo pensato tutti insieme a chi potrebbe aiutare il signor Ivo nel suo lavoro. La maggior parte ha detto che avrebbe bisogno, oltre che degli attrezzi, anche di un robot in grado di usare la pala. A questo punto abbiamo provato a contare le azioni che il robot in questione dovrebbe compiere. Queste sono state prima mimate e poi disegnate sulla lavagna di ardesia e sui fogli di carta.
Non sono state proposte gare ne’ sfide in quanto preferisco che bambine/i collaborino tra loro invece di stimolare in loro la competizione.
Piu’ o meno bambine/i si è trovati d’accordo su queste azioni:
IL ROBOT:
e poi ripete tutto dal punto 2 al punto 5, sino ad intervenire su tutto il terreno che è stato assegnato all’orto
Diego M. ha ricordato che suo padre, insieme ad altri genitori, ha regalato all’orto un timer programmato per dare l’acqua alle piantine e pian piano ognuno condiviso riflessioni su cosa voglia dire programmare e progettare. Abbiamo poi rilevato le differenze tra microscopio (che usiamo per osservare le cosine piccole), cannocchiale e binocolo (per vedere le cose lontane con un occhio o con due occhi)…
Ecco alcuni disegni
LA FARFALLA ROBOT TUTTA COLORATA CON UNA BIMBA CHE AIUTA IL SIGNOR IVO
IL ROBOT CHE SEMINA L’ORTO
LE AZIONI CHE COMPIE IL ROBOT QUANDO PREPARA IL TERRENO
E QUESTO E’ IL MIO ROBOT PER IL SIGNOR IVO
DON FABRIZIO HA DETTO CHE SI PREPARA IL TERRENO COSI’ COME SI PREPARA IL LETTO
E IL SIGNOR IVO HA DETTO CHE IL TERRENO DEVE RIPOSARE UN MESE
Trenta giorni ha novembre, con april giugno e settembre,
di ventotto ce ne è uno, tutti gli altri ne han trentuno
Poi, sfogliando il calendario abbiamo notato
che quest’anno il mese di febbraio ha 29 giorni
LE AZIONI DEL ROBOT
NOI SIAMO NELLA CLASSE ARCOBALENO E DELL’AMORE
E QUESTA E’ SAMANTHA CHE PORTA A SCUOLA
I SEMINI PER L’ORTO
IL ROBOT CHE ILLUMINA L’ORTO
IO, IL ROBOT ED IL SIGNOR IVO
IL ROBOT GIARDINIERE
IL ROBOT CHE AIUTA IL SIGNOR IVO
E’ FELICE ED HA UN SORRISO
SUL SUO VISO
HO DISEGNATO DUE ROBOT CHE AIUTANO
IL SIGNOR IVO. UNO HA IL RASTRELLO
IL MIO ROBOT HA ANCHE L’OROLOGIO
IL MIO ROBOT SI CHIAMA ROBOT
IL BRACCIO DEL ROBOT E’ LUNGO
COSI’ RAGGIUNGE LE COSE LONTANE
HO DISEGNATO DASH, DOT ED UN ALTRO ROBOT
E SONO TUTTI NEL NOSTRO ORTO
IL MIO ROBOT SEMINA E HA UN TUBO
CHE PORTA L’ACQUA ALL’ORTO
IL MIO E’ UN ROBOT BAMBINA
CHE PORTA AMORE
Ovviamente l’’esperienza proseguirà anche nei prossimi giorni.
classe 1C scuola sec. primo grado rif. Prof.ssa V.Mangia
Gli oggetti smart che conosco!
Console, TV, forno microonde, smarphone, pc, casse bluetooth, stampante, LIM (lavagna interattiva multimediale), fotocamere, fornelli elettrici, tablet, I watch, stereo, condizionatore, stufa elettrica, orologio Casio, pannelli solari, lavatrice
Il mio progetto: il trasformatore di petrolio
1 petrolio
2 trasformatore e depuratore
3 acqua perfettamente depurata
Oggetti che possono diventare smart
Fornelli: si spengono autonomamente quando il cibo è pronto
Mappamondo: si illumina di rosso la nazione che dici e indica il numero di abitanti
Sedie: con un sensore si spostano quando devi sederti
Impianti di irrigazione: con un sensore li irrigatori si accendono automaticamente quando è necessario
Il mio progetto: la scarpa FLASH
E’ una scarpa che quando corri ti fa andare velocissimo
Il mio progetto: il bracciale smart
di Federici
E’ un bracciale largo che copre un po’ del braccio. Il bracciale può essere usato con GPS, può trasmettere canali TV (anche in diretta) con un ologramma, con ottima grafica. Va ad energia solare, ha il collegamento ad internet, ha l’attacco per le cuffie, si può messaggiare ed ha uno schermo di vetro indistruttibile. Si possono vedere video sempre con ologrammi, ma anche sullo schermo ad altra definizione. Può fare da telecomando per dispositivi esterni come TIV, garage per auto, forni a microonde e gli altri dispositivi smart. Per accenderlo ci vuole un codice di blocco facoltativo.
Il mio progetto: il quaderno elettrico
di Federici
E’ un quaderno normale, ha una telecamera e un microfono. Se si apre il quaderno in ogni pagina ci sono bottoni. Il primo bottone serve per registrare, ad esempio degli appunti, quello che si detta, si può riascoltare o leggere perché quando si dettano gli appunti si scrivono anche automaticamente. Il secondo bottone serve per riascoltare il testo che è stato scritto. Il terzo serve per filmare ad esempio la professoressa che spiega. Con il quarto bottone si rivede il video con un ologramma, con audio. Per aprirlo ci vuole una password
Il mio progetto: il telefono che stampa le foto
di Bocconcello, Frappola, Pellerani
Consiste nell’avere un telefono da cui si possono stampare le foto
Oggetti che già sono smart
cellulare, tablet, ipod, lavatrice, televisione, computer, ebook, console, i-watch, orologio, stereo, forno a microonde
Progetto smart
di Palmese
Zaino: si potrebbe infilare sulle spalle da solo o se ha le ruote, potrebbe camminare da solo
Progetto smart
di Elena Di Maria
Per il progetto Smart ho modificato delle scarpe rendendole comode ed efficaci, inserendo al lato esterno del plantare un filo elettrico ricaricabile con la luce solare che trasmette energia. Dotato di un orologio con quattro pulsanti che mettendolo al polso si può regolare la velocità che si desidera. Ogni pulsante ha un colore diverso.
VELOCITA’
rosso => super veloce
arancione => veloce
giallo => medio
verde => piano
Il mio progetto: la macchina ad aria
di Sara Piedimonte
Rispettiamo l’ambiente
STOP all’inquinamento
La macchina è disponibile in 5 colori
• Grigio
• Nero
• Rosso
• Bianco
• Celeste
Oggetti che possono diventare smart
di Alessandro Riccio
Gli occhiali digitali: ti permettono di chiamare in qualunque posto tu sia e ti permettono anche di vedere i video. Hanno un pulsantino per guardare i video e un pulsantino per chiamare
Lo zaino massaggiatore musicale: lo zaino massaggiatore è musicale. Ti permette di sentirti massaggiato la schiena grazia a dei vibratori messi dentro il tessuto dello zaino e ti permette anche di ascoltare la musica regolando il volume con un pulsantino. Ha un taschino per collegare la cuffie. Un pulsantino per regolare la musica. Un pulsantino per accendere il massaggiatore
Oggetti smart di Gianmarco Iannaci
PC, smartphone, TV, stampanti, fotocopiatrici, console, telecamere, LIM, aspirapolvere, microonde, forno, fotofelecamera, frullatore, fornello ad elettricità, tablet, ipod, iwatch, PSP, Nintendo, play4, play3, wi, kindle, computer fisso, stereo, casse bluetooth, modem WiFi
Il mio progetto: il nuovo zaino smart
Lo zaino dell’anno!!!
Il nuovo innovabile zaino bluetooth, dotato di varie funzioni
– Faro per le cuffiette
– Sensore wi-fi
– Sensore per i messaggi
– Dispositivo bluetooth
– Casse bluetooth
– Calcolatrice elettrica
Altri zaini bluetooth
– Con foro per le cuffie
– Sensori per messaggi
– Sensore del wi-fi
– Dispositivo bluetooth
– Casse bluetooth
– Calcolatrice elettrica
IL CARTELLONE DELLA CLASSE
classe 1D scuola sec. primo grado rif. Prof.ssa A.Malatesta
Link del video https://youtu.be/AEXF33EgH0w
Battistiol – attività:
Tra i tanti oggetti programmabili che esistono quelli che mi vengono in mente sono: il cellulare, il computer, il televisore, il tablet, la stampante, la macchina, il frullatore,ecc….
Un cellulare oltre a chiamare, inviare messaggi, potrebbe diventare anche un joystick di una videoconsole, ad esempio la Playstation. Sinceramente questa cosa non la sapevo neanche io fino a poche settimane fa.
Uno tra i tanti oggetti non programmabili e lo zaino, ma non è detto che non lo potrà mai diventare.
Dovrà eseguire tutto ciò che noi gli diremo di fare;parlando
molto lentamente lo faremo aprire e posare i libri che contiene.
Successivamente gli detteremo l’orario delle materie e lui in ordine prenderà i libri necessari e si assicurerà che non manchi nulla. Infine prenderà l’astuccio e il diario,si chiuderà e si rimetterà sul posto in cui lo avevamo lasciato.
Borraccetti – attività:
Calabro – attività:
Campagna – attività:
Cocco – attività:
1. Scrivi una lista di oggetti programmabili.
– computer – lavatrice – telefono – lavastoviglie – tablet – asciugatrice – videogiochi – lettori audio\video – televisione – fotocamera\videocamera
2. Rifletti su cosa si potrebbe fare con oggetti programmabili di diverso da quanto già fanno.
Proposte per il futuro:
3. Rifletti su quali oggetti non programmabili potrebbero diventare programmabili o hanno già la loro versione programmabile.
Dello Russo – attività:
1. Scrivi una lista di oggetti programmabili.
automobile,aeroplano, nave, computer, televisione, decoder, crono termostato, sveglia, telefono, radio, accensione e spegnimento delle luci.
2. Rifletti su cosa si potrebbe fare con oggetti programmabili di diverso da quanto già fanno.
Una automobile un giorno potrà viaggiare da solo sulla strada senza il conducente: frenerà, accelererà, eviterà gli ostacoli, ci porterà alla destinazione desiderata e noi saremo dei semplici passeggeri.
3. Rifletti su quali oggetti non programmabili potrebbero diventare programmabili o hanno già la loro versione programmabile.
La ciotola del cane che si riempie da solo di cibo quando un cane ha fame; un robot in grado di portare il cane a fare i suoi bisogni; un astuccio con i colori che ti passa le matite in base a comandi vocali.
Di Giacomo – attività:
Federici – attività:
1. Scrivi una lista di oggetti programmabili.
smartphone, tablet, computer, tv, smartv, telecomando, droni, lavatrice, lavastoviglie, calcolatrici e aspirapolvere.
2. Rifletti su cosa si potrebbe fare con oggetti programmabili di diverso da quanto già fanno.
Utilizzare i smartphone e tablet per azionare gli elettrodomestici quando siamo fuori casa come già si fa per allarmi e videocamere.
3. Rifletti su quali oggetti non programmabili potrebbero diventare programmabili o hanno già la loro versione programmabile.
Troverei interessante programmare i miei occhiali con un dispositivo che pulisca automaticamente le lenti evitando a noi quella fastidiosa operazione,
Inglesi – attività:
1. Scrivi una lista di oggetti programmabili.
Computer, televisione, cellulare, robot, le luci, le cuffie, la ciabatta (elettronica)
2. Rifletti su cosa si potrebbe fare con oggetti programmabili di diverso da quanto già fanno.
Con il computer si può suonare, con la televisione si può utilizzare come porta da calcio, il robot per cucinare, con le cuffie si può leggere cose invisibili
3. Rifletti su quali oggetti non programmabili potrebbero diventare programmabili o hanno già la loro versione programmabile
diario, penna, pallone, quaderno, flauto, zaino
Krivokapic – attività:
1. Scrivi una lista di oggetti programmabili.
Di oggetti programmabili ce ne sono tanti ma proprio tanti, adesso scriverò soltanto alcuni di questi oggetti: i computer, i cellulari, le radio la TV macchine fotografiche…
2. Rifletti su cosa si potrebbe fare con oggetti programmabili di diverso da quanto già fanno.
Secondo me delle scarpe che camminano da sole sono una bella idea per non faticare troppo, poi un telecomando che fa girare le pagine di un libro anche questa non è male come idea e in fine una porta che appena la traversi si chiude da sola…
3. Rifletti su quali oggetti non programmabili potrebbero diventare programmabili o hanno già la loro versione programmabile.
Un televisore che cambia canale soltanto parlando, un gelato che non si sciolga mai, una valigia che mettendoci cose dentro è sempre più leggera.
Lin Noce – attività:
1. Scrivi una lista di oggetti programmabili.
gli oggetti programmabili sono: la console, la lavatrice, il telecomando, la lavagna elettronica
2. Rifletti su cosa si potrebbe fare con oggetti programmabili di diverso da quanto già fanno.
Per esempio potremmo utilizzare il telecomando della televisione per accendere e spegnere la luce di casa
3. Rifletti su quali oggetti non programmabili potrebbero diventare programmabili o hanno già la loro versione programmabile.
Nella nostra vita quotidiana incontriamo molti oggetti programmati e li troviamo:nei supermercati (casse automatizzate) stazioni di servizio,scuola e a casa. L’oggetto non programmato che potrebbe aiutare molte persone nella versione programmabile (gli occhiali da vista)
Marcelli – attività:
1. Scrivi una lista di oggetti programmabili.
Ecco degli oggetti programmabili: cellulare, televisione, computer, lavatrice e forno.
2. Rifletti su cosa si potrebbe fare con oggetti programmabili di diverso da quanto già fanno.
Ad esempio vorrei fare aggiungere ad una macchina fotografica più effetti possibili di quanti già ce ne sono.
3. Rifletti su quali oggetti non programmabili potrebbero diventare programmabili o hanno già la loro versione programmabile.
Un oggetto che vorrei far diventare programmabile è la porta della mia stanza. Se sto ad esempio seduta su una sedia mentre faccio i compiti e qualcuno entra dalla porta e mi disturba, non voglio alzarmi e andarla a chiudere, ma restare seduta e, con un comando, dirgli di chiudersi.
Mercugliano – attività:
1. Scrivi una lista di oggetti programmabili.
Coperta termica, macchine volanti ad arai compressa, un macchinario che cura le malattie
2. Rifletti su cosa si potrebbe fare con oggetti programmabili di diverso da quanto già fanno.
una TV o console olografica per poter essere al centro dell’azione, una calcolatrice che non da solo il risultato ma, che fa vedere anche il procedimento
3. Rifletti su quali oggetti non programmabili potrebbero diventare programmabili o hanno già la loro versione programma
Giornali animati, uno smaltitore di rifiuti intelligente
Minà – attività:
1. Scrivi una lista di oggetti programmabili.
La penna i robot di plastica
2. Rifletti su cosa si potrebbe fare con oggetti programmabili di diverso da quanto già fanno.
Il telecomando vocale chiami il canale e ti manda al canale da te chiesto
3. Rifletti su quali oggetti non programmabili potrebbero diventare programmabili o hanno già la loro versione programmabile.
La penna che ti scrive da sola mentre la professoressa detta
Panzarini – attività:
1. Scrivi una lista di oggetti programmabili.
Computer, smartphone, televisione, telecomando, wii, messaggi, internet.
2. Rifletti su cosa si potrebbe fare con oggetti programmabili di diverso da quanto già fanno.
Rubrica, posta, videogiochi, film, lettera.
3. Rifletti su quali oggetti non programmabili potrebbero diventare programmabili o hanno già la loro versione programmabile.
Penna, matita, diario,libro, armadio, pennello, flauto, tastiera, pianoforte, spazzolino.
Pavia – attività:
1. Scrivi una lista di oggetti programmabili.
Gli oggetti programmabili possono essere: Il telefono, il computer, la macchina, il televisore, la lavastoviglie, la lavatrice e molti altri ancora.
2. Rifletti su cosa si potrebbe fare con oggetti programmabili di diverso da quanto già fanno.
Per esempio una macchina potrebbe messaggiare, oppure un televisore potrebbe chiamare, o anche un computer che potrebbe muoversi secondo i comandi.
3. Rifletti su quali oggetti non programmabili potrebbero diventare programmabili o hanno già la loro versione programmabile.
Per esempio la penna potrebbe scrivere da sola, riconoscimento vocale per gli elettrodomestici come per esempio la lavatrice e la lavastoviglie, porte che si aprono da sole
Porcelli – attività:
1. Scrivi una lista di oggetti programmabili.
Computer, telefoni, orologi, lavatrici, lavastoviglie, automobili, distributori, bancomat, tablet, videogames.
2. Rifletti su cosa si potrebbe fare con oggetti programmabili di diverso da quanto già fanno.
Le auto per esempio potrebbero guidare senza l’intervento dell’uomo come nel caso del pilota automatico grazie all’aiuto di numerosi sensori che grazie ad un algoritmo riuscirebbero ad interagire e comunicare tra loro in modo da evitare i numerosi incidenti,
3. Rifletti su quali oggetti non programmabili potrebbero diventare programmabili o hanno già la loro versione programmabile.
Gli zaini motorizzati che seguirebbero l’alunno grazie al solo riconoscimento vocale,
Il ferro da stiro capace di riconoscere i vestiti e di conseguenza stirarli automaticamente.
Occhiali da sole capaci di funzionare in molte modalità come ad esempio: videochiamate, tv, tablet , lettore di email.
Rossi – attività:
1. Scrivi una lista di oggetti programmabili.
Scarpini, televisione,
2. Rifletti su cosa si potrebbe fare con oggetti programmabili di diverso da quanto già fanno.
Gli scarpini dovrebbero fare tutto loro così almeno se devo rincorrere una palla più velocemente ci arriverei prima
3. Rifletti su quali oggetti non programmabili potrebbero diventare programmabili o hanno già la loro versione programmabile.
?
Sebastiani – attività:
1. Scrivi una lista di oggetti programmabili.
Telefono, computer, lavatrice, lavastoviglie, automobile, navigatore, robot, videogiochi,
2. Rifletti su cosa si potrebbe fare con oggetti programmabili di diverso da quanto già fanno.
Un telefono che accende i riscaldamenti o aria condizionata quando sei fuori casa
3. Rifletti su quali oggetti non programmabili potrebbero diventare programmabili o hanno già la loro versione programmabile.
Un occhiale che ti avverte che stai giocando troppo con i videogiochi quando superi le 2 ore di gioco consecutive avvertendoti che ti potrebbe venire un grande mal di testa.
Spiriti – attività:
1. Scrivi una lista di oggetti programmabili.
Computer, smartphone, tv, forno, sveglia, lavatrice, termosifoni, macchina fotografica, cronometro.
2. Rifletti su cosa si potrebbe fare con oggetti programmabili di diverso da quanto già fanno.
La sveglia oltre a svegliare potrebbe anche ricordare di fare qualcosa, il termosifone oltre a riscaldare potrebbe anche asciugare i panni.
3. Rifletti su quali oggetti non programmabili potrebbero diventare programmabili o hanno già la loro versione programmabile.
Oggi io e alcuni miei compagni di classe siamo andati nell’aula multimediale a per aiutare i bambini della scuola primaria ad usare un sito di programmazione. Ci siamo divertiti molto e abbiamo notato che i bimbi erano molto bravi a programmare. I personaggi erano dei simpatici pupazzetti come quelli di Angry Birds o L’Era Glaciale; li abbiamo fatti muovere avanti poi indietro e in altre direzioni. I bambini con questo programma hanno imparato ad usare dei blocchi per diversi scopi. Sono stati molto veloci ad imparare e io mi sono divertita a spiegare loro. Dopo alcuni livelli i bambini sono stati in grado di eseguire perfettamente gli esercizi da soli. E’ stata una giornata fantastica.
Elena C.
Oggi 15/12/2015 é stata davvero una bella giornata per noi ragazzi della scuola secondaria di primo grado in quanto abbiamo avuto modo di aiutare i bambini della primaria a giocare sul sito www.programmailfuturo.it .
In pratica in questo sito si ha la possibilità di dare dei comandi a personaggi amati dai bambini come Angry Birds, Zombie e l’Era glaciale e di farli andare nella posizione desiderata. Il tutto tramite comandi come “vai avanti”, “gira a sinistra” ecc. Con nostro stupore abbiamo notato che i bimbi erano bravissimi e abilissimi a far raggiungere il personaggio la posizione desiderata, stando attenti ad ogni minimo dettaglio con un’adeguata progettazione.
Vorrei ringraziare la professoressa Linda Giannini perché ci ha fatto fare un progetto “Scratch.Mit.edu”
Un’applicazione davvero interessante è quella di scratch. Essa offre la possibilità di sviluppare la nostra creatività nel progettare scenette e con un poco di pratica, di realizzare piccoli giochini animati.
In questi giorni sono terminati gli esami conclusivi del primo ciclo di istruzione nel nostro istituto. Venerdì 26 Giugno è stato il turno della 3aE che condivide diversi insegnanti con la classe impegnata nella sperimentazione Samsung. Desidero dedicare un breve commento al lavoro presentato da uno dei nostri alunni che, a mio parere, si offre come chiaro esempio di didattica verticale. Questa è ormai una pratica talmente radicata nel nostro istituto, che talvolta rischiamo di considerarla “naturale”. Soltanto quando ci capita di esportare i lavori prodotti dai nostri alunni, ci accorgiamo che la verticalizzazione delle esperienze è ben lontana dall’essere così scontata.
Paolo ha presentato un lavoro personale ed originale sul “Linguaggio” che prende le mosse da una esperienza concreta realizzata durante l’anno scolastico. La collega Linda Giannini (insegnante di scuola dell’infanzia nel nostro istituto) ci ha informati di una iniziativa (Code Week) dedicata a bambini e ragazzi di ogni età e pensata perché ognuno, secondo le proprie capacità, facesse esperienza di programmazione informatica. L’idea ha immediatamente catturato il mio interesse dal momento che larga influenza ha avuto la programmazione nella mia formazione. Ho proposto l’opportunità ai ragazzi e molti di loro hanno risposto positivamente. Un grazie sentito alla collega Giannini che ha guidato gli studenti con la sua esperienza e conoscenza, ha messo a loro disposizione strumenti e spazi. Alunni e alunne di scuola primaria e secondaria si sono trovati nei locali della scuola dell’infanzia a collaborare nella scrittura di brevi esempi di programmazione visuale a blocchi, circondati dai più piccoli ai quali spiegavano i loro progressi e proponevano i giochi ideati. Paolo è stato uno di loro e, interessato e motivato da questa attività, ha continuato anche a casa a lavorare fino a sentire la necessità di partire da questo linguaggio, che per lui stava diventando così naturale, per svolgere uno studio sulle diverse forme di comunicazione. Ha passato così in rassegna tutti quei tipi di linguaggio scritto o figurato o musicale che sono state una vera innovazione nell’evoluzione del genere umano. Partendo da Carlo Magno e dalla Scuola Palatina, passando per Manzoni, Warhol, i Beatles è arrivato a Steve Jobs, figura dalla quale è sempre stato affascinato. Tutto è stato presentato venerdì con sapiente e mai ostentato uso delle tecnologie.
Qualche volta rischiamo, catturati dalle mille attività da portare avanti, di non documentare e valorizzare adeguatamente le esperienze che facciamo nelle nostre classi. Non è mai troppo tardi.
Parte integrante del progetto web sicuro è il concorso che prevede l’ideazione e realizzazione di un disegno in tema di sicurezza web e/o un video di max 60 secondi che tratti la tematica della sicurezza in rete. Tutti gli elaborati prodotti dovranno essere inviati al Moige entro venerdì 29 maggio 2015. La prime 5 scuole classificate, riceveranno in dono materiale informatico per la scuola. Tutti gli elaborati partecipanti al concorso andranno spediti al Moige: C.a. Letizia Guidi Moige – movimento italiano genitori Via Dei gracchi, 58 00192 Roma |
Prendendo spunto da questo concorso abbiamo chiesto ai bambini di raccontarci -attraverso disegni ed interviste- qual è il loro rapporto con computer, tablet e giochi in genere
Ecco i disegni e le interviste: bambine/i dai 3 ai 6 anni ci parlano dei giochi che fanno -a casa e a scuola- con il computer ed il tablet. Si tratta sia di giochi on line che di quelli off line.
ALESSANDRA T.
Ho fatto una bimba che giocava con i giochi insieme al suo gattino. La bambina era Carlotta che giocava al gioco della bambina che ha il gattino che scappa. E’ un gioco che si fa al computer. Maestra, lo sai che a casa ce l’ho computer? e gioco al gioco della neve. Tu devi guidare lo spazzaneve e lo devi mandare alla strada che vuoi tu. Invece a scuola gioco con Diego G. a cucina. Però a scuola ci sono anche i computer. Sono cinque. Sono veri. Ma il mio gioco preferito, a scuola, è “la cucina”
ALIDA B.
Mamma Francesca mi compra il computer di Rapunzel dove ci sono tutti i giochi di Rapunzel. Una volta invito Cristina a giocarci con me e se sua madre vuole, lei resta a dormire a casa mia. Però si deve ricordare di portare il pigiamino e il cuscino suo. Lo sai che se hai un amico non ci devi litigare perché è brutto perché poi quell’amico non vuole più giocare con te e non ti guarda nemmeno più e non viene nemmeno più a casa tua a giocare con te. Quindi se Cristina viene la faccio giocare con tutti i miei giochi. Qui ho disegnato io che gioco con il computer e con il tablet insieme a Cristina. Ma Cristina non si vede perché non ci avevo lo spazio per farla. Posso dirti un’altra cosina? Questo rosso è il filo del mouse e questo è il mouse. Nello schermo si vedono i cuori. Quello rosa è della sorella grande del fratellino più piccolo.
ANDREA S.
Ho disegnato il computer con il mouse. Ci giocavo in casa con Fede, mia sorella. Il computer di casa mia sta in sala. Lo uso io, mamma, papà, Federica e Matteo, mio fratello. Al computer mi piace fare il gioco delle banane. Devi schiacciare il tasto lungo a striscia e dopo la banana salta e poi va in basso. A scuola gioco con la storia del drago (il castello della fantasia) e ci gioco con Susanna.
CARLOTTA N.
Questo disegno l’ho fatto io. C’è il computer e c’è l’ipad con i giochi. Ho fatto pure i cuoricini perché mi piacevano molto. La bambina ero io. Ho fatto solo “io” perché Greta mi ha detto che dovevo fare solo “io”. In quest’altro foglio ho fatto: computer 1, computer 2, computer 3 e computer 4. Sono quelli di scuola. Ci sono tutti i bambini: io, Cristina, Gaia, Greta, Mariadiletta, poi Sophya, Maryanne e invece questa è Elisabetta. Non ho fatto Ludovica perché eravamo solo 1,2,3,4,5,6,7,8. Quella piccola grigia è una poltrona. Al computer gioco con Manda, poi Castello, poi anche disegni, poi anche la tartaruga (micromondi). Con la tartaruga (micromondi) Cristina ha fatto un bel disegno. Io ci ho fatto un cuoricino.
CRISTINA P.
Questo è il cielo, questo è il sole, questa sono io e poi c’è il cuoricino, poi il mio fratellino e il tablet. Stiamo a scuola e mio fratello Lorenzo ci è venuto a trovare. Io insegno a Lorenzo come si gioca con il tablet e giochiamo e facciamo il gioco dei cuoricini perché ci vogliamo bene.
DIEGO G.
Questo è il computer di casa e sta in cucina. Sto giocando a fare le facce e ho fatto la faccia allegra perché a me piace giocare con il computer. Nell’altro foglio ho fatto il computer di scuola e l’ho fatto che vola come un palloncino. Nel disegno l’ho messo in giardino, ma non è vero perché i computer veri stanno dentro la classe e sono cinque. Quattro sono dei bambini e uno è delle maestre. Le maestre fanno al computer le cose importanti e i bambini con i computer giocano. Una delle cose importanti che fanno le maestre è scrivere quello che diciamo noi come quello che stai facendo tu. Posso andare a giocare maestra?
DIEGO M.
Questi sono due bimbi e ci ho disegnato i cuori e il sole. Poi ci sono i computer nostri tra gli alberi e i fiori. I bimbi sono sopra il cuore e si vogliono bene. Questi bimbi siamo io e mia sorella Arianna. I computer sono quelli di casa. Sono quattro. Uno è mio, uno è di Arianna, uno è di mamma e uno è di papà. A scuola invece ci sono cinque computer. I computer di scuola sono quelli che hanno dei giochetti. C’è ADIBUCIU’, MANDA, NIKY, CIP E CIOP e PINOCCHIO. C’è poi il computer delle maestre e lavorano perché devono scrivere delle cose per i bambini. Tipo le poesie, le canzoni. Stampano pure dei disegni e le foto nostre, di quando giochiamo. Anche sui computer di casa ho i giochetti come il lego. Invece il computer di papà serve per giocare con le macchine e papà mi fa giocare con lui. Mamma invece ci ha il gioco di mettere i fiocchetti e le cose bellissime per i cani.
ELISABETTA
Questo è il computer di scuola e io sto giocando a un gioco con i cuori. Mi diverto. A casa papà gioca con me al computer. Mamma non ci gioca al computer. Non lo so perché.
GAIA F.
Allora, lei è Greta. Questa è Mariadiletta e questa sono io. Giochiamo col tablet insieme e stiamo alla mia casa. Il gioco è quello di prendere il cuore, la rete e il sasso. Qui c’è il gioco della casa, dei numeri, dell’abbigliamento con le scarpe. Su quest’altro foglio ci sono i computer di scuola. C’era una bambina, Samantha, c’ero io e Greta. Giocavamo insieme. Io con il coniglietto e il gallo. Greta giocava con il porcospino e il coniglio che era una sirena. Qua c’era Samantha, era con il gioco del maialino che sta con il porcellino. Però sono giochi inventati perché quelli veri di scuola sono Manda, Barbie, Il gatto, i colori, Adibuciù, Little Moster. Lo sai che con il tablet di papà ho scaricato tantissimi giochi? Quello di Elsa, un altro sempre di Elsa, quello delle principesse. Papà ne ha cancellato uno perché non funzionava. Anche a scuola gioco con il tablet vero delle maestre e gioco con il maialino e l’uccellino rosso e anche con Elsa. Fanno il percorso, il quadrato, le forme e tutte queste cose.
GIORGIA
Ho disegnato una bambina con il computer. Si chiamava Mileila. Un giorno stava premendo un tasto e aveva bloccato tutto il computer perché il papà doveva sempre lavorare. Allora lei aveva premuto un tasto che non valeva niente e aveva bloccato tutto. Il papà era molto cattivo perché si chiamava “l’inca..atore” perché il papà si arrabbiava molto e ci teneva tanto al computer perché con il computer faceva i lavori. Allora quando al capo disse che il computer la bambina l’aveva bloccato, allora il capo lo voleva subito licenziare, il papà. In quest’altro disegno c’era una volta un computer quadrato che parlava ed un altro computer cerchio. Poi il computer quadrato aveva mandato alcune letterine a due amici lontani perché il quadrato e il cerchio erano soli e non avevano una casa. Erano molto poveri e non avevano da mangiare. Io a casa gioco al computer. Gioco al cammello che salta la corda. Poi gioco alla bambina che si è persa, non trova più la mamma, ma poi la ritrova. Anche a scuola gioco al computer. Faccio il castello (il castello della fantasia) e mi piace. Ci metto tre cavalli, poi prendevo la bacchetta magica e mettevo stop. Se premevo sopra ai cavalli questi si trasformavano in poni d’oro.
GRETA R.
Qua stavo giocando con mia sorella, stavamo a casa. Io dovevo prendere le farfalle e mia sorella tutti i cuori. Invece nell’altro disegno sono a scuola e sto giocando con Adibuciù. Ci sono tutti i cuoricini perché la nostra è la classe dell’amore. Sto facendo il gioco che dovevo piantare i fiori e le fragole. Il computer sorride perché mi piace questo gioco. E poi a scuola ci abbiamo l’orto vero. Sta fuori, in giardino.
ILARIA P.
Qui sto giocando al computer a casa e gioco con mamma. Il gioco è quello di acchiappare le farfalle. Il computer sta sul tavolo della sala. Invece in questo altro foglio il computer sta su un tavolino piccolo piccolo di casa. La regola è che stiamo in fila. C’è prima papà, poi io, mamma e Sara. Stiamo in fila perché altrimenti il computer si rompeva. Quindi ci giochiamo uno alla volta e no tutti insieme. Papà gioca alla partita della Juve, mamma e io giochiamo ad acchiappa la capretta e Sara gioca ad acchiappa farfalline e palloncini. Qui invece ci sono i computer di scuola. Ci sono io e c’è Gaia. Io gioco con il castello (il castello della fantasia) e Gaia stava giocando al gattino, Campanellino, il tuo gattino, maestra. E’ un gattino che sta nel computer che gira nello schermo è bianco e nero. Il gioco del computer che mi piace di più è il gioco del gattino.
LUDOVICA I.
Questi sono i computer dei miei amici, sono questi qua che ho disegnato. C’è anche il computer ed il tablet mio. I miei amici sono Gaia, Greta, un maschio è Matteo. C’è anche Diego M., Mariadiletta, Ilaria e Sophia e poi ci sono io, Ludovica. Nel computer 1 ci sono i cuoricini, nel 2 c’è il gioco della bimba felice, nel 3 c’è il gioco della bimba felice, felice con il papà che stava passeggiando e poi andava a scuola. Il computer 4 ci ha il gioco del sole, nel computer 5 c’è il gioco della tartaruga che stava dormendo. Nel 6 c’è il gioco dei pupazzi cavalli del castello della fantasia. Il gioco che mi piace di più è il castello della fantasia con il drago Niky che è un drago buono e gioca con la sua amichetta
MARCO I.
Ho disegnato dei bambini che giocano con il tablet a scuola e sono dei bambini che si chiamano Marco P., Greta, Sophya e poi ci sono io. Ci sono anche i robot che abbiamo visto a Roma. A me mi piace giocare con Mariadiletta e i robot.
MARCO P.
Io (gioco con) Manda. Gioco coi bimbi. Poi coi colori.
MARIADILETTA M.
Questi sono i computer di casa. Questo è quello di mio padre. Questo piccolo è il mio tablet che deve ancora arrivare perché arriva con il concorso, quello a teatro. Se hai fatto un disegno bello vinci un tablet. Questi sono tutti i cuoricini per mia sorella. A scuola abbiamo i computer e i tablet. Ci giochiamo insieme, però giochiamo anche con la cucina, poi con ufficio, con i legnetti, le costruzioni. Con fortino, castello, pongo. Il gioco che mi piace di più al computer è Manda. C’è la musica e fai ballare il personaggio che viene e che balla come vuoi tu. Se schiacci il tasto piccolino del computer entri le stanze con i giochi belli.
MARTINA A.
Sì, questo è il computer di casa e ci sono io che sto giocando con mia sorella Celi (Celeste). Stiamo facendo il gioco che dobbiamo attaccare i cuoricini e abbiamo anche i palloncini. In cielo c’è il sole. Io racconto a mia sorella i giochi che faccio a scuola. Col computer gioco con Adibuciù, Manda, i colori. Poi in classe ci sono anche i colori, ufficio, pongo, pupazzi, castello, fortino, costruzioni, legnetti, cucina. Il gioco che mi piace di più è cucina perché si può fare pure da mangiare. E io regalo il caffè a te, maestra. A casa lo regalo pure a papà e mamma. Lo sai che mia sorella Denise fuma? Fuma anche papa’ e mia sorella Iaia. Fumare fa bene, ma per me fa male perché io sono una bambina. Se fumiamo noi bambini non è bello. Possiamo fumare solo le caramelle che girano e fumiamo per finta. Quando sono grande voglio fumare perché gli adulti possono fumare e i bambini no.
MARYANNE F.
Ho fatto una fila di bambini che sono i miei compagnetti e questa sono io. Stiamo facendo il concorso quello del computer. Una volta per uno usiamo il computer per giocarci. Giochiamo ai giochi dei robot. Ho disegnato anche il tablet. Ho fatto anche una bambina che voleva partecipare anche lei ai nostri giochi. A casa non gioco con il computer perché è scarico, non funziona, è rotto e poi sta al ristorante. Io, a casa, ho il computer di hello kitty che però è finto. Non è tipo quelli che usate voi e tipo quelli che abbiamo a scuola. Il mouse non è come i mouse che abbiamo a scuola. E’ un po’ più diverso.
MATTEO D.N.
Questo è il computer di scuola, sorride e ci sono io. Mi sono fatto i capelli verdi perché il volevo fare così. Stavo giocando al computer tre e stavo guardando Pinocchio. Pinocchio era bello e giocava tanto con i suoi amici. A casa non ho il computer, però ho il tablet. E’ mio. Ho tanti giochi nel tablet. Scrivo e poi faccio i disegni. Gioco fino alle sei e poi guardo la televisione. La televisione guardo da solo. Vedo tutti i cartoni.
NICOLA F.
Io gioco al computer con compagni. Faccio il gioco di Manda. A casa non ce l’ho il computer.
SAMANTHA M.
Ho disegnato io, il computer, mio fratello, il gattino mio, il sole, il cielo e l’albero. Al computer stavo facendo il gioco di Manda che ho anche al computer di scuola. In questo gioco Teo stava ballando fuori della casa e Manda stava giocando a pallone con Teo. Erano amici. Ai computer di scuola gioco con i miei compagni. A casa non ce l’ho il computer mio perché quello che c’è è di mamma e papa’. Mamma di certo lo usa per chiamare i nonni che stanno in Albania. Papà, invece, guarda la tv perché non lavora mai al computer. Lui vede i mostri, i fantasmi, gli scheletri, gli zombi. Anche io me li vedo, ma non mi fanno paura i mostri perché papà, quando vedo i film dei mostri, mi dà sempre la caramella che non fa avere paura. Papà adesso lavora ai gelati. Mi prende anche il ghiacciolo alla menta e il tesoro. A casa ho il tablet che è mio. Ci gioco a pittura, un gioco di Roberto, mio fratello, quello che devi fare il percorso. Ci ho anche quello del cane inglese, One, Two, Three, Four, Five, Six, Seven, … che sono i numeri
SOPHYA Z.
Stavo giocando al computer a casa con mamma. Giocavo al gioco che c’è nel computer. E’ un gioco che devi acchiappare le farfalle e quando ne prendi tante vinci. Se ne prendi poche, perdi. Poi ci ho un altro con Orso Panda. E un altro che è dell’Orso. Devi acchiapparli tutti insieme. Se ne acchiappi solo uno, perdi. A scuola abbiamo altri giochi. Quello di Manda, quello del Castello (il castello della fantasia) e altri. A scuola gioco al computer con tutti i bambini. Mi piacciono di più i giochi della scuola.
SUSANNA D.
Ho disegnato io e Sophya che cercavamo il pulcino sull’erba nel computer. Poi c’era la tromba per suonare e il computer di casa. Il computer di casa è mio e sta in salotto. Lo usa anche mio fratello Riccardo. Con il computer di casa faccio il gioco di Winnie The Pooh e quello della faccia. In quest’altro disegno ci sono i computer di scuola e ci sono io che gioco con Manda. Coloro, sposto il gattino nero, poi faccio il gioco della tartaruga (micromondi) . Mi piacciono sia i giochi di casa che quelli della scuola
In occasione dell’open day del 17/01/2015 e’ stata presentata la didattica per EAS; ecco alcune foto ricordo che ha condiviso con noi la collega Manuela Macor (F.S. per il POF d’istituto).
Grazie, Linda
Pier Cesare Rivoltella, professore ordinario di “Didattica e Tecnologie dell’istruzione e dell’apprendimento” (Università Cattolica di Milano), fondatore del CREMIT e presidente della SIREM, parla del progetto sperimentale Smart Future. Video-intervista a cura di Linda Giannini e Carlo Nati.
A partire dalla metà di Ottobre i nostri ragazzi stanno prendendo confidenza con i nuovi strumenti messi a disposizione per la loro classe. Abbiamo iniziato con una piccola esperienza di utilizzo del tablet insegnante durante la lezione di matematica. Il tablet simulava la lavagna ed era duplicato sulla e-board in modo che i compagni potessero seguire lo svolgimento dell’operazione. Il primo impegno è stato quello di misurarsi con lo spazio a disposizione, con la sensibilità della penna (ben diversa dal gesso o da una penna comune).
Quando gli alunni hanno portato a scuola le custodie acquistate dalle famiglie (ormai sono tutte disponibili), sono stati consegnati loro i tablet e ciascuno ha imparato ad entrare nell’ambiente Samsung School e a personalizzare il profilo: inserire il proprio nome, una fotografia, cambiare la password di default, scegliere un motto rappresentativo. Ognuno ha trovato disponibili alcune lezioni di prova precedentemente preparate.
Questa settimana la classe ha svolto una esercitazione di matematica utilizzando S-Note al posto del quaderno. I ragazzi hanno rapidamente imparato ad auto-disciplinarsi, a trovare la concentrazione, ad interagire positivamente con compagni ed insegnante durante lo svolgimento del lavoro.
Per i colleghi. Trovate sul tablet insegnante GeoGebra (un software per il disegno geometrico), un’applicazione con la proposta di quiz matematici interattivi, un software Kindle utile per leggere libri nel formato di Amazon. A tal proposito ho creato un account su Amazon che ci permette di scaricare alcuni libri gratuiti. Insegnerò ai ragazzi a fare altrettanto in modo tale che ognuno di loro abbia una fornita biblioteca personale sempre disponibile in classe. Ci sono anche testi in lingua inglese e spagnola. Per la lista completa degli e-book visitate il sito Amazon e selezionate ciò che di gratuito può interessare per le vostre lezioni. Per username e password, rivolgetevi a me.
Buon lavoro, Antonella